Sin dal mese di febbraio si registrerà una riduzione delle bollette del gas: a quanto ammonterà il risparmio per una famiglia italiana nel 2023?
Il crollo del prezzo del gas a gennaio fa ben sperare in vista dell’arrivo delle bollette dei prossimi mesi. La discesa delle quotazioni sul mercato dovrebbe portare a un importante decremento delle tariffe del gas, che segue comunque la recente salita registrata a dicembre.
Le stime di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, prevedono un taglio del 33% sulle bollette sin da subito. Parlando all’Ansa in vista dei nuovi dati che l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti, pubblicherà il 2 febbraio per i clienti in tutela, Tabarelli prova a fornire qualche anticipazione su ciò che succederà alle famiglie italiane.
Questo calo delle bollette dovrebbe quindi comportare un’importante riduzione dei costi nei prossimi mesi: a quanto potrebbe corrispondere questo taglio? Vediamo quali sono le stime effettuate da Nomisma e cosa succederà per le famiglie.
Bollette del gas, quanto si risparmierà davvero
Il risparmio, evidenzia Tabarelli, dovrebbe consistere in circa 712 euro su base annua, prendendo come riferimento consumi tipo da 1.400 metri cubi l’anno. Va comunque considerato che il governo sta pensando anche di modificare gli aiuti in bolletta nei prossimi mesi, magari rivalutandoli in base ai consumi effettivi.
Il prezzo del gas e le bollette
La media del prezzo del gas nel mese di gennaio verrà pubblicata il 2 febbraio, intanto Tabarelli spiega che il Psv e il Ttf si muovono di pari passo, ma “è già possibile stabilire che si collocherà intorno ai 60 euro al megawattora contro i 117 usati per le bollette di dicembre 2022”.
In quel caso si era registrato un aumento delle bollette del 235%, con un prezzo di 1,5 euro per metro cubo. Ora il taglio dovrebbe essere del 33%, con un prezzo di circa 1 euro al metro cubo. Una variazione che dipende quasi esclusivamente dalla materia prima.
Scende il prezzo del gas: cosa cambia per l’inflazione
Un altro dato segnalato da Tabarelli è il paragone rispetto a un anno fa: 1 euro a metro cubo vuol dire circa il 27% in meno rispetto alla tariffa di 365 giorni fa “e questo significa che già nel tasso d’inflazione di febbraio la parte regolata dell’energia segnerà un forte calo”.
In sostanza questo vuol dire, secondo la previsione di Nomisma, che l’inflazione inizierà a scendere. Sommando la riduzione delle bollette elettriche (-20% nel primo trimestre del 2023) e quella delle tariffe del gas, l’ipotesi è che si passi dall’11,3% di dicembre a circa il 10% di gennaio. E nei mesi successivi è atteso un ulteriore calo.
Bollette della luce, verso un’altra riduzione?
Per le bollette della luce bisognerà invece aspettare per avere un nuovo calo delle tariffe. I prezzi, a suo giudizio, dovrebbero ulteriormente scendere nel secondo trimestre del 2023, ma per sapere di quanto bisognerà attendere la fine di marzo. Secondo Tabarelli, grazie al calo del prezzo del gas, si può ipotizzare un taglio di un altro 20%.
In ogni caso, spiega il presidente di Nomisma Energia, non bisogna dimenticare che “la crisi non è finita e le tariffe del gas che si avranno per gennaio sono sempre del 30% superiori a quelle precedenti il 2022, mentre quelle dell’elettricità sono ancora circa il doppio di quelle precedenti”.
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