Cosa si intende e come fare un bonifico estero? Entriamo nei dettagli per scoprire come funziona, quanto costa e quali sono i tempi di accredito.
I soldi sono necessari per accedere ai vari beni e servizi di nostro gradimento e interesse. Tanti sono gli strumenti da poter utilizzare per effettuare i pagamenti, come ad esempio carte di credito, denaro contante, bancomat e bonifico. Proprio quest’ultimo è uno degli strumenti più utilizzati, perché estremamente semplice da usare.
Grazie al bonifico, infatti, è possibile trasferire facilmente dei soldi ad un’altra persona e allo stesso tempo tenere sempre traccia di ogni singolo movimento. Ma non solo, è possibile effettuare bonifici sia verso soggetti che si trovano in Italia che al di fuori dei confini nazionali. Ma cosa si intende per bonifico estero e come funziona? Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cosa si intende per bonifico estero?
A seconda del Paese del soggetto beneficiario è possibile distinguere i bonifici all’interno dell’area SEPA e quelli fuori dall’area SEPA. Andando nel dettaglio, con il termine bonifici SEPA si fa riferimento ai trasferimenti di soldi in euro rivolti a favore di un soggetto che ha il conto corrente in un Paese rientrante nella Single Euro Payments Area. Si tratta, in pratica, di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, e dei Paesi rientranti nello Spazio Economico Europeo, ovvero Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Ma non solo, anche altri Paesi come San Marino, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Principato di Monaco, Principato di Andorra e Città del Vaticano.
I bonifici esteri, noti anche come bonifici SWIFT o extra-SEPA , fanno riferimento a trasferimenti di denaro in euro destinati a soggetti che hanno il conto corrente presso istituti di credito non appartenenti all’area SEPA. Mentre il bonifico SEPA presenta standard uniformi a quelli nostrani, il bonifico internazionale può presentare costi e tempistiche alquanto differenti. Nell’ambito delle transazioni finanziarie al di fuori dei confini nazionali riveste un ruolo importante il codice SWIFT. Quest’ultimo è formato da 8 o 11 caratteri che permettono di identificare specificamente la banca, il Paese, la sede e, ove presente, la filiale. Usando questo codice assieme all’IBAN è possibile ridurre al minimo gli eventuali errori in fase di trasferimento dei soldi, assicurando che quest’ultimi giungono al conto corrente desiderato.
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Bonifico estero: i tempi di accredito
Nonostante si tratti di uno strumento di pagamento molto usato, i tempi di accredito di un bonifico si rivelano essere abbastanza lunghi. Mediamente, infatti, occorrono 2-3 giorni per ottenere l’accredito di un bonifico SEPA. Le tempistiche possono allungarsi fino a ben 3 o addirittura 5 giorni nel caso in cui si tratti di un bonifico estero. Diversi sono i fattori che possono influenzare le tempistiche di accredito, come ad esempio la valuta e l’importo.
Vi sono comunque alcune banche che offrono la possibilità di fare un bonifico estero urgente, fermo restando il pagamento di una commissione. È bene quindi rivolgersi all’istituto di credito di riferimento per chiedere se tale servizio sia o meno disponibile. Nel caso in cui questo non sia possibile e il soggetto destinatario voglia avere prima una prova dell’avvenuto pagamento è possibile inviare una copia della contabile del bonifico che permette di attestare l’avvenuta transazione.
Quanto costa il bonifico estero? Commissioni e altre spese da considerare
I costi del bonifico estero possono risultare alquanto differenti in base alla banca di riferimento. Per ottenere maggiori informazioni in merito, pertanto, si consiglia di rivolgersi direttamente all’istituto di credito. In linea generale, comunque, è possibile affermare che i costi di invio di un bonifico estero sono più alti di quelli di un bonifico tradizionale. In particolare bisogna pagare delle commissioni fisse che, a seconda della banca, oscillano da 20 euro a 50 euro circa. A tale importo si aggiungere una commissione calcolata su base percentuale sull’importo oggetto di trasferimento.
Ma non solo, i bonifici in valuta estera possono comportare il pagamento di una tariffa per il cambio valuta. Per conoscere quest’ultimo si invita a consultare il sito internet della propria banca. Da non dimenticare, poi, le commissioni delle banche intermediarie. Un bonifico estero, infatti, prevede uno spostamento di soldi basato sulla comunicazione tra le banche. Tutto ciò richiede degli accordi diretti tra gli istituti di credito italiani e quelli all’estero. Può addirittura capitare che per portare a termine l’operazione vengano coinvolte più banche intermediare, ognuna delle quali può richiedere delle proprie commissioni.
Per finire, ad incidere sull’importo da pagare per effettuare un bonifico estero si annovera anche l’opzione di trasferimento scelta. In particolare è possibile scegliere tra le seguenti soluzioni.
- SHA. Le spese sono ripartite tra ordinante e beneficiario, i quali coprono le spese richieste dalla propria banca.
- OUR. Le spese vengono coperte interamente dall’ordinante.
- BEN. Le spese vengono coperte interamente dal soggetto beneficiario.
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Cosa serve per fare un bonifico estero? I dati necessari
Per fare un bonifico estero bisogna conoscere alcuni dati. In particolare bisogna indicare nome, cognome e IBAN del soggetto beneficiario nel caso in cui si tratti di un bonifico SEPA. Se invece il destinatario è al di fuori dell’area SEPA bisogna indicare nome, cognome, numero di conto corrente e codice SWIFT del soggetto beneficiario.
Ovviamente per conoscere tali informazioni bisogna fare apposita richiesta al soggetto interessato. Basti pensare al codice Iban, ovvero un codice che viene fornito dalla banca al cliente per identificare il conto. In quanto tale, soltanto l’intestatario del conto può fornire questo dato in modo tale da veder accreditato il bonifico. Oltre ai dati appena citati, bisogna ovviamente indicare la valuta di pagamento, tenendo conto del Paese del soggetto destinatario.
Come fare un bonifico estero: la procedura completa
Per effettuare un bonifico estero è sufficiente recarsi in filiale. Qui l’operatore chiederà di mostrare una copia del proprio documento di identità e fornirà tutte le indicazioni del caso per procedere con l’operazione. In alternativa è possibile fare il bonifico in autonomia avvalendosi dei servizi di home banking offerti dalla propria banca. Una volta entrati nell’area riservata non bisogna fare altro che selezionare l’opzione di proprio interesse.
Nel caso in cui si desideri fare un bonifico SEPA, ad esempio, bisogna cliccare su tale voce e poi indicare i vari dati richiesti, quali: codice Iban del destinatario, importo, causale, data di esecuzione e il codice di sicurezza richiesto per portare a termine l’operazione.
La procedura risulta essere un po’ più articolata nel caso in cui si desideri invece fare un bonifico a favore di un soggetto che vive in un Paese fuori dall’area SEPA.
- In tal caso, una volta effettuato l’accesso nell’area riservata, bisogna selezionare la voce bonifico estero ed inserire i seguenti dati: nome del beneficiario, data di addebito e importo.
- Si deve ovviamente indicare il numero di conto corrente del beneficiario. A tal proposito, è bene ricordare che non tutti i Paesi usano il codice IBAN.
- Immancabile il codice SWIFT e ovviamente la valuta. In alcuni casi può anche essere richiesto di indicare l’opzione di addebito, scegliendo tra OUR, SHA e BEN come già visto nei paragrafi precedenti.
Come ricevere un bonifico dall’estero? Il destinatario ha delle spese?
Per ricevere un bonifico dall’estero bisogna fornire al mittente alcuni dati consoni.
- Nome, cognome e IBAN, nel caso in cui si tratti di un bonifico SEPA. È possibile rinvenire il codice IBAN dall’estratto conto o semplicemente accedendo alla propria home banking.
- Nome, cognome, numero di conto e codice SWIFT per un bonifico fuori dall’area SEPA. Tale codice non viene sempre indicato tra le coordinate bancarie. Se necessario, è opportuno richiedere tale informazione direttamente alla propria banca di riferimento.
Si ricorda, inoltre, che in determinati casi i costi possono essere a carico del destinatario. Questo avviene nel caso in cui l’ordinante abbia indicato tra le opzioni di invio la dicitura BEN, la quale prevede appunto che le spese vengano coperte interamente dal beneficiario.
Con l’opzione SHA, invece, i costi vengono ripartiti tra ordinante e beneficiario, tenendo conto delle spese richieste dal proprio istituto. Ma non solo, nel caso in cui l’importo venga pattuito in una valuta estera e il destinatario non ha un conto in quella valuta, allora quest’ultimo deve sostenere i costi di conversione che vengono applicati dalla propria banca.
Stabilire a priori la spesa, comunque, non è possibile. Questo poiché differiscono a secondo dell’importo e della valuta dell’operazione.
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