Bonus 100 euro, cuneo fiscale: esclusi Reddito di Cittadinanza e pensioni (ma non solo)

Riguardo al bonus applicato grazie alla riduzione del cuneo fiscale - previsto dal Decreto Legge 03/2020 - in questi giorni è stata pubblicata un’importante circolare INPS (la n°96/2020) che ha fatto chiarezza su alcuni aspetti di questa misura, come ad esempio su quando questa spetta anche agli incapienti.

Un altro argomento su cui vogliamo soffermarci è quello riguardante i trattamenti esclusi dalla possibilità di godere dei vantaggi della riduzione del cuneo fiscale.

Questa misura, infatti, si applica sui redditi da lavoro subordinato, come pure per i trattamenti sostitutivi del reddito da lavoro dipendente e assimilati erogati dall’Ente Previdenziale.

Per questo motivo, il bonus - di 100,00€ per i redditi che non superano i 28.000,00€ annui, per poi scendere progressivamente fino ad arrivare a zero alla soglia dei 40.000,00€ - viene erogato anche per:

• trattamenti di integrazione salariale (come CIGO, CIGS, CIgD, ASO, CISOA, assegni di solidarietà settoriali);

• trattamenti di disoccupazione (come NASpI, Dis-Coll, mobilità in deroga, disoccupazione agricola, assegni emergenziali, assegni integrativi della NASpI);

• prestazioni di maternità (indennità di maternità per le lavoratrici dipendenti, congedo parentale, congedo straordinario, permessi mensili per assistere i disabili);

• indennità di malattia;

• assegno di ricollocazione per i titolari di CIGS.

La riduzione del cuneo fiscale, però, non si applica a tante altre prestazioni, come confermato dalla suddetta circolare INPS; vediamo di quali si tratta.

Niente taglio del cuneo fiscale sulla pensione

Chi prende la pensione avrà certamente notato la mancanza di un aumento nel cedolino di agosto. Questo perché il taglio del cuneo fiscale, in quanto riconosciuto in favore dei titolari delle medesime prestazioni che hanno goduto del cosiddetto Bonus Renzi - come ad esempio integrazioni salariali e indennità di malattia e maternità - non si applica per le pensioni. D’altronde - ad eccezione dei titolari dell’APE Sociale - le prestazioni pensionistiche erano anche escluse dal DL 66/2014 in materia di Bonus Renzi.

Sugli assegni previdenziali, quindi, non sono previsti bonus di alcun tipo. Tant’è che nei mesi scorsi non sono mancate le polemiche da parte dei sindacati, i quali da tempo chiedono che venga attuato un provvedimento capace di ridurre la tassazione delle pensioni. Il Governo ha comunque intenzione di conseguire quest’obiettivo e per questo motivo ha in mente di attuare una riforma delle aliquote IRPEF già per il 2021.

Bonus taglio del cuneo fiscale: a chi altro non spetta?

Restano escluse dalla possibilità di beneficiare dei vantaggi del taglio del cuneo fiscale tutte le altre prestazioni a sostegno del reddito soggette a tassazione separata, come ad esempio il TFR erogato dal Fondo di Garanzia.

Inoltre, nonostante il taglio del cuneo fiscale si applichi per la NASpI, ne è escluso il pagamento anticipato dell’indennità di disoccupazione (anticipo NASpI).

Sono escluse anche quelle indennità economiche che non costituiscono una sostituzione del reddito da lavoro dipendente. Di queste fanno parte l’indennità di maternità riconosciuta ai lavoratori autonomi, come pure l’indennità di malattia per gli iscritti alla Gestione Separata INPS.

Infine, non si applica il taglio del cuneo per tutte le prestazioni a sostegno del reddito che sono esenti dal prelievo fiscale. Per questo motivo, non spetta alcun bonus sul Reddito di Cittadinanza, ma ciò non toglie che chi lavora e nel frattempo prende il RdC potrà comunque godere del bonus in busta paga.

Sono esclusi anche assegni familiari, le indennità da COVID-19, il bonus bebè, il bonus terzo figlio e tutte le altre prestazioni a sostegno del reddito, per le quali gli importi restano invariati.