Bonus 150 euro busta paga: a chi spetta, quando arriva e come fare domanda

Simone Micocci

19/09/2022

Nuovi aiuti in favore dei lavoratori dipendenti: la busta paga di novembre aumenterà di 150 euro grazie al nuovo bonus. Ma la platea dei beneficiari si riduce.

Bonus 150 euro busta paga: a chi spetta, quando arriva e come fare domanda

Aumentano ancora le buste paga: 150 euro in più grazie al nuovo bonus introdotto dal decreto Aiuti bis che verrà pagato con lo stipendio di novembre.

Per contrastare il caro vita e la conseguente perdita del potere d’acquisto delle buste paga, quindi, il governo ha deciso di ripetere quanto fatto con il primo decreto Aiuti, ossia riconoscere un bonus una tantum esentasse da aggiungere direttamente nello stipendio, con il datore di lavoro che ha il compito di anticiparlo salvo poi recuperarne la somma in un secondo momento, in sede di versamento dei contributi.

Tuttavia, il governo Draghi non ha mai nascosto che le risorse a disposizione sono sempre meno e che per interventi di più ampia portata bisognerà attendere il prossimo governo. Per questo motivo il nuovo bonus in busta paga ha un importo più basso del precedente, 150 euro anziché 200, oltre a essere riconosciuto a un numero più basso di persone. Questo perché il limite entro cui si ha diritto al bonus in oggetto è più basso rispetto a quello che era stato individuato per il bonus 200 euro, e per questo la platea dei lavoratori dipendenti che ne beneficeranno si restringe.

Per il resto non ci sono cambiamenti nelle modalità di erogazione: ritorna quindi l’obbligo di consegnare l’apposita autocertificazione al datore di lavoro, così che questo possa procedere al pagamento con la prima busta paga utile.

E anche tale indennità non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Vediamo, dunque, quali sono i requisiti da soddisfare per avere diritto al nuovo bonus da 150 euro, specialmente per quanto riguarda i limiti di reddito entro cui stare, e le date da tenere d’occhio per l’aumento della busta paga.

Bonus busta paga 150 euro: quali lavoratori riguarda

La misura in oggetto riguarda tutti i lavoratori dipendenti, eccetto quelli con rapporto di lavoro domestico, che risultano impiegati nel mese di novembre.

Con questo non significa che i lavoratori domestici, già beneficiari dei 200 euro, saranno esclusi da questo ulteriore bonus; semplicemente per loro ci sono dei requisiti differenti, visto che l’indennità di 150 euro spetta indipendentemente dal reddito percepito. E a pagarla sarà direttamente l’Inps.

Inoltre, non hanno diritto al bonus in busta paga i lavoratori dipendenti nel contempo titolari di pensione: anche questi sarà l’Inps a pagarla, a patto di soddisfare i requisiti richiesti ai pensionati.

Bonus busta paga 150 euro: i limiti di reddito

Per avere diritto al bonus 200 euro bisognava aver beneficiato, su almeno una mensilità, del cosiddetto bonus contributi (aumentato al 2% dall’ultimo decreto Aiuti bis) riconosciuto su ogni busta paga con importo lordo di 2.692 euro.

Per il bonus di 150 euro, invece, cambia il requisito reddituale: non più 35 mila euro in prospettiva, bensì 20 mila euro, il che significa una busta paga d’importo non superiore a 1.538 euro.

Da prendere come riferimento è la busta paga di novembre 2022: se l’imponibile lordo dovesse risultare inferiore al suddetto importo, quindi, il datore di lavoro potrà erogare automaticamente il contributo, aggiungendo così 150 euro direttamente sullo stipendio netto.

Va detto che l’indennità spetta anche nel caso in cui nel mese di riferimento, novembre appunto, il lavoratore risulti interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps. È il caso ad esempio della lavoratrice in maternità, oppure di chi è in malattia.

Cosa fare per richiedere il bonus 150 euro

Le modalità per la richiesta sono le stesse di quelle già adottate per il bonus 200 euro. Ciò significa che anche se il bonus viene erogato in automatico dal datore di lavoro, è comunque compito del dipendente consegnare un’apposita autocertificazione dichiarando di non avere diritto al bonus per altro titolo, ad esempio perché impiegato nel contempo presso più datori di lavoro oppure perché fa parte di una delle altre categorie che hanno diritto all’indennità.

In ogni caso, infatti, si può beneficiare del bonus 150 euro una sola volta.

Quando arriva il bonus 150 euro

Come visto sopra, il mese da prendere come riferimento è novembre: se la busta paga risulterà inferiore a 1.538 euro sarà compito del datore di lavoro erogare l’indennità da 150 euro, esentasse.

Nel dettaglio, almeno stando a quanto si legge nella bozza del decreto Aiuti ter, il bonus 150 euro verrà caricato sulla stessa busta paga di novembre, quindi - a seconda delle modalità di pagamento dello stipendio adottate dall’azienda - i soldi arriveranno tra novembre e dicembre 2022.

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