Da oggi sulla piattaforma Unica del ministero dell’Istruzione è nuovamente possibile fare domanda per il bonus gite scolastiche e viaggi di istruzione.
Da oggi, mercoledì 27 marzo, le famiglie possono nuovamente fare domanda per il bonus 150 euro destinato alle gite scolastiche e ai viaggi di istruzione effettuati nell’anno scolastico 2023-2024.
Una misura di sostegno riconosciuta dal ministero dell’Istruzione e del Merito volta a favorire la partecipazione ai viaggi di istruzione per gli studenti di scuola secondaria di II grado appartenenti a un nucleo familiare con basso reddito.
Questo contributo in realtà è già stato richiesto da 25 mila studenti: nei mesi scorsi infatti era già stata aperta la procedura per la domanda del contributo, riservato però alle sole famiglie con Isee non superiore a 5 mila euro.
I termini per questa prima tranche si sono chiusi il 15 febbraio, ma dopo aver accertato che ci sono ancora risorse residue il ministro Valditara ha firmato la nuova direttiva per ampliare la platea dei beneficiari, comprendendo anche gli studenti appartenenti ai nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro.
Buone notizie quindi per gli studenti della scuola superiore che hanno in programma di partecipare a una viaggio o a una gita nell’anno scolastico corrente (come pure per chi lo ha già fatto), per i quali potrebbe esserci la possibilità di beneficiare di un rimborso o di uno sconto che rende maggiormente sostenibile il costo della gita.
I nuovi requisiti
Sono stati 25 mila gli studenti che nella prima tornata hanno fatto domanda per il bonus gite scolastiche che allora era riservato alle famiglie con Isee fino a 5 mila euro.
Ci sono quindi ancora risorse a disposizione - la Direttiva 3 aprile 2023, n. 6, ha stanziato 50 milioni di euro per coinvolgere nei viaggi di istruzione e nelle visite didattiche il più ampio numero di studentesse e studenti, specialmente quelli che provengono da famiglie a basso reddito - ed è per questo motivo che il ministro dell’Istruzione ha autorizzato la riapertura dei termini per la richiesta coinvolgendo un maggior numero di famiglie.
Da oggi possono presentare domanda, infatti, anche gli studenti (esclusivamente di scuola secondaria di secondo grado, le superiori per intenderci) con Isee familiare in corso di validità fino a 15 mila euro. Richiesta che è bene ricordare può essere effettuata anche per più studenti dello stesso nucleo familiare.
La procedura
La domanda va inviata telematicamente attraverso la piattaforma Unica del ministero dell’Istruzione dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale di studentesse e studenti delle scuole statali secondarie di secondo grado.
Qui, una volta effettuato l’accesso (con Spid, Cie, Cns o eIDas), bisogna andare nell’area “Famiglie e studenti” e richiedere l’agevolazione nella sezione “Servizi” sotto sezione “Agevolazioni”, ambito “Viaggio di istruzione”.
Dopo l’invio della domanda il sistema restituisce immediatamente l’esito, con la richiesta che viene respinta esclusivamente quando manca il requisito Isee.
Tuttavia, per conoscere l’importo spettante bisognerà attendere. Una volta raccolte tutte le istanze, infatti, saranno le scuole - in base alle risorse assegnate e al numero effettivo dei beneficiari - a ripartire equamente le risorse tra gli studenti fino appunto a un massimo di 150 euro, soldi che possono essere utilizzati per i prossimi viaggi di istruzione in programma entro la fine dell’anno scolastico 2023-2024.
Attenzione: per l’invio della richiesta c’è tempo fino al 31 maggio 2024.
Bonus valido anche per i rimborsi
Come chiarito dal ministero dell’Istruzione, laddove le Istituzioni scolastiche destinatarie delle risorse abbiano già effettuato visite didattiche per l’anno scolastico 2023-2024 e non ne hanno in programma altri, il bonus potrà essere utilizzato a titolo di rimborso spese per quelli già effettuati.
È quindi compito della scuola attivare una procedura di rimborso così che gli studenti beneficiari del bonus possano recuperare una parte della spesa effettuata.
La detrazione
Prima di concludere ricordiamo che per le gite scolastiche esiste anche un’altra forma di supporto, ovvero la detrazione di cui beneficiare in dichiarazione dei redditi. Non si tratta di un’agevolazione specifica, ma di detrazioni per le spese scolastiche riconosciute, entro un limite massimo di 800 euro.
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