Si può presentare domanda per ricevere il bonus agricoltura fino a 16.000 euro per ettaro di terreno con vigneti. Ecco i requisiti per presentare la domanda e gli altri aiuti previsti
I bonus agricoltura previsti dalla PAC sotto forma di contributi diretti sono numerosi e soprattutto settoriali, quindi calibrati in base alle esigenze e potenzialità del singolo settore. In questo ambito, di particolare interesse appaiono i bonus agricoltura riconosciuti ai vigneti. Questi possono arrivare fino a 16.000 euro a ettaro di terreno coltivato.
Ecco come ottenere il bonus agricoltura fino a 16.000 euro, ricordiamo che nel frattempo sono stati prorogati i termini per accedere ed è ancora possibile presentare la domanda.
Nel dettaglio, l’art. 7 del Decreto ministeriale 28 giugno 2024 n. 289235 sostituisce l’art. 1 del Decreto ministeriale n. 207565 del 9 maggio 2024, indicando il 31 luglio prossimo come termine di presentazione della domanda unica PAC per l’anno 2024. Si tratta di un’ulteriore proroga rispetto a quella prevista per il 1° luglio 2024.
Alle domande presentate oltre il termine del 31 luglio 2024 si applicano le riduzioni di cui all’art. 5 del D.lgs. 17 marzo 2023. Il termine ultimo per presentare la domanda, con riduzioni, è il 26 agosto 2024.
Ecco quando si possono ottenere 16.000 euro per la coltivazione di vigneti.
In quali casi si può ottenere il bonus agricoltura di 16.000 euro a ettaro?
La PAC è la Politica Agricola Comune, mira a valorizzare le produzioni agricole dell’Unione Europea. Di particolare interesse risulta il settore vitivinicolo dove, oltre all’Italia, primeggiano anche la Francia, la Grecia e in misura minore altri Paesi.
Il settore però ha esigenze peculiari e i costi della coltivazione non sono da poco, proprio per questo sono previsti diversi aiuti.
Ricordiamo che i contributi diretti della PAC sono in diversa forma, ad esempio vi sono i Titoli base a cui si aggiungono i pagamenti specifici per le varie coltivazioni. Per accedere ai fondi è necessario rispettare condizioni e limiti e in particolare quelli relativi all’uso di fitofarmaci, concimi e tecniche di lavorazione. L’obiettivo finale, infatti, è tutelare l’ambiente, salvaguardare la biodiversità e lotta alla resistenza antimicrobica.
Per il settore settore vitivinicolo l’aiuto finanziario UE ammonta a 1,62 miliardi di euro per il periodo 2023-2027, che per l’Italia corrisponde a 323,88 milioni di euro annui.
Vi sono però diversi campi di intervento, vediamoli nel dettaglio.
Ristrutturazione e riconversione vigneti: al fine di migliorare le coltivazioni e la qualità delle uve e dei vini prodotti, si intende incentivare l’adozione di nuove tecniche di gestione che perseguono gli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale.
È previsto un contributo pari al 50% delle spese sostenute, elevato al 75% per le aziende operanti in Regioni meno sviluppate, per la riconversione e la ristrutturazione di vigneti esistenti. Il limite massimo erogabile è di 16.000 euro a ettaro. Si può ottenere tale contributo per riconversione varietale, rilocazione e reimpianto dei vigneti e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti.
Tutti i bonus agricoltura per la coltivazione di vigneti e produzione vini e distillati
Sono previsti aiuti economici anche in caso di vendemmia verde, la viticoltura è un settore particolare, proprio per questo è prevista, al fine di tutelare il mercato e la qualità, l’eliminazione delle eccedenze e il mantenimento dell’equilibrio tra domanda e offerta.
Per raggiungere questo obiettivo sono previsti aiuti per la vendemmia verde che altro non è se non l’eliminazione dei grappoli eccedenti prima di arrivare alla maturazione.
In questo caso il contributo economico corrisponde al 50% costi diretti connessi alla distruzione o all’eliminazione dei grappoli e della perdita di reddito dovuta a tale distruzione o eliminazione.
L’ammontare di tali costi diretti è pari compreso tra 7 e 9 euro/quintale in base alle medie regionali in caso di distruzione con metodo manuale e tra 900 e 1.000 euro/ha in caso di metodo meccanico o chimico.
Per la distillazione dei sottoprodotti, invece, si possono avere 1,10 euro/hl/%/vol. se proveniente da vinaccia e 0,50 euro/hl/%/vol. se proveniente da feccia.
Sono previsti contributi diretti anche per aiutare i produttori nell’effettuare operazioni di marketing. In questo caso si può ottenere il 50% delle somme spese per pubblicizzare i vini italiani sui mercati terzi. Le spese per le quali è possibile ottenere il bonus agricoltura sono: attività riguardanti pubbliche relazioni, promozione e pubblicità, partecipazione a fiere e/o esposizioni settoriali, campagne informative sui sistemi di qualità ed eventuali studi per valutare l’efficacia delle attività stesse.
Deve, infine, essere ricordato che le varie tipologie di bonus agricoltura, sotto forma di contributi diretti PAC, possono essere cumulati, ad esempio, è possibile ottenere il Titolo base, il bonus agricoltura previsto per i vigneti e il bonus per i giovani imprenditori agricoli.
Si possono richiedere i contributi per la promozione dei vini e quelli per la vendemmia verde e per la riconversione delle coltivazioni. Inoltre in un’unica domanda si possono chiedere diversi contributi diretti.
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