Bonus agricoltura e taglio dei tassi di interesse fanno aumentare i guadagni

Nadia Pascale

22 Settembre 2024 - 11:12

Il taglio dei tassi di interesse determinati dal taglio del costo del denaro della Bce, in combinazione con i bonus agricoltura, regala nuove opportunità all’agricoltura. Ecco perché.

Bonus agricoltura e taglio dei tassi di interesse fanno aumentare i guadagni

Il taglio dei tassi di interesse, determinato dal taglio del costo del denaro della Bce, può influenzare positivamente l’agricoltura e, in combinazione con i bonus agricoltura volti proprio a sostenere il reddito delle imprese agricole, gli effetti positivi diventano notevoli.
Ecco perché può esservi una vera rinascita del settore agicoltura nei prossimi mesi.

Le analisi sulle implicazioni tra bonus agricoltura e taglio dei tassi di interesse determinato dalla Bce.

Taglio dei tassi di interesse: il segreto per la ripresa della domanda e dell’agricoltura

Da pochi giorni c’è stato il secondo taglio del costo del denaro da parte della Bce, il primo taglio risale a giugno 2024. Le reazioni positive ci sono state per il settore immobiliare, ma non solo, perché effetti positivi ci sono anche per l’agricoltura.

Per circa due anni l’Europa ha adottato una politica monetaria restrittiva tesa a contenere l’aumento dei prezzi che con l’inflazione è stata notevole. La stessa impennata dei prezzi ha messo in serie difficoltà l’agricoltura.

L’aumento dei prezzi ha interessato i prodotti generalmente utilizzati in agricoltura (concimi e carburanti) e si sono trasformati in aumento dei costi di produzione che, naturalmente, sono ricaduti sul prodotto finale. Scelta obbligata per evitare perdite eccessive.

L’aumento dei prezzi a sua volta ha determinato una contrazione dei consumi e quindi una difficoltà per gli agricoltori nel collocare sul mercato i prodotti.

A sottolineare l’importanza per il settore agricolo del taglio del costo del denaro è Giacomo Suglia, presidente di Apeo (Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli) e vicepresidente di Fruitimprese che ha sottolineato come “I consumatori europei (ma non solo), per tutelarsi dalle conseguenze dell’aumento del costo del denaro si sono mostrati meno disposti a spendere.”
Si attende ora un’inversione di tendenza.

Taglio dei tassi di interesse a aumento dei consumi di frutta e verdura

La sforbiciata ai tassi di interesse correlata all’andamento al ribasso dell’inflazione potrebbe portare le persone a scegliere di mangiare più frutta e verdura e quindi maggiori redditi anche all’agricoltura, che vive in maniera drammatica la congiuntura economica a cui si aggiungono le difficoltà legate a fattori climatici.

Si sottolinea che la politica monetaria europea ha costretto le famiglie a rivedere il proprio budget perché l’aumento della rata del mutuo, che purtroppo accomuna molte famiglie, ha costretto le persone a ridurre altre spese e in particolare quelle a cui si può rinunciare e purtroppo frutta e verdura sono state considerate un vero bene di lusso.
L’ottimismo deriva anche dal fatto che con molta probabilità nell’arco di due mesi potrebbe esservi un ulteriore taglio e questo potrebbe incrementare i consumi alimentari in vista del Natale.

I tassi di interesse bassi supportano gli investimenti in agricoltura

Naturalmente il taglio del costo del denaro incide anche sulla propensione agli investimenti degli agricoltori che hanno visto in questi anni l’avvento di nuove tecnologie non sempre facilmente accessibili, sebbene siano previsti a livello nazionale ed europeo aiuti.

Ad esempio, sono riconosciuti contributi economici, o bonus, per le imprese agricole che decidono di realizzare il fotovoltaico sulle strutture al fine di aumentare l’autonomia energetica delle imprese stesse e inquinare meno.

Ulteriori aiuti sono previsti dall’Unione Europea in base alla tipologia di coltivazione.

Ricordiamo che il problema del sostegno al reddito degli agricoltori è al centro della PAC, Politica Agricola Comune, che ha l’obiettivo di allineare i redditi delle imprese agricole a quelli delle impese impegnate in altri settori.

Proprio in vista della particolare congiuntura economica, è stato deciso di aumentare la soglia del primo acconto del pagamento per gli aiuti del 2024. Questa decisione, insieme a una ripresa dei consumi, potrebbe portare nuove risorse a un settore particolarmente delicato.

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