Bonus caldaia 2024, guida a incentivi e detrazioni per la sostituzione delle caldaie

Patrizia Del Pidio

5 Settembre 2024 - 08:09

Si avvicina la scadenza della maggior parte dei bonus caldaia previsti nel 2024, dal prossimo anno le aliquote di detrazione potrebbero essere più basse.

Bonus caldaia 2024, guida a incentivi e detrazioni per la sostituzione delle caldaie

Bonus caldaia 2024, come funziona il beneficio fiscale e chi può richiederlo? Non esiste un vero e proprio bonus per la caldaia, ma l’installazione o la sostituzione rientrano in una serie di bonus edilizi che danno diritto a detrazioni che partono dal 50% per arrivare al 70%.

Bisogna fare attenzione, però, perchè tutte le agevolazioni che illustreremo in questa esauriente guida vanno in scadenza il 31 dicembre 2024, in alcuni casi perchè si tratta di proroghe, in altri perchè per il prossimo anno è previsto un taglio del beneficio.

Visto che la scadenza dell’incentivo è sempre più vicina e senza una proroga dal prossimo anno si avrà diritto a uno sconto molto più basso, per chi intende cambiare la caldaia il momento giusto è prima della fine del 2024.

Bonus caldaia, perchè è meglio approfittarne subito?

Andare a sostituire la caldaia proprio nel 2024 potrebe essere una scelta molto saggia, soprattutto in virtù del fatto che gli incentivi attualmente in vigore rimarranno attivi sicuramente fino al 31 dicembre 2024, ma è molto improbabile che siano prorogati, con le stesse detrazioni, anche per il prossimo anno. L’ipotesi più plausibile per il 2025, infatti, è che oltre al superbonus (che scenderà al 65%) resti in vigore la sola vecchia detrazione al 36% per gli interventi sugli immobili.

Da considerare, inoltre, che le caldaie a gas hanno, ormai, il tempo contato e il passaggio a impianti domestici con fonti di energie rinnovabili è previsto per il 2040, ma già dal 2025 le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili (tra cui il gas) non potranno più essere coperte da benefici e agevolazioni.

Il bonus caldaia è un’agevolazione che cambia in base al tipo di lavoro effettuato. Che significa? Che se è un intervento di ristrutturazione, la detrazione è pari al 50%, se si tratta di risparmio energetico la detrazione sale al 65%.

Quello che va ricordato, infatti, è che a monte di una sostituzione della caldaia c’è già un risparmio di fondo che è dovuto al fatto che le caldaie di nuova generazione, a condensazione, sfruttando anche il calore dei fumi di combustione, rendono molto di più di quelle tradizionali permettando di tagliare la bolletta anche del 30%.

Per poter usufruire del bonus caldaia, è necessario pagare tramite bonifico “parlante” o attraverso moneta elettronica, e quindi tracciabile. Va conservata la documentazione rilasciata dal tecnico che effettua l’intervento, e bisogna inviare entro 90 giorni dall’installazione la scheda informativa all’ENEA.

Bonus caldaia 2024: come funzionano?

L’Agenzia delle Entrate prevede quattro tipologie di detrazioni fiscali per l’acquisto di una caldaia a condensazione in classe energetica A o superiore:

  • è riconosciuto un ecobonus caldaia al 50% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A o superiore;
  • l’Ecobonus è pari al 65% per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti; il Conto Termico permette di beneficiare di un bonus pari al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti a pompa di calore e per l’installazione di impianti solari per a produzione di acqua calda sanitaria.
  • è riconosciuto il superbonus al 70% se la sostituzione della caldaia comporta un aumento di almeno due classi di efficienza energetica e viene eseguita contemporaneamente ai lavori ammessi al Superbonus (con detrazione al 70%);
  • con il bonus ristrutturazione casa, sfruttando la detrazione al 50%, si può far rientrare la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria e rispetto all’ecobonus il vantaggio è quello che il bonus è valido anche per prima istallazione senza spendere per sistemi di termoregolazione evoluti.

Vediamo di seguito nel dettaglio quando la detrazione Irpef sarà pari al 50%, quando al 65% e quando al 70%.

Ricordiamo che lo sgravio fiscale viene concesso anche nel caso in cui, oltre alla caldaia, si acquistino valvole termostatiche di ultima generazione da collegare ai propri caloriferi.

Bonus caldaia con la ristrutturazione o senza

Si può installare, senza sostituirne una vecchia, la caldaia in caso approfittando del bonus ristrutturazione: in questo caso o si inserisce la spesa all’interno di un intervento più ampio, oppure si approfitta della possibilità di far passare l’installazione nella manutenzione straordinaria fruendo di una detrazione del 50%.

La detrazione spetta al 50% a patto che la caldaia che si installa sia di classe A; se ne può fruire in 10 quote annuali di pari importo.

Proprio per la sua natura, l’agevolazione è riconosciuta solo ai contribuenti assoggettati all’Irpef.

A chi spetta?

Il bonus caldaia 2024 con la ristrutturazione o con la manutenzione ordinaria spetta a:

  • proprietario;
  • i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili;
  • gli inquilini;
  • il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile;
  • coniuge o componente dell’unione civile;
  • il convivente more uxorio.

Bonus caldaia con Ecobonus

Il bonus caldaia rientra anche nei lavori agevolati dall’Ecobonus: si rivolge ai contribuenti che acquistano impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che, oltre a garantire migliori prestazioni energetiche, consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico.

Le regole e gli importi dell’Ecobonus per i lavori di sostituzione della caldaia sono state notevolmente rivisitate negli ultimi anni, ma nel 2024 la detrazione è stata confermata senza modifiche di rilievo.

Il bonus può essere richiesto entro il 31 dicembre 2024 per le spese sostenute per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, sono comprese nell’agevolazione anche le spese per lo smontaggio e il montaggio.

A chi spetta?

Il bonus caldaia con Ecobonus può essere richiesto da:

  • il proprietario o il nudo proprietario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • l’inquilino o il comodatario dell’immobile;
  • i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
  • gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce;
  • coloro che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
  • i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
  • il convivente di fatto;
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.

Requisiti

L’agevolazione al 50% o al 65% può essere richiesta per interventi realizzati entro il 31 dicembre 2024.

Come anticipato in precedenza, l’Ecobonus per la sostituzione della caldaia è pari al 65% esclusivamente sull’acquisto e installazione di impianti “evoluti” e nei limiti di 30.000 euro di spesa.

Per poter beneficiare del bonus caldaia al 65% è richiesta l’installazione, accanto agli impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A, di:

  • sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

La logica del Legislatore è stata, chiaramente, quella di agevolare con un importo di sconto fiscale maggiore esclusivamente le spese che consentono un risparmio energetico maggiore.

Per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari alla A o superiore è riconosciuta una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo entro il limite di 30.000 euro di spesa.

La stessa detrazione fiscale spetta anche nel caso di acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.

Al contrario, per effetto delle disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, il bonus caldaia non spetta nel caso in cui il nuovo impianto sia di classe energetica inferiore alla classe A.

L’agevolazione è erogata, una volta sostenuta la spesa dall’Agenzia delle Entrate in 10 rate annuali di pari importo.

Requisiti della caldaia

Per quanto riguarda la nuova caldaia a condensazione, devono risultare soddisfatti i seguenti requisiti ai fini di beneficiare della detrazione fiscale:

  • l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione;
  • il nuovo generatore di calore a condensazione può essere ad aria o ad acqua.

Inoltre, nel caso di impianto con potenza nominale al focolare minore di 100 kW:

  • il generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn;
  • ove tecnicamente compatibili devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C;
  • verifica e messa a punto del sistema di distribuzione.

Invece, nel caso di impianti con potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 100kW, oltre ai precedenti requisiti:

  • deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante;
  • la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore;
  • deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili.

Bonus caldaia con superbonus al 70%

La sostituzione della caldaia rientra nel superbonus solo se accompagnata da altri interventi di riqualificazione energetica previsti dal Decreto Rilancio, quali il cappotto termico, la sostituzione degli infissi o l’impianto fotovoltaico.

La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti con caldaie a condensazione almeno di classe A, pompe di calore, caldaie a biomassa e altri impianti non è sufficiente per ottenere l’agevolazione del 70% nel limite di spesa di 30.000 euro. E’ necessario rispettare altri requisiti:

  • la sostituzione deve comportare un miglioramento della resa energetica dell’immobile di ben due classi;
  • il miglioramento delle classi deve essere asseverato da professionisti abilitati (Geometri, Architetti, Ingegneri, Fiscalisti);
  • occorre allegare oltre 30 documenti diversi.

Bonus caldaia 2024: documenti necessari

Al fine di richiedere la detrazione fiscale sarà necessario conservare i seguenti documenti:

  • certificato di asseverazione, redatto da un professionista qualificato. In questo documento è specificato l’indice di riscaldamento energetico, che deve deve rispettare i limiti di legge. Nel documento devono essere indicati anche i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all’intervento;
  • certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche
  • schede tecniche dei prodotti e l’eventuale documentazione supplementare

Sarà inoltre necessario conservare i seguenti documenti amministrativi:

  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;

I documenti dovranno essere inviati all’ENEA, secondo le modalità e le scadenze messe a disposizione sul sito ufficiale.

Bonus caldaia 2025

Al momento quello che si sa con certezza è che il 2024 è l’ultimo anno in cui si può beneficiare del bonus per cambiare la caldaia. In assenza di proroghe al riguardo, infatti, dal 2025 non ci saranno agevolazioni al riguardo in assenza di interventi normativi mirati. Come abbiamo accennato, però, che siano prorogate le misure esistenti con le attuali percentuali di detrazione appare molto improbabile.

Quando scade il bonus caldaia? Se lo si fruisce con il bonus mobili ed elettrodomestici la detrazione al 50% su una spesa massima di 5.000 euro potrà essere sfruttata per acquisti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Se, invece, si utilizza l’ecobonus o il bonus ristrutturazioni la scadenza della detrazione al 50% o al 65% è fissata sempre al 31 dicembre 2024, quando la proroga di entrambi i benefici è in scadenza.

Cosa accade dopo la scadenza del 31 dicembre 2024? Molto probabilmente resteranno in vigore i bonus edilizi così come previsti dal Tuir (articolo 16-bis) con aliquota di detrazione al 36%.

Bonus caldaia: come fare la dichiarazione ENEA

L’Enea ha messo a disposizione una guida completa all’Ecobonus con diversi approfondimenti legati al tipo di lavoro effettuato.

Enea stabilisce i requisiti generali per l’immobile al fine di beneficiare della detrazione fiscale nel 2024:

  • alla data della richiesta di detrazione, deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
  • deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • deve essere dotato di impianto di riscaldamento;
  • in caso di ristrutturazione senza demolizione, se essa presenta ampliamenti, non
    è consentito far riferimento al comma 344, ma al singolo comma 347 e solo per la
    parte non ampliata.

Per tutto il 2024 vige l’obbligo di comunicare all’Enea gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (Legge 296/2006 - Ecobonus) o che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (art. 16-bis DPR 917/86 - Bonus Casa).

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