Quali sono i bonus previsti dal decreto Sostegni ter per famiglie, partite IVA e imprese? Vediamo in cosa consistono gli aiuti, i requisiti e come fare per averli.
Il decreto Sostegni ter (Dl 4/2022) contiene una serie di aiuti e bonus destinati in particolar modo alle imprese e alle attività economiche. Tra i ristori non ci sono solo contributi a fondo perduto per le partite IVA, ma anche dei crediti d’imposta per l’affitto destinati al settore turistico e altre agevolazioni per le famiglie. Inoltre, sono già operative le misure pensate per fermare i rincari sulle bollette, in particolare l’azzeramento degli oneri di sistema.
I finanziamenti a fondo perduto, la parte più corposa del provvedimento, sono previsti per vari settori:
- parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici;
- attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie, ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine;
- commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle;
- turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali;
- discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie;
- spettacolo, cinema e audiovisivo;
- sport.
Ci sono anche novità sull’assegno unico e universale, col mantenimento delle detrazioni per i figli a carico. Nella guida di seguito vediamo innanzitutto quali sono i bonus previsti dal decreto Sostegni ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio, e come fare per averli.
Tutti gli aiuti e bonus per partite IVA e famiglie del decreto Sostegni ter: come fare per averli
- Contributi a fondo perduto per le discoteche e le attività chiuse
- Fondo perduto per i commercianti al dettaglio
- Finanziamenti a fondo perduto per il settore HORECA
- Fondo perduto e spese sanitarie per lo sport
- Bonus affitto per le imprese del turismo
- Misure contro il caro bollette
- Quali novità per l’assegno unico?
Contributi a fondo perduto per le discoteche e le attività chiuse
Il decreto Sostegni ter ha deciso di rifinanziare il fondo già esistente e usato per erogare i contributi a quelle attività chiuse per disposizione di legge per almeno 100 giorni dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio 2021.
Il fondo viene rifinanziato con 30 milioni di euro, e gli aiuti sono destinati a quelle attività “che alla data di entrata in vigore del presente decreto risultano chiuse in conseguenza delle misure di prevenzione adottate”. Per queste attività (discoteche, sale da ballo e locali assimilati) è prevista anche la sospensione dei versamenti relativi a gennaio 2022:
- delle ritenute alla fonte;
- delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, in qualità di sostituti d’imposta;
- dell’IVA.
Per tutti e tre i casi, la scadenza è rinviata al 16 settembre 2022 senza sanzioni e interessi. Non ci sarà il rimborso delle somme già versate.
Fondo perduto per i commercianti al dettaglio
Una parte di aiuti viene data ai commercianti al dettaglio, individuati secondo criteri precisi. I requisiti richiesti sono:
- ricavi fino a 2 milioni di euro nel 2019;
- che hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 pari almeno al 30% rispetto al 2019;
- appartenenza a un preciso codice ATECO.
Codice ATECO | Descrizione |
---|---|
47.19 | Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati |
47.30 | Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati |
47.43 | Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati |
47.5 | Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati |
47.6 | Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati |
47.71 | Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati |
47.72 | Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati |
47.75 | Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati |
47.76 | Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati |
47.77 | Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria in esercizi specializzati |
47.78 | Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati |
47.79 | Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi |
47.82 | Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie |
47.89 | Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti |
47.99 | Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati |
La domanda andrà presentata al MISE, secondo istruzioni che saranno definite in un secondo momento. Le percentuali su cui verranno calcolati gli importi sono le seguenti:
- 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 400.000 euro;
- 50% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 400.000 euro e fino a un 1 milione di euro;
- 40% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 1 milione di euro e fino a 2 milioni di euro.
Finanziamenti a fondo perduto per il settore HORECA
Altri 40 milioni di euro vengono destinati per contributi a fondo perduto per i settori wedding, intrattenimento, Hotellerie-Restaurant-Catering (HORECA). Le attività devono corrispondere ai codici ATECO che seguono:
CODICE ATECO | ATTIVITÀ |
---|---|
96.09.05 | Organizzazione di feste e cerimonie |
56.10 | Ristoranti e attività di ristorazione mobile |
56.21 | Fornitura di pasti preparati (catering per eventi) |
56.30 | Bar e altri esercizi simili senza cucina |
93.11.2 | Gestione di piscine |
Inoltre, ci deve essere stata una riduzione dei ricavi almeno del 40% tra il 2021 e il 2019.
Fondo perduto e spese sanitarie per lo sport
Il settore dello sport è uno di quelli maggiormente colpiti dalle misure restrittive. Il decreto Sostegni va in soccorso dell’ambito sportivo con due tipi di aiuti: i contributi a fondo perduto e la copertura di determinate spese sanitarie. In totale sono stati stanziati 20 milioni di euro per coprire queste misure nel primo trimestre.
Il decreto Sostegni ter ha istituito un contributo a fondo perduto in favore delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle società sportive dilettantistiche (SSD) maggiormente colpite dalle restrizioni, con una predilezione per quegli enti che gestiscono impianti sportivi. Una quota delle risorse (il 30%) è destinata a società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.
A stabilire le modalità di presentazione della domanda e di erogazione del contributo, così come le specifiche che riguardano le procedure di controllo (anche a campione) dovranno essere individuate con un apposito decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport.
Le spese sanitarie coperte invece sono:
- la sanificazione;
- prevenzione;
- per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19.
Bonus affitto per le imprese del turismo
L’art. 5 del decreto Sostegni ter prevede l’applicabilità del credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo, meglio noto come bonus affitto, ma limitato al settore turistico. I mesi per cui è riconosciuto il bonus sono gennaio, febbraio e marzo 2022.
Per poter fruire del credito d’imposta è tuttavia necessario che nel corso di ciascun mese di riferimento abbiano subito una riduzione del fatturato o dei corrispettivi pari almeno al 50% rispetto allo stesso mese del 2019.
In totale sono stati stanziati 128,1 milioni di euro le risorse stanziate a favore delle imprese del settore turistico.
Misure contro il caro bollette
Gli aiuti per sostenere economicamente quelle attività che rischiano un blocco a causa dell’aumento del costo dell’energia consistono:
- nell’azzeramento degli oneri di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw relative al primo trimestre 2022, quindi per i mesi da gennaio a marzo;
- nel credito d’imposta per energivori pari al 20% delle spese elettriche per le imprese che hanno subìto un aumento del costo per KWh superiore al 30% tra il primo trimestre 2022 rispetto agli stessi mesi del 2019;
- negli extraprofitti rinnovabili del fotovoltaico: le imprese che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia (e quindi non dipendono dai prezzi di mercato) subiranno un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà anche stabilire l’importo.
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Quali novità per l’assegno unico?
L’avvio dell’assegno unico dal 1° marzo 2022 non cancella le detrazioni per i figli a carico. Il decreto Sostegni ter interviene con una modifica all’articolo 12 del TUIR, col risultato finale di non vedere più le detrazioni riconosciute mensilmente in busta paga (perché verranno assorbite dal nuovo assegno), ma le detrazioni fruibili nel modello 730 non vengono cancellate.
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