Si avvicina il pagamento del bonus Epifania, ma le incognite su requisiti, importi e data di accredito sono ancora molte. Ecco una guida completa con cosa sappiamo al momento.
C’è una nuova misura di sostegno del potere d’acquisto degli stipendi in arrivo nei prossimi mesi: si tratta del cosiddetto bonus Epifania, o anche detto bonus Befana, i cui requisiti e modalità di pagamento devono essere ancora chiariti dal momento che manca il decreto attuativo che ne va a regolamentare gli aspetti fondamentali.
Ricordiamo, infatti, che nell’ambito della riforma fiscale il Consiglio dei ministri lo scorso 30 aprile ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che attua una complessiva revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche, delle società e degli enti, intervenendo anche sulla tredicesima. È proprio dalla revisione del trattamento fiscale applicato sulla tredicesima che ne risulterà il pagamento del bonus Epifania 2024, il quale tuttavia è riservato a un numero limitato di lavoratori in quanto sono previsti dei requisiti specifici da soddisfare.
Come anticipato, però, ci sono ancora diverse incognite sul bonus Epifania 2024, in quanto lo stesso vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, di recente ha spiegato che sono in corso riflessioni su requisiti, importi e data di pagamento del contributo in busto paga.
Detto questo, visto l’avvicinarsi del pagamento di questo bonus è bene definirne i contorni, iniziando a fare chiarezza su chi oggi ha maggiori possibilità di riceverlo, quali dovrebbero essere le modalità per farne domanda (laddove ne fosse necessario) e qual è l’importo previsto.
Cos’è il bonus Epifania 2024
Con il bonus Epifania il governo interviene sul meccanismo di tassazione della tredicesima che, ricordiamo, è più svantaggioso rispetto a quello solitamente applicato per le altre mensilità.
A parità di lordo, infatti, generalmente la tredicesima ha un importo più basso rispetto allo stipendio, in quanto ad esempio non vengono applicate le detrazioni (per questo motivo non spetta neppure il trattamento integrativo da 100 euro). E quest’anno andrà ancora peggio in quanto sulla tredicesima non si applica neppure lo sgravio contributivo che riduce l’ammontare dei contributi dovuti dal lavoratore con busta paga di importo che non supera i 2.692 euro lordi.
Per questo motivo il governo, in vista dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità, ha previsto con il suddetto provvedimento una misura con cui le imposte dovute sulla gratifica di fine anno vengono tagliate, risultandone così un bonus che verrà erogato direttamente in busta paga (anticipato dal datore di lavoro).
Importo del bonus Epifania 2024
L’importo del bonus è per il momento uno dei pochi elementi certi: si tratterà infatti di un’indennità di 100 euro, soldi che dovrebbero essere già al netto delle imposte.
Di fatto si riprende lo stesso importo che spetta con il trattamento integrativo (ex bonus Renzi) che tuttavia ricordiamo non viene pagato sulla tredicesima (oltre a essere riservato a chi non supera 15.000 euro di reddito annuo).
Requisiti
Stando alle informazioni a oggi certe (almeno per il momento), il bonus Epifania spetterà esclusivamente ai lavoratori dipendenti che nel corso di quest’anno soddisfano i seguenti requisiti:
- reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manca o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
- imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti. Non spetta il bonus, quindi, nel caso in cui le detrazioni previste già abbattono l’imposta dovuta.
Non è da escludere però che questi requisiti possano essere oggetto di revisione, così come eventualmente anche l’importo. In queste ore, infatti, il vice ministro al ministero dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che il governo sta valutando la fattibilità di un potenziamento del bonus Befana.
Quando arriva il bonus Epifania 2024
Si parla tanto di bonus Epifania “2024” dal momento che consiste nella detassazione della tredicesima pagata a fine di quest’anno. E anche la valutazione dei requisiti avviene prendendo in esame il periodo d’imposta corrente.
Tuttavia, a oggi la data di pagamento è fissata al 2025, in quanto il bonus Epifania dovrebbe essere riconosciuto nella busta paga del prossimo gennaio (in pagamento quindi i primi di febbraio).
Anche in questo caso comunque il condizionale è d’obbligo, in quanto tra i temi che sta valutando il governo c’è anche quello riguardante la possibilità che il pagamento possa essere anticipato a dicembre 2024. “Vogliamo aiutare le famiglie, soprattutto in un momento particolare dell’anno”, ha dichiarato Leo, dando maggiori speranze alle famiglie che sono in attesa di questo piccolo ma comunque rilevante bonus.
Servirà fare domanda?
Così come per le altre misure di questo genere, non servirà una vera e propria domanda per averne diritto quanto più una dichiarazione di responsabilità. Molto probabilmente, infatti, bisognerà inviare ai datori di lavoro un’autocertificazione con cui si dichiara di essere in regola con i requisiti per godere del bonus, indicando anche il codice fiscale di coniuge e figli a carico.
Il modello di autocertificazione sarà disponibile una volta che saranno più chiari requisiti e modalità di pagamento del bonus.
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