Bonus mamme 2025 confermato anche per chi ha due figli e per le autonome con tetto di reddito

Patrizia Del Pidio

23 Ottobre 2024 - 16:46

La Legge di Bilancio 2025 proroga il bonus mamme per le lavoratrici con due figli e lo estende alle autonome. Ma impone un tetto di reddito. Vediamo le novità.

Bonus mamme 2025 confermato anche per chi ha due figli e per le autonome con tetto di reddito

La Legge di Bilancio 2025 conferma il bonus mamme per chi ha due figli anche nel 2025 e prevede un ampliamento della misura alle lavoratrici autonome. Non solo, la manovra inserisce anche un limite di reddito per fruire del beneficio.

Si interviene, quindi, per prorogare per ulteriori 12 mesi gli sgravi contributivi alle mamme con due figli, in scadenza a fine anno, includendo nella misura anche le lavoratrici con partita Iva a conferma che l’attenzione dell’esecutivo è concentrata a incentivare la natalità e a favorire la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari.

La manovra, però impone limiti ben precisi all’agevolazione che porta nelle buste paga delle lavoratrici liquidità in più.

La novità, che non era stata illustrata nella Conferenza Stampa del 16 ottobre,ma era stata anticipata nei giorni scorsi da una nota del Ministero dell’Economia.

Per bonus mamme non serviva necessariamente una proroga nella Legge di Bilancio 2025, perché ha durata naturale fino al 31 dicembre 2026 per le mamme con tre figli. La proroga serviva, invece, per le mamme con due figli, visto che il bonus, in questo caso, era previsto in via sperimentale solo fino al 31 dicembre 2024.

Bonus mamma 2025 e il nodo risorse

Per rifinanziare tutte le misure che erano state previste solo per il 2024 la manovra avrebbe richiesto 18 miliardi a cui si dovevano aggiungere interventi nuovi richiesti dalle forze politiche che fanno lievitare le coperture necessarie a 30 miliardi. Come già annunciato, però, la Legge di Bilancio non può essere in deficit e trovare i finanziamenti per tutte le misure è molto difficile.

Per il bonus mamme, però, sono stati stanziati fondi appositi non solo per una riconferma della misura prevista nel 2024, ma anche per una estensione della stessa alle lavoratrici che quest’anno ne sono rimaste escluse.

Gli interventi che si vogliono realizzare con la manovra sono moltissimi e, il bonus mamme in busta paga è una priorità per molte forze politiche: proprio per questo il beneficio nato come uno strumento per incentivare le nasciteè stato ampliato anche alle lavoratrici autonome.

Requisiti per il diritto al bonus mamma 2025

Il bonus mamme spetta alle mamme che hanno almeno 3 figli fino al 31 dicembre 2026, o fino al compimento dei 18 anni di età del figlio più piccolo, nel caso avvenga prima della fine del 2026.

Per queste lavoratrici è riconosciuto lo sgravio totale dei contributi a loro carico (il 9,19% dell’imponibile contributivo).

Alle mamme con due figli è riconosciuto fino alla fine del 2025 in presenza di almeno due figli di cui il minore non avesse compiuto i 18 anni. . La novità è che lo sgravio riguarderà anche le lavoratrici autonome a partire dal 1° gennaio 2025 visto che all’articolo 35 del testo della Legge di Bilancio 2025 si legge che:

A decorrere dall’anno 2025 è riconosciuto, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a carico del lavoratore, per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione.

Dal bonus sono escluse le lavoratrici autonome che hanno optato per il regime forfettario. Dal 2025, inoltre, il bonus è riconosciuto alla lavoratrice a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua. Dal prossimo anno, quindi, il bonus è vincolato da un requisito reddituale che fino a quest’anno non era previsto.

Il nodo delle risorse

Da tenere presente che la Legge di Bilancio 2025 prevede un parziale esonero contributivo per le lavoratrici e non fissa più, come per quest’anno, il limite massimo di sgravio a 3.000 euro l’anno per ogni lavoratrice, ma subordina l’importo spettante al rispetto delle risorse stanziate (300 milioni di euro l’anno).

Per capire come sarà riproporzionato il bonus, quindi, è necessario attendere il decreto attuativo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro trenta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025.

Importo del bonus mamma in busta paga per il 2024

L’esonero nel 2024 è riconosciuto nel limite massimo di 3.000 euro l’anno e questa significa che l’importo massimo lordo che potrebbe spettare a ogni mamma lavoratrice è di 250 euro al mese.

Se il rapporto di lavoro è instaurato in corso di mese, la soglia deve essere riproporzionata nella misura di 8,06 euro al giorno (la spettanza mensile suddivisa per 31 giorni).

Da considerare, però, che per le mamme con redditi fino a 35.000 euro il bonus riconosciuto è inferiore, visto che alle stesse spetta il taglio del cuneo fiscale riconosciuto al 7% per redditi fino a 28.000 e al 6% per redditi fino a 35.000 euro.

Il beneficio reale derivante dal bonus mamme, fintanto che sarà in vigore il taglio del cuneo fiscale, è pari al 3,19 per le mamme che hanno reddito da lavoro fino a 28.000 euro e del 2,19% per tutte le altre.

A quanto ammonta il reale aumento in busta paga per le lavoratrici? Abbiamo realizzato una tabella che riporta gli aumenti mensili lordi spettanti (comprensivi anche dell’eventuale taglio al cuneo fiscale):

Importo stipendioAumento in busta paga mensile lordo
€ 1.000 € 91,9
€ 1.100 € 101,09
€ 1.200 € 110,28
€ 1.300 € 119,47
€ 1.400 € 128,66
€ 1.500 € 137,85
€ 2.000 € 182
€ 2.500 € 229,75
€ 2.692 € 247,39

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