Bonus partite IVA a fondo perduto: gli esclusi dagli aiuti

Rosaria Imparato

12/07/2021

Chi è escluso dai contributi a fondo perduto del DL Sostegni bis? Vediamo chi sono le partite IVA che non avranno alcun aiuto statale.

Bonus partite IVA a fondo perduto: gli esclusi dagli aiuti

Chi sono gli esclusi dai contributi a fondo perduto? Non a tutte le partite IVA spetta il bonus previsto dal DL Sostegni bis.

In base alla normativa, infatti, vanno rispettati alcuni parametri per avere diritto al fondo perduto, che vanno dalla data di apertura della partita IVA al calo di fatturato in determinati periodi.

I requisiti stabiliscono il perimetro di applicazione del DL Sostegni bis, attualmente in fase di conversione in legge, e sentenziano chi può fare domanda e chi, invece, rimane fuori dagli aiuti statali.

Bonus partite IVA a fondo perduto: gli esclusi

Giorni movimentati per le partite IVA: c’è chi ha già ricevuto il contributo a fondo perduto automatico, vera e propria replica del primo Sostegni, pari sia in termini di importo che come modalità di erogazione (bonifico/credito d’imposta).

C’è poi chi ha iniziato a trasmettere le domande per il fondo perduto alternativo:

  • dal 5 luglio tramite il portale Fatture e Corrispettivi;
  • dal 7 luglio usando i canali telematici Entratel/Fisconline.

Molti aspettano poi le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per presentare istanza relativa al fondo perduto a conguaglio.

In tanti, però, sono esclusi dai nuovi aiuti, così come non hanno ricevuto quelli vecchi. Il fondo perduto alternativo, infatti, richiede specifici requisiti:

  • calo di fatturato di almeno il 30% tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
  • fatturato non superiore a 10 milioni di euro.

Inoltre, se l’importo massimo spettante per il contributo rimane di 150.000 euro, questo giro di aiuti non prevede un importo minimo (lo scorso fondo perduto prevedeva almeno 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le società).

Niente fondo perduto per le start up

Oltre a non essere garantito un importo minimo, c’è anche un’altra novità rispetto al primo decreto Sostegni: sono escluse le neo-attività.

Nessun contributo a fondo perduto infatti è previsto per le attività costituite dopo il 26 maggio 2021, data in cui è entrato in vigore il DL Sostegni bis.

Gli esclusi dal DL Sostegni bis quindi sono:

  • le start up;
  • partite IVA con fatturato oltre i 10 milioni di euro;
  • attività con calo di fatturato inferiore al 30% nei periodi indicati.

Chi invece è in possesso dei requisiti per il fondo perduto alternativo, può fare domanda all’Agenzia delle Entrate fino al 2 settembre.

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