Bonus partite IVA a fondo perduto del Sostegni bis, il ministro Giorgetti punta a eliminare il requisito del calo di fatturato: l’obiettivo è creare una rete di aiuti su misura considerando anche le perdite dovute ai costi fissi.
Novità e possibili cambiamenti ai contributi a fondo perduto per le partite IVA: il ministro MISE Giorgetti è al lavoro per cambiare i parametri.
La richiesta di Giorgetti: fare domanda per il bonus senza calo di fatturato e cancellare la soglia minima del 30% di perdite.
La modifica chiesta dal ministro MISE modificherebbe l’intero impianto dei contributi a fondo perduto stabilito dal decreto Sostegni bis, o meglio dalla bozza del provvedimento. Il testo era previsto in Consiglio dei Ministri entro fine settimana, ma visto che sono vari i punti in cui non si è ancora trovato un accordo, l’approvazione in CdM slitterà di qualche giorno.
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Bonus partite IVA senza calo del fatturato? Giorgetti lavora sul fondo perduto del Sostegni bis
Continua il lavoro sul decreto Sostegni bis, tanto che la bozza datata 30 aprile (l’unica finora in circolazione) potrebbe essere completamente stravolta.
Vari i punti su cui le forze politiche non trovano accordo, ma a costituire un vero e proprio campo minato sono i contributi a fondo perduto, per i quali sono stati stanziati 14 miliardi.
Rispetto alle anticipazioni dello stesso Giorgetti delle scorse settimane, la bozza ha disatteso una serie di aspettative. Il ministro MISE sta provando, secondo quanto dichiarato durante il question time alla Camera del 5 maggio, a modificare l’impianto del bonus per le partite IVA.
La richiesta di Giorgetti è quella di eliminare la soglia minima delle perdite al 30% per fare richiesta del fondo perduto, in sostanza quindi cancellare il calo di fatturato dai parametri che danno accesso ai contributi.
Bonus partite IVA a fondo perduto, aiuti su misura nel Sostegni bis?
Quella prospettata dal ministro Giorgetti è una vera e propria rivoluzione del sistema dei contributi a fondo perduto finora utilizzato.
L’obiettivo del ministro MISE è quello di creare un sistema con aiuti su misura per le partite IVA in difficoltà economica, con un occhio di riguardo nei confronti di tutte quelle attività che sono state “chiuse per decreto”, quindi obbligate ad abbassare le serrande per le misure di contenimento del contagio.
Ai contributi a fondo perduto va affiancato però un sistema di sostegni basato sui costi fissi delle attività in perdita e sul bilancio d’esercizio.
Sembra insomma che l’accordo tra le parti sia ancora lontano, mentre le partite IVA aspettano di sapere cosa spetta loro e quando potranno finalmente usufruirne.
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