Bonus psicologo, risorse sufficienti a soddisfare una minima parte delle domande. Tuttavia, inviare la richiesta è ancora possibile e potrebbe essere conveniente farlo.
È sicuramente il bonus del momento, tuttavia il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia potrebbe trasformarsi in una beffa per molti italiani.
Ci riferiamo al bonus psicologo, contributo di massimo 600 euro da spendere per delle sessioni di psicoterapia (presso i professionisti che hanno aderito al progetto) per il quale nei giorni scorsi è stata avviata la procedura per l’invio della domanda. Tuttavia, come già successo per altri bonus, come quello per bici e monopattini, in molti rischiano di non potervi accedere per esaurimento delle risorse.
D’altronde le domande inviate in questi giorni hanno superato le attese e sarà impossibile accontentare tutti. E considerando che per inviare la domanda c’è tempo fino al 24 ottobre, il numero degli scontenti è destinato ad aumentare.
Ciò non significa che bisogna rinunciare a inviare la domanda: la regola, infatti, non è quella per cui il bonus spetta a chi ne ha fatto richiesta prima, in quanto si terrà conto dell’Isee nello stilare le graduatorie. Chi ne ha più bisogno, economicamente parlando, avrà quindi diritto al bonus, mentre chi resterà fuori dalla graduatoria finale vi dovrà rinunciare.
Bonus psicologo: a quante persone spetta?
Il bonus psicologo è una misura destinata alle persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
Per il bonus psicologo sono stati stanziati 10 milioni di euro. Considerando che si tratta di un contributo che al massimo può raggiungere 600 euro (tenendo conto dell’Isee), ne risulta che nella peggiore delle ipotesi ne avranno diritto appena 16 mila persone.
Certo, non tutti otterranno il contributo massimo, quindi è probabile che la platea dei beneficiari sarà più ampia, ma non di molto. Guardando ai numeri attuali, dunque, ne risulta che la maggior parte di coloro che hanno fatto richiesta per il cosiddetto bonus psicologo ne saranno esclusi: d’altronde, nella giornata di ieri, martedì 26 luglio, il numero delle domande presentate all’Inps ha raggiunto quota 85 mila, cifra destinata ad aumentare nei prossimi giorni.
Come viene assegnato il bonus psicologo
Il bonus psicologo viene assegnato tenendo conto dell’Isee. Più l’indicatore è basso tanto più sarà alta la posizione in graduatoria. Ricordiamo, poi, che dall’Isee dipende anche la cifra del rimborso: solamente coloro che non superano i 15.000 euro, infatti, possono avere diritto all’importo massimo, pari dunque a 600 euro.
Per questo motivo non bisogna farsi spaventare dall’elevato numero di domande presentate all’Inps, poiché non si tratta di un click day dove “chi primo arriva bene alloggia”. Se pensate di avere un Isee basso, allora approfittate di questa opportunità così da ottenere un contributo per le spese sostenute per le sessioni di psicoterapia.
Tuttavia, non perdete altro tempo: è vero infatti che le rispettive graduatorie regionali e provinciali terranno conto del valore Isee, ma lo è altrettanto il fatto che a parità d’indicatore avranno la precedenza coloro che hanno inviato per primi la richiesta.
Come funziona
A coloro che risulteranno idonei e vincitori del bonus psicologo verrà resa immediatamente disponibile l’indicazione dell’importo del beneficio e del codice univoco associato, il quale dovrà essere consegnato al professionista presso cui si tiene la sessione di psicoterapia. A tal proposito, nella giornata del 26 luglio risultavano già 15 mila psicoterapeuti iscritti negli elenchi del bonus, i quali si sono quindi resi disponibili al progetto. Un dato destinato ad aumentare, in quanto per aderire c’è tempo fino a ottobre.
L’importo a disposizione dovrà essere utilizzato entro un termine di 180 giorni dall’accoglimento della domanda; diversamente il codice univoco sarà annullato e quanto risparmiato sarà destinato a finanziare ulteriori richieste.
Bonus psicologo 600 euro: che succede a chi non ne ha diritto?
Al momento non sembrano esserci proroghe per tale misura, né tantomeno lo stanziamento di ulteriori risorse utili ad ampliare la platea dei beneficiari. La speranza è che possano esserci delle risorse non utilizzate, così che queste possano essere riassegnate ai beneficiari inizialmente esclusi.
A tal proposito, Filippo Sensi, deputato del Pd che ha promosso la misura, auspica - intervenendo su Twitter - che il successo di tale misura possa portare a delle riflessioni tra i partiti, i quali nella prossima legislatura dovranno dare importanti risposte sulla tutela della salute mentale.
D’altronde, il boom di richieste per il bonus psicologo - che hanno superato qualsiasi aspettativa - dimostra che c’è un bisogno crescente di tutela del benessere mentale, al quale bisognerà dare risposta il prima possibile. Anche ripetendo iniziative come questa, ma con cifre più alte (inizialmente si parlava infatti di 40 milioni di euro, importo che avrebbe garantito sostegni a un numero maggiore di persone).
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