Il bonus trasporti da 60 euro, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti di bus, metropolitana e treni, è in ritardo: che fine ha fatto il decreto attuativo? E c’è davvero il rischio che salti?
Che fine ha fatto il bonus trasporti da 60 euro? Il governo Draghi ha introdotto con il decreto Aiuti, approvato a maggio in Consiglio dei ministri e pochi giorni fa in via definitiva in Parlamento, uno sconto sull’acquisto degli abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico. Una misura voluta per contrastare il caro prezzi e l’inflazione galoppante.
Il decreto Aiuti, ovvero il dl n. 50 del 17 maggio 2022, all’articolo 35 introduce questo bonus trasporti da 60 euro indirizzato alle persone con redditi inferiori ai 35mila euro. Ma il bonus non è ancora partito e non si sa nulla sulla sua effettiva entrata in vigore. Per un semplice motivo: il governo non ha ancora approvato il decreto attuativo - atteso entro metà luglio - necessario per definire le modalità di funzionamento e di presentazione della domanda per il buono.
Il decreto attuativo doveva essere pubblicato entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del dl Aiuti, avvenuta il 17 maggio. Il decreto interministeriale era quindi atteso entro il 17 luglio, ma ancora non ce n’è traccia. Cosa succederà quindi al bonus trasporti? Verrà cancellato o arriverà solo con un po’ di ritardo rispetto al previsto? Facciamo chiarezza.
Come funziona il bonus trasporti da 60 euro
Il decreto Aiuti disciplina il funzionamento del bonus per acquistare un abbonamento ai mezzi del trasporto pubblico. Lo sconto può raggiungere un massimo di 60 euro e riguarda lavoratori e studenti con redditi non superiori ai 35mila, sulla base dei dati riferiti al 2021. Il bonus servirà per acquistare abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per il trasporto ferroviario nazionale.
Bonus trasporti, tutto quello che serve sapere sugli importi
L’importo del buono può essere pari al 100% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 60 euro. Il bonus è utilizzabile per un solo abbonamento e sarà nominativo e non cedibile. Si applicherà per le spese sostenute dal 17 maggio al 31 dicembre 2022. Per l’introduzione di questa misura sono stati stanziati 79 milioni di euro, che potranno andare ai beneficiari fino all’esaurimento delle risorse.
Che fine ha fatto il decreto attuativo del bonus 60 euro
Il compito di emanare il decreto attuativo spettava al ministero del Lavoro, di concerto con i ministeri dell’Economia e dei Trasporti. Il decreto doveva arrivare entro 60 giorni dalla pubblicazione del dl Aiuti in Gazzetta ufficiale, avvenuta il 17 maggio. Siamo quindi già oltre la scadenza dei 60 giorni, ma il decreto ancora non si vede. Il provvedimento servirà per definire anche le modalità di presentazione della domanda - attraverso un’apposita piattaforma gestita da Sogei - e quelle di emissione del bonus.
Il bonus trasporti rischia di saltare?
Una volta scaduto il termine dei 60 giorni per l’approvazione del decreto attuativo la preoccupazione è inevitabile: il bonus può saltare? In realtà no, salvo cambi di programma al momento non attesi il bonus da 60 euro per i trasporti arriverà. Anche se i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. D’altronde non è una novità assoluta che non vengano rispettati i tempi di emanazione di un decreto attuativo - restando al dl Aiuti pensiamo al bonus per gli autonomi - ed è quindi probabile che il provvedimento arrivi con un po’ di ritardo. Ci sarà da attendere, ma il bonus trasporti alla fine arriverà.
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