Incassa la fiducia al Governo il decreto Bollette e porta a nuovi stanziamenti per il bonus trasporti. Vediamo chi interessa questa novità e per quanto tempo dura ancora l’agevolazione.
Rifinanziato il bonus trasporti, cosa cambia? Il decreto bollette, che ha incassato la fiducia del Governo, da il via libera a numerose misure che impegnano l’esecutivo nella proroga dei sostegni alle famiglie e non solo nel campo dell’energia elettrica.
193 voti favorevole e 130 contrari, fanno ottenere la fiducia al ddl Bollette che, ricordiamo, deve essere convertito in legge entro il 28 novembre 2023 (dovendo ancora fare il suo iter burocratico in Senato). L’opposizione ha già annunciato ostruzionismo sul provvedimento dopo aver dato la fiducia al provvedimento.
Decreto bollette cosa prevede
Il decreto in questione conferma per ottobre, novembre e dicembre gli interventi sociali per contenere il costo delle bollette. Allo stesso tempo, però, rifinanzia la “Carta dedicata a te” e il bonus trasporti per l’ultimo trimestre dell’anno.
Prevista la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso per i contribuenti che tra gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 hanno commesso violazioni nella certificazione dei corrispettivi (anche per violazioni constatate non oltre il 31 ottobre 2023) a patto che non siano state contestate alla data del perfezionamento del ravvedimento operoso (che deve avvenire entro il 15 dicembre 2023).
Confermata anche la riduzione dell’Iva al 5% per la somministrazione di gas metano per il quarto trimestre 2023. Sempre per gli ultimi tre mesi dell’anno i clienti domestici che sono titolari del bonus sociale elettrico, avranno diritto a un contributo straordinario che cresce all’aumentare dei componenti del nucleo familiare.
Rifinanziato il bonus trasporti
Con l’approvazione del Ddl del 16 ottobre 2023, il Governo Meloni ha disposto l’incremento delle risorse destinate al bonus trasporti. Ricordiamo, infatti, che le risorse messe a disposizione per questo beneficio sono, ormai, terminate dal mese di agosto, e per ilmese di settembre si è proceduto a un click day con i fondi residui di agosto. Per il mese di ottobre, invece, sono state messe a disposizione nuove coperture pari a 12 milioni di euro stanziati dal Dl Energia 2023, che hanno permesso di soddisfare le richieste dei cittadini.
Ora, con la fiducia incassata, il Ddl incrementa le risorse messe a disposizione per il bonus trasporti con ulteriori 35 milioni di euro che serviranno a coprire le richieste di voucher per tutto il 2023.
Le risorse del bonus trasporti
Con il Dl 5/2023 erano state stanziate coperture pari a 100 milioni di euro per il bonus trasporti. Risorse, come detto, che si sono esaurite già nel mese di agosto.
Nella bozza approvata della Legge di Bilancio all’articolo 10, comma 2 si legge che:
Per far fronte alle esigenze emerse in corso d’anno, il fondo di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 marzo 2023, n. 23 è incrementato di 35 milioni di euro per l’anno 2023.
A chi spetta il bonus trasporti?
Invariata la platea di beneficiari del bonus trasporti, anche dopo il rifinanziamento della misura. Potranno farne richiesta, per l’acquisto di abbonamenti per viaggiare sui trasporti pubblici, tutti coloro che hanno reddito fino a 20.000 euro. Cosa fondamentale da ricordare è che se a richiedere il voucher di 60 euro è un genitore per un figlio minorenne, non si dovrà prendere in considerazione il reddito del genitore richiedente, ma sempre quello del beneficiario.
Proprio per questo motivo il bonus trasporti appare di fondamentale importanza non solo per i lavoratori pendolari, ma anche per gli studenti che, nella maggior parte dei casi, per raggiungere la propria scuola utilizzano i trasporti pubblici.
Fino a quando dura il bonus trasporti?
Con le nuove risorse messe a disposizione per il bonus trasporti, la misura resterà in vigore come inizialmente previsto, fino al 31 dicembre 2023. Non è sicuro che venga prorogata anche per il prossimo anno, nessuna voce o indiscrezione, fino a ora, ha fatto intendere che possa esserci una proroga, ma essendo la manovra focalizzata sui bisogni delle famiglie non si può escludere a priori che possa esserci anche qualche misura in tal senso.
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