Bonus vacanze anche per i genitori separati, ma chi ha diritto allo sconto? Dipende a quale nucleo Isee è appartenente il figlio: vediamo i dettagli seguendo le istruzioni della circolare n. 18/E del 3 luglio 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Bonus vacanze, come funziona per i genitori separati? Chi ha diritto allo sconto previsto dal tax credit vacanze? A queste domande risponde l’Agenzia delle Entrate, con i chiarimenti contenuti nella circolare n. 18/E del 3 luglio 2020.
Il documento di prassi, oltre a fare una panoramica dei riferimenti normativi del DL Rilancio -attualmente in fase di conversione in legge- che regolano il bonus vacanze, fornisce alcune delucidazioni in merito al nucleo familiare e a come funziona il bonus nei casi in cui i genitori siano separati.
Ricordiamo che il tax credit vacanze si può richiedere in strutture turistico-ricettive con sede in Italia che accettano il bonus: non è obbligatorio per alberghi, agriturismi e bed&breakfast partecipare.
Bonus vacanze per genitori separati: chi ha diritto allo sconto?
Il bonus vacanze si può richiedere già dallo scorso 1° luglio, fino al 31 dicembre 2020. Dall’Agenzia delle Entrate sono arrivati i primi chiarimenti sul tax credit vacanze tramite la circolare n. 18/E del 3 luglio 2020.
Nella circolare vengono affrontati vari argomenti, tra cui il concetto di nucleo familiare (diverso da quello dei familiari a carico).
Facciamo un breve riepilogo di come funziona: l’importo del bonus vacanze viene calcolato in base all’Isee, tramite la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che deve essere in corso di validità al momento della richiesta del bonus tramite l’app IO.
Il nucleo familiare è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU.
Il DL Rilancio prevede che il bonus vacanze sia utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare. Il nucleo quindi ha diritto al credito una sola volta, sulla base della propria composizione, indipendentemente dal numero dei componenti del nucleo stesso che fruiscono dei servizi turistici.
Lo sconto e la detrazione sono utilizzabili dal componente del nucleo familiare, anche diverso dal richiedente, intestatario della fattura o del documento commerciale emesso dal fornitore.
Detto questo, cosa succede nel caso di genitori separati? Bisogna vedere il figlio di chi è fiscalmente a carico. Se il figlio è fiscalmente a carico di entrambi, ma è nel nucleo Isee della madre e va in vacanza col padre, allora la fattura va intestata al figlio. In questo modo:
- il padre avrà lo sconto sulla struttura ricettiva;
- la madre potrà portare in detrazione il credito d’imposta del 20% nella dichiarazione dei redditi del 2021.
Bonus vacanze: detrazione anche senza sconto in fattura
La circolare in commento contiene anche un altro interessante chiarimento, che riguarda la fruizione della detrazione.
Ricordiamo infatti che il bonus vacanze è usufruibile all’80% come sconto anticipato dal fornitore (ovvero dalla struttura ricettiva) e al 20% come detrazione.
Se il fornitore non accorda lo sconto in fattura, il contribuente può comunque usufruire della detrazione nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, ma a una condizione: la fattura (o il documento commerciale, lo scontrino o la ricevuta fiscale) emessa dal fornitore deve essere intestata al soggetto che intende usufruire della detrazione.
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