Borsa di Milano oggi 11 novembre: il Ftse Mib chiude in rialzo in una giornata positiva per tutti i mercati, che beneficiano dell’inflazione Usa. Spread attorno ai 206 punti base.
Borsa di Milano oggi 11 novembre: il Ftse Mib guadagna ancora e si inserisce nel clima di ottimismo dei mercati, superando i 24.400 punti di chiusura di ieri.
Lo slancio del listino milanese, così come delle altre principali piazze europee, è dato soprattutto dal rally asiatico e di Wall Street in seguito i dati sull’inflazione Usa in rallentamento. Nel suo bollettino, però, la Bce ieri ha ribadito che l’Eurozona è a rischio rialzo prezzi e diminuzione crescita nel breve periodo.
C’è stato anche il monito ai Paesi affinché sappiano equilibrare politiche fiscali con calo del debito. Il riferimento all’Italia è palese. Sul fronte nazionale sono giorni caldi proprio per le questioni economiche. Il consiglio dei ministri ha definito il decreto Aiuti quater. Il Governo Meloni ha messo in campo 9 miliardi di euro per misure contro i rincari.
Intanto, la Commissione Ue ha annunciato le previsioni autunnali per l’economia del blocco: crescita incerta e prezzi ancora in rialzo. In Italia, il Pil si indebolisce a +0,3% nel 2023.
Il Btp decennale oggi rende il 4,1% e lo spread Btp-Bund viaggia attorno ai 206 punti.
Borsa di Milano oggi 11 novembre aggiornamento 18.00: Ftse Mib in aumento
Il Ftse Mib guadagna lo 0,25% e chiude a 24.455,57 punti. Bene Saipem (+7,81%), Tenaris (+2,11%), Moncler (+3,93%), Amplifon (+3,20%), Azimut (+4,14%), Cnh (+2,72%) e Interpump (+2,48%).
In coda al listino, invece, Unipol, che perde l’1,27%. Male, poi diversi titoli del settore bancario: registrano infatti il segno meno Banca Mediolanum (-1,20%), Bper (-1,38%), Intesa Sanpaolo (-0,76%) e Unicredit (-1,79%).
Aggiornamento 13.00: Ftse Mib in aumento
Il Ftse Mib sale dello 0,44% pochi minuti dopo le 13.00, a 24.500,32 punti. Sul listino tonfo di Telecom, Prysmian e Snam di oltre il 2%. Industriali come Nexi, Pirelli, Iveco, Azimut, Amplifon corrono con guadagni superiori all’1%.
In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese sono in aumento a +0,40% e +0,27%. Il FTSE 100 londinese vira in rosso a -0,47%.
Aggiornamento 9.30: Ftse Mib in rialzo
Il Ftse Mib avanza dello 0,71% a 24.566 punti alle ore 9.30 circa. Sul listino milanese si fanno notare come migliori titoli A2a, Moncler e Cnh Industrial. Telecom Italia affonda a -3,18% e Unipol perde l’1,19% dopo la trimestrale.
In Europa, il Dax tedesco guadagna lo 0,43% dopo i risultati sull’inflazione di ottobre che hanno confermato le attese a +10,4% annuale rispetto al precedente aumento del 10,0%. Il Cac francese sale dello 0,85% e il FTSE 100 londinese è in rialzo dello 0,46% nonostante i dati preliminari del Pil trimestrale del Regno Unito hanno evidenziato una contrazione dello 0,2%.
Asia chiude in rally, con top performer Hong Kong
La seduta asiatica si archivia con indici su di giri dopo i dati Usa sull’inflazione in calo e, soprattutto, sulla scia di un allentamento delle misure anti-Covid in Cina.
La politica restrittiva del dragone contro l’epidemia e la strategia zero-Covid sta colpendo i mercati asiatici che non vedono all’orizzonte una piena ripresa di consumi e attività economica se persistono blocchi e chiusure.
Per questo, all’annuncio di misure più allentate sulla quarantena di chi arriva in Cina, gli indici hanno feteggiato. Hong Kong ha guidato il rally e si appresta a chiudere la giornata di scambi con un +7,80%.
Tutti in forte aumento gli altri indici già fermi: Shenzhen +2,12%, Shanghai +1,69%, Nikkei +2,98%.
Wall Street euforica, futures Usa in rialzo
I futures sulle azioni Usa sono in aumento, dopo che la Cina ha dichiarato che avrebbe allentato alcune misure Covid e basandosi sull’ottimismo di dati sull’inflazione migliori delle attese, che hanno alimentato un ampio rally del mercato giovedì.
Nel trading regolare, infatti, le principali medie hanno registrato i loro più grandi guadagni di un giorno dal 2020. Il Dow è balzato di oltre 1.200 punti. L’S&P è salito del 5,5% e il Nasdaq Composite di circa il 7,4%.
I rendimenti dei Treasury statunitensi sono crollati dopo il rilascio dei dati, mentre i titoli tecnologici sono aumentati vertiginosamente.
L’IPC di ottobre è aumentato dello 0,4% per il mese e del 7,7% rispetto a un anno fa. Le rispettive stime del Dow Jones erano per guadagni dello 0,6% e del 7,9%.
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