Borsa di Milano oggi 14 novembre: Il Ftse Mib chiude in rialzo, con lo spread attorno ai 205 punti. Tutta l’Europa è ben impostata. Vertice G20 e Legge Bilancio in Italia in focus.
Borsa di Milano oggi 14 novembre: il Ftse Mib resta sulla soglia dei 24.500 punti, superando di gran lunga i poco più di 24.400 punti di chiusura di venerdì 11 novembre.
Lo spread Btp-Bund si attesta attorno ai 205 punti, una soglia considerata positiva. La maggiore fiducia verso l’Italia è giunta anche dopo la nota di Moody’s, nella quale è emerso che il nostro Paese è cresciuto più delle previsioni estive nel 2022, con un +3,7%.
Restano accesi, comunque, i riflettori sulla Legge di Bilancio 2023 e la stessa agenzia di rating ha sottolineato che il Governo Meloni non potrà soddisfare le promesse fiscali della campagna elettorale l’anno prossimo, per non gravare sui conti pubblici. La presidente del Consiglio, intanto, è a Bali per il G20 dove avrà bilaterali con Biden e Xi, ma non - ufficialmente - con Macron, con il quale è in corso una crisi diplomatica sul tema migranti.
Oggi, 14 novembre, è stato lanciato il Btp Italia indicizzato all’inflazione, con cedola base all’1,60%. Boom di richieste nel primo giorno per gli investitori retail.
Borsa di Milano oggi 14 novembre aggiornamento delle ore 18.00: settimo rialzo consecutivo per il Ftse Mib
Il Ftse Mib chiude guadagnando lo 0,58%, a 24.596,69 punti: è il settimo rialzo consecutivo. In discesa lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che viaggia attorno ai 205 punti base. Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Atlantia (+1,06%). In rialzo anche le utilities, con A2a che guadagna il 2,34% e Terna l’1,70%.
In coda al listino, invece, Recordati (-1,15%), Unipol (-0,70%), Amplifon (-1,65%), Azimut (-1,02%), Diasori (-2,06%), Hera (-1,19%), Prysmian (-2,35%), Nexi (-1,89%), Moncler (-2,06%) e Inwit (-2,25%).
Aggiornamento delle ore 13.00: Ftse Mib sui 24.580 punti
Il Ftse Mib sale dello 0,53% intorno alle ore 13.00. Sul listino milanese viaggiano sempre positive, come a inizio seduta, le banche.
Buona performance di Leonardo, a +2,94%; Terna a +1,78%; Poste Italiane a +1,35%; Saipem a +2,57%.
In Europa, il Dax tedesco sale dello 0,40% e il Cac francese dello 0,33%. Il FTSE 100 avanza dello 0,30%.
Aggiornamento delle ore 9.30: Ftse Mib prende slancio
Il Ftse Mib guadagna lo 0,55%. Sul listino milanese sono in rialzo i titoli bancari, oltre agli industriali Stmicrolectronics, Leonardo, Stellantis, Pirelli. Prysmian crolla del 2,56% dopo che Citi ha tagliato il rating passandolo da buy a neutral.
Bene Eni, con +0,64% dopo la notizia sul primo carico di gas naturale liquefatto partito dal giacimento Coral in Mozambico.
In Europa, il Dax tedesco avanza dello 0,52% e il Cac francese dello 0,48%. Anche il FTSE 100 è in rialzo a +0,50%.
Asia mista, scatto di Hong Kong
Seduta oscillante in Asia, con la Cina che spinge i listini all’inizio degli scambi, ma poi smorza il clima.
Sono le azioni di Hong Kong che hanno guidato i guadagni, con l’indice di riferimento giapponese che, invece, è stato trascinato al ribasso dal gigante tecnologico SoftBank Group.
Shanghai e Shenzhen hanno archiviato la sessione al ribasso, rispettivamente con -0,13% e -0,24%, dopo aver però rimbalzato sulle indicazioni di Pechino per allentare alcune misure Covid e per continuare a sostenere il settore immobiliare. Quest’ultima novità ha dato forza all’Hang Seng, in chiusura con un +1,78%.
Future Usa in rosso: la Fed diffonde un tono da falco
I futures sulle azioni statunitensi scambino sotto la parità, dopo che l’S&P 500 ha registrato il suo più grande guadagno settimanale in quasi cinque mesi sulla scia dell’allentamento dei dati sull’inflazione.
L’S&P 500 è salito del 5,9% la scorsa settimana per registrare la sua migliore settimana da giugno. Gli investitori hanno acclamato una lettura dell’inflazione in calo più del previsto, scommettendo che la Federal Reserve avrebbe presto rallentato la sua aggressiva campagna di inasprimento.
Il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha guadagnato l′8,1% la scorsa settimana per la sua migliore settimana da marzo, mentre il blue chip Dow è avanzato del 4,2%.
In realtà, i futures Usa in rosso scontano un tono di minore ottimismo emerso da una dichiarazione di un funzionario Fed nel fine settimana: serviranno ancora altri dati deboli sui prezzi per poter davvero avviare un rallentamento della politica dei tassi, anche se gli aumenti da 75 pb potrebbero essere finiti.
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