Il mese di gennaio 2021 si è chiuso all’insegna della debolezza per il nostro Ftse Mib. Nonostante questo, non sono mancate le sorprese in positivo, come STMicroelectronics, ed alcuni big del comparto bancario, basti pensare ad UniCredit, sono riusciti a schivare le vendite.
Segno meno a gennaio 2021 per il nostro Ftse Mib. A pesare sulla performance dell’indice delle blue chip di Piazza Affari è stato un tris di fattori rappresentato dall’arrivo di nuove varianti del virus, dai ritardi nelle campagne vaccinali e dall’instabilità politica.
In calo di ben due punti percentuali nell’ultima settimana, il mese di gennaio 2021 del Ftse Mib è terminato in contrazione del 2,6%.
Ftse Mib: le performance peggiori a gennaio 2021
Dopo il rosso di 4 punti percentuali registrato a dicembre, le azioni Atlantia nel primo mese dell’anno hanno messo a segno la performance peggiore del Ftse Mib con una contrazione di oltre 10 punti percentuali.
A muovere il titolo è sempre la questione Aspi: la holding si attendeva un’offerta vincolante entro il mese da parte di Cdp-fondi ma gli acquirenti non hanno ancora concluso la due diligence. Calo di circa il 10% anche per Inwit (-8% a dicembre)
Tra i titoli in forte sofferenza troviamo anche Moncler, in rosso di circa 6 punti percentuali dopo esser salito di oltre il 20% nell’ultimo mese del 2020 in scia dell’acquisizione di Stone Island.
Contrazione simile anche per Exor(-6%), che a dicembre aveva guadagnato oltre 13 punti percentuali, e debutto con un -2% per Stellantis.
Tra i bancari Intesa Sanpaolo ha perso il 5,5%, Mediobanca è scesa di 2 punti percentuali ed UniCredit ha limitato il passivo grazie alla nomina di Andrea Orcel alla carica di Amministratore delegato.
Chiamato a sostituire Jean Pierre Mustier, Orcel è stato definito dal presidente designato Pier Carlo Padoan “un solido leader di respiro internazionale, molto rispettato e impegnato a raggiungere risultati insieme alla sua squadra”.
Nonostante il buon andamento nell’ultimo mese del 2020, il terzetto formato da Eni (-1,3%), Tenaris e Saipem (-1,5% circa per entrambe) ha sostanzialmente tenuto grazie al +8,7% messo a segno dal Brent. Tra le utilities, contrazione di oltre il 3% per Terna ed Hera mentre Enel ha chiuso il mese in parità.
Ftse Mib: le performance migliori a gennaio 2021
Restando tra le aziende di pubblica utilità, A2A ha segnato un incremento del 3,4% mentre tra gli industriali CNH Industrial si è portata a casa due punti e mezzo percentuali.
In deciso calo nell’ultimo mese del 2020 (-7,62%), STMicroelectronics ha chiuso gennaio 2021 con la palma di top performer (+10%) grazie alle indicazioni da record arrivate dai big del comparto hi-tech USA e alle notizie su una forte richiesta di semiconduttori.
Le nuove varianti del virus e i ritardi nella campagna di vaccinazione hanno permesso alle azioni Diasorin, che produce test per rivelare la presenza del virus, di salire del 4%.
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