Borse europee: è il giorno peggiore da un mese, i motivi

Violetta Silvestri

22/08/2022

Le Borse europee scambiano in rosso e perdono quota mentre gli investitori osservano i motivi di nervosismo dei mercati. Dalla Bce fino all’inflazione, passando per la crisi del gas, i trader tremano.

Borse europee: è il giorno peggiore da un mese, i motivi

Lunedì nero per le azioni europee, fissate per il peggior giorno in più di un mese, poiché le preoccupazioni per l’inasprimento delle forniture di gas dalla Russia, i segnali aggressivi della Banca centrale europea e le deboli prospettive economiche hanno pesato sul sentiment degli investitori.

Alle ore 12.15 i principali indici scambiano in profondo rosso, con il milanese Ftse Mib e il tedesco Dax che perdono più delle altre piazze.

Lo STOXX 600 a livello continentale è sceso dell’1,1% negli scambi mattutini toccando il livello più basso dal 28 luglio.

Dopo un rally di oltre l’11% dai minimi di metà giugno, i mercati europei sono crollati negli ultimi giorni, con i trader preoccupati per l’impatto dell’impennata dell’inflazione e dell’inasprimento delle condizioni finanziarie sulla crescita economica.

Borse europee in rosso: tutti i motivi del nervosismo

L’Europa finanziaria vacilla oggi, 22 agosto, sulla scia di notizie poco incoraggianti per la ripresa.

La Russia interromperà le forniture di gas naturale all’Europa per tre giorni alla fine del mese, ha dichiarato venerdì il gigante energetico Gazprom, aumentando la pressione sul continente mentre cerca di fare rifornimento prima dell’inverno.

Il principale importatore tedesco di gas russo, Uniper ha perso l’8,1% attestandosi vicino al minimo storico, mentre il capogruppo Fortum è sceso del 3,7%.

È chiaro che l’economia della zona euro potrebbe vacillare in recessione questo inverno, a seconda che le scorte di energia possano durare nei mesi più freddi, ha affermato Jane Foley, stratega forex senior di Rabobank. “I dati PMI di agosto del 23, domani, forniranno un’istantanea di come l’economia della zona euro ha resistito di recente”.

I riflettori si stanno per accendere anche sui verbali dell’ultimo incontro politico della Banca centrale europea di giovedì che probabilmente offriranno toni da falco.

“La Bce deve continuare ad aumentare i tassi anche se una recessione in Germania è sempre più probabile, poiché l’inflazione rimarrà a un livello scomodo fino al 2023”, ha dichiarato il presidente della Bundesbank Joachim Nagel a un quotidiano tedesco.

I mercati attualmente prezzano un rialzo di 60 punti base per settembre e una combinazione di movimenti di 130 punti base per il resto dell’anno.

Sullo sfondo, ma non troppo, c’è sempre la piaga inflazione per il continente. Il rivenditore di supermercati francese Carrefour è sceso dell’1,7% dopo aver affermato che avrebbe congelato i prezzi di 100 dei suoi prodotti per aiutare le persone a far fronte all’aumento dell’inflazione nel Paese.

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