Il premier Boris Johnson si dice disposto a volare a Berlino o a Parigi, ma il no deal è ormai vicinissimo
Il mancato accordo sulla Brexit è ormai una “forte possibilità”. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson in un discorso ai ministri Tory, cui ha detto di “tenersi pronti” per il no deal. Il commento arriva proprio nei giorni in cui si tiene il Consiglio europeo, su cui aleggia il travagliato divorzio del Regno Unito.
Johnson avverte, no deal forte possibilità
I Tory ancora ci sperano, ed esortano Johnson a trovare un accordo. Ma nemmeno in un incontro diretto di tre ore fra quest’ultimo e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è riusciti a trovare la quadra. La prossima deadline è fissata per domenica 13 dicembre.
L’offerta Ue, per Johnson, è inaccettabile perché il Regno Unito rischia di rimanere “bloccato nell’orbita Ue”.
Il premier si è detto comunque pronto a volare a Parigi o Berlino per un nuovo round di colloqui.
Brexit, per Johnson accordo Ue irricevibile
“Per loro è come se fossimo gemelli, il Regno Unito è uno, l’Ue è l’altro, e se l’Ue decide di tagliarsi i capelli allora il Regno Unito si deve tagliare i capelli o sarà punito”, ha detto Johnson. “O se l’Ue decide di comprarsi una borsa costosa allora il Regno Unito deve comprarsi una borsa costosa, o va incontro ai dazi”, ha aggiunto il premier britannico.
Ai ministri britannici è stato quindi detto che le trattative continueranno, ma quella del no deal per la Brexit è ormai una prospettiva molto probabile.
Ha poi aggiunto Johnson: “Credo che dobbiamo essere molto, molto chiari. Adesso c’è la forte possibilità che troveremo una soluzione che è molto più simile alla relazione australiana con l’Ue, piuttosto che la relazione canadese con l’Ue”. Il primo caso è quello soggetto ai termini della World Trade Organization, che prevede tariffe su una vasta gamma di prodotti.
La paura di ripercussioni economiche sul Regno Unito in caso di no deal è grande fra i Tory, ma fra i veterani del partito ci sono anche preoccupazioni riguardanti la sicurezza. “Le acque della Manica sono attraversate da sottomarini russi, i nostri cieli dai jet russi. Abbiamo bisogno di alleanze - e l’Europa deve rimanere al nostro fianco e lavorare insieme a noi. Così saremmo noi a girarci dall’altra parte, proprio mentre assumiamo la presidenza del G7”, ha detto il conservatore Tobias Ellwood.
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