Se la Brexit si concluderà senza un accordo il Regno Unito si riserverà il diritto di imporre la legge marziale: le conseguenze
Legge marziale in caso di no-deal? Una possibilità, secondo alcuni funzionari dell’esecutivo britannico ancora alla ricerca di un accordo sulla Brexit.
Secondo le ultime, preoccupanti previsioni formulate da Whitehall, l’uscita del Regno Unito dall’Ue senza un accordo di divorzio aprirà le porte a potenziali disordini civili e a un clima di tensione tangibile.
Se il no-deal provocherà quest’ondata di caos, il Regno Unito introdurrà la legge marziale, un’ipotesi sulla quale il Governo non sta lavorando nello specifico, ma che rimane comunque sul tavolo delle opzioni, secondo quanto confermato dal Ministro della Salute Matt Hancock.
Brexit, ipotesi no-deal: perché la legge marziale
Nello specifico, i funzionari britannici potrebbero decidere di introdurre la legge marziale per frenare la disobbedienza civile che potrebbe esplodere senza un accordo sulla Brexit.
Tra le previsioni più estreme, anche quella di una popolazione in crisi a causa della mancanza di cibo e medicinali.
L’introduzione della legge marziale a causa della Brexit potrebbe avere conseguenze imponenti per l’intera Isola di Sua Maestà: la normativa potrebbe persino imporre misure quali il coprifuoco, la confisca di beni immobiliari, il dispiegamento dell’esercito nelle strade, l’emendamento di atti parlamentari per un massimo di 21 giorni (e fatta eccezione per lo Human Right Act) e anche il divieto di effettuare determinati viaggi.
A circa 60 giorni dalla Brexit, l’idea di introdurre la legge marziale in caso di no-deal sta evidenziando ancora una volta tutte le difficoltà del Regno Unito.
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