Fase positiva per i titoli di stato euro e Usa. Ma in ottica di investimento e in tempi di incertezza il diktat rimane ben preciso.
Senza alcuna ombra di dubbio, i BTP stanno facendo la gioia del governo Meloni: ieri i rendimenti a 10 anni sono scesi fino al 3,356%, minimo degli ultimi due anni, per la precisione dall’agosto del 2022. Lo spread ha continuato a oscillare invece attorno a quota 130 punti base, a causa del tonfo simile che ha interessato sia i tassi italiani che quelli dei Bund tedeschi.
Merito del dato relativo all’inflazione dell’area euro che, così come annunciato dall’Eurostat, è salita nel mese di settembre a un ritmo annuo inferiore al 2%, soglia target della Bce, per la prima volta dal periodo nero della crisi pandemica, riportando un rialzo pari a +1,8%, in ribasso di 0,4 punti percentuali rispetto ad agosto, quando la crescita era stata pari a +2,2%.
Il trend del dato ha blindato ulteriormente le scommesse sull’arrivo di un terzo taglio dei tassi da parte della banca centrale europea presieduta da Christine Lagarde, in occasione della prossima riunione del Consiglio direttivo, ormai imminente, del 17 ottobre. [...]
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