BTP Green 2025: il piano del MEF sulle emissioni delle obbligazioni verdi nell’anno appena iniziato.
BTP Green: qual è il piano del MEF per le emissioni nel 2025 delle obbligazioni verdi?
L’anno è iniziato con la comunicazione del lancio di un nuovo green bond. Nella nota ministeriale del 7 gennaio si legge, infatti, che è stato affidato il mandato a Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A, BNP Paribas, Citibank Europe Plc, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, NatWest Markets N.V. e UniCredit S.p.A per l’emissione dual tranche mediante sindacato di un nuovo BTP Green – scadenza 30 aprile 2046 – e di un nuovo benchmark BTP a 10 anni – scadenza 1° agosto 2035 per un importo non superiore a 5 miliardi di euro (no grow).
Questo significa che il ministero del Tesoro intende continuare a raccogliere fondi per finanziare “iniziative del bilancio dello Stato (incentivi fiscali e spese) con ricadute ambientalmente sostenibili” nel 2025.
I BTP Green sono strumenti studiati dallo Stato italiano per ottenere risorse da impiegare in politiche sulla sostenibilità e sulla transizione verde, nel rispetto degli obiettivi ambientali delineati dalla Tassonomia Europea delle attività sostenibili e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS delle Nazioni Unite).
Proprio per la specificità e l’attualità del loro scopo, le obbligazioni verdi saranno ancora protagoniste nelle emissioni del debito pubblico del 2025. Ecco il piano del MEF sui BTP Green.
BTP Green: le emissioni 2025 nel piano del MEF
Con l’annuncio del 7 gennaio 2025 sull’emissione di un BTP Green con scadenza 30 aprile 2046 il MEF ha anticipato il lancio di quello che sarà il quinto titolo di Stato di questa speciale categoria.
Da evidenziare, infatti, che il primo green bond è stato emesso il 3 marzo 2021 (scadenza 30 aprile 2045). Negli anni successivi, il ministero del Tesoro ha aggiunto altre emissioni di obbligazioni della famiglia Green. Nello specifico: il 30 aprile 2022 è stato lanciato il BTP Green con scadenza 30 aprile 2035; il 13 aprile 2023 è stato emesso il BTP Green con scadenza 30 ottobre 2031 e infine il 13 maggio 2024 è avvenuto il lancio del BTP Green con durata 13 anni (rimborso 30 ottobre 2037).
Per il 2025, il ministero dell’Economia e delle Finanze intende proseguire con l’emissione di questo debito pubblico vincolato alla spesa per politiche sostenibili. Nel documento del MEF sulle linee guida della gestione del debito pubblico 2025 si legge infatti che:
“nel 2025 il Tesoro proseguirà con il suo programma di emissioni di BTP Green con volumi sostanzialmente in linea a quelli collocati nell’ultimo anno, fornendo liquidità ai titoli esistenti e valutando la possibilità di collocare un nuovo titolo mediante sindacato.”
L’intento statale è quello di incentivare un segmento di mercato sempre più strategico per il bilancio e con una crescente rilevanza nella scelta degli investimenti. Per questo, nel 2025 ci saranno “sviluppi significativi, legati sia al crescente sforzo verso la transizione ecologica ed energetica messo in atto dal Paese - con conseguente crescita delle necessità di provvista finanziaria da raccogliere sul mercato - sia alle ripercussioni dell’evoluzione normativa tesa a favorire la canalizzazione degli investimenti verso progetti e spese volti a realizzare la suddetta transizione”, è scritto nelle linee guida.
Il lancio di un nuovo BTP Green nel 2025 è stato già annunciato il 7 gennaio, con la specificazione che “la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato.”
Il MEF ha anche affermato che le emissioni di obbligazioni verdi nell’anno appena iniziato serviranno soprattutto a finanziare interventi a favore dell’efficienza energetica degli edifici e dei trasporti.
BTP Green, il bilancio del 2023
Tra i documenti ufficiali del MEF che riguardano le emissioni di BTP Green è interessante focalizzarsi sul Rapporto 2024 di Allocazione e Impatto delle obbligazioni verdi.
Il ministero del Tesoro ha reso noto che le risorse reperite tramite questi bond emessi nel 2023 sono state pari a 13,8 miliardi di euro e utilizzate unicamente per finanziare progetti legati alle 6 categorie di spesa presenti nel bilancio dello Stato del quadriennio 2020-2023: 1) Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica; 2) Efficienza energetica; 3) Trasporti; 4) Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare; 5) Tutela dell’ambiente e della diversità biologica; 6) Ricerca.
Le voci efficienza energetica e trasporti sono quelle che hanno ricevuto maggiori finanziamenti, rispettivamente di 4.535 Mln€ e 5.754 Mln€.
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