Green bond è un inglesismo che sta ad indicare le obbligazioni verdi.
All’inizio ad emettere questa particolare tipologia di obbligazioni erano essenzialmente istituzioni finanziarie sovranazionali come la Banca mondiale o la Banca Europea per gli Investimenti, ma nel tempo si è aperta la concessione anche ad aziende private, municipalità e altri enti statali.
Sono obbligazioni emesse per finanziare progetti di influenza sociale, ambientale e legati al tema della sostenibilità quali ad esempio efficienza energetica, energie rinnovabili, uso sostenibile di terreni, trattamento dell’acqua e dei rifiuti.
Una criticità legata ai green bond è la mancanza di uno standard globale per certificare come “verdi” queste obbligazioni; nel 2017 un primo passo è stato fatto al riguardo da International Capital Market Association (ICMA) che ha individuato linee guida e 4 principi per questi bond:
- Chiarezza sulla destinazione dei proventi da chi emette il titolo;
- Procedimenti particolari nella valutazione e selezione dei progetti secondo particolari categorie;
- Trasparenza;
- Report sull’andamento di realizzazione dei progetti.
I green bond, essendo obbligazioni, sono trattati sul mercato MOT e sull’ExtraMOT dal 2017 con un loro particolare segmento su entrambi i mercati.