BTP tra tassi BCE e premio Fitch: mai vista un’asta così, richieste da 200 miliardi per titoli di Stato a 7 e 30 anni

Laura Naka Antonelli

22/10/2024

L’esito dell’asta dei BTP a 7 e 30 anni è stato il secondo migliore di un’asta dual tranche tra tutte quelle lanciate in Europa. Per la gioia di Meloni.

BTP tra tassi BCE e premio Fitch: mai vista un’asta così, richieste da 200 miliardi per titoli di Stato a 7 e 30 anni

Un boom di richieste, per i BTP a 7 e a 30 anni, tale da sancire il risultato migliore mai incassato finora da un’asta avente per oggetto titoli di stato italiani, per la gioia del governo Meloni. Che, dopo essere stato messo di nuovo di fronte ai numeri nudi e crudi dei vari outlook sul debito-PIL, annunciati in un solo giorno dall’Eurostat, dal Centro studi di Confindustria, dall’Istat e, ciliegina sulla torta, dallo stesso FMI, ha ricevuto finalmente un’ottima notizia, sempre relativa al nodo dei conti pubblici italiani, nel giorno del suo secondo anniversario: l’accoglienza euforica che gli investitori internazionali hanno riservato ai due titoli di stato emessi dal Tesoro-MEF.

La cifra dice tutto della corsa sfrenata allo shopping di BTP lanciata dalla comunità internazionale degli investitori: 200 miliardi di euro.

A tanto sono ammontate le richieste dei due BTP con scadenza a 7 e 10 anni: una domanda superiore di più di 15 volte l’importo offerto.

La forte domanda, prima annunciata dall’articolo di Bloomberg “Italy’s Bonds See Record €200 Billion Demand After Fitch”, è stata ufficializzata nel tardo pomeriggio da una nota diramata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ha quantificato per l’appunto in 200 miliardi di euro le richieste inoltrate per il nuovo BTP a 7 anni e quello a 30 anni.

Le caratteristiche dei due BTP a 7 e 30 anni: importo emesso, richieste e cedole

Ma quali sono le caratteristiche di questi due BTP? Per quanto riguarda il nuovo BTP a 7 anni, il titolo ha scadenza 15 novembre 2031, godimento 29 ottobre 2024 e tasso annuo del 3,15%, pagato in due cedole semestrali.

L’importo emesso dal Tesoro è stato pari a 10 miliardi di euro, a fronte di una domanda di circa 99 miliardi di euro.

Il MEF ha reso noto che il BTP è stato collocato al prezzo di 99,831 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 3,200%.

Per quanto riguarda invece la riapertura del BTP a 30 anni con scadenza 1° ottobre 2054 e cedola 4,30%, l’importo emesso è ammontato a 3 miliardi di euro, a fronte di un boom della domanda pari a 107 miliardi di euro.

Il BTP a 30 anni, ha aggiunto il MEF, è stato collocato al prezzo di 101,104 corrispondente ad un rendimento lordo del 4,279%.

Il collocamento dei due titoli di stato, si legge nella nota, è stato effettuato mediante sindacato, costituito da sei lead manager, Deutsche Bank A.G., Goldman Sachs Bank Europe SE, Intesa Sanpaolo S.p.A., J.P. Morgan SE, Morgan Stanley Europe SE and Nomura Financial Products Europe GmbH e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager.

Il MEF ha precisato che il regolamento delle suddette operazioni è fissato per il prossimo 29 ottobre, concludendo che comunicherà successivamente l’ammontare e la composizione della domanda.

BTP: corsa agli acquisti con tassi BCE più bassi e regalo Fitch Ratings

La corsa agli acquisti sui BTP lanciata dagli investitori internazionali sarebbe stata sostenuta da due fattori principali: da un lato le aspettative di tassi di interesse più bassi nell’area euro, sulla scia dei tagli che la BCE di Christine Lagarde ha inaugurato a partire dal 6 giugno di questo anno, e che sono arrivati finora a tre - incluso quello dell’ultimo atto di giovedì scorso.

Proprio queste prospettive stanno incitando gli investitori a caccia di rendimenti ad affrettarsi per fare incetta di quei bond che assicurano ancora rendimenti ghiotti: e, considerato il suo livello di rischio in quanto Paese alle prese con un debito pubblico elevato, l’Italia riesce ancora a garantire alla platea degli investitori titoli di stato con rendimenti di tutto rispetto.

Dall’altro lato, la febbre per i BTP si spiega con il premio che è stato finalmente concesso all’Italia da un’agenzia rating: per la precisione, da Fitch Ratings, che venerdì scorso ha migliorato l’outlook a “positivo”, confermando il rating. Un bel regalo e un riconoscimento soprattutto agli sforzi che il governo Meloni sta compiendo, secondo l’agenzia, per rispettare le nuove regole dell’Unione europea. Sforzi che, di fatto, si stanno rispecchiando anche nell’andamento dello spread BTP-Bund, scivolato ai minimi dal governo Draghi.

Nel commentare il successo di questa asta, l’articolo di Bloomberg ha fatto notare che l’esito dell’asta è stato il secondo migliore di un’asta dual tranche tra tutte quelle lanciate in Europa, battuto soltanto dai risultati dell’emissione dei bond SURE dell’Unione europea, lanciata quattro anni fa.

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