Buone notizie per le banche italiane. Parola di Morgan Stanley

Laura Naka Antonelli

25 Febbraio 2025 - 16:23

Banche italiane, cosa emerge dal nuovo report firmato da Morgan Stanley. Occhio alle azioni e ai nuovi target price di UniCredit, Mediobanca, Banco BPM.

Buone notizie per le banche italiane. Parola di Morgan Stanley

Sulle banche italiane, appena reduci da un 2024 che ha dato grandi soddisfazioni in termini di utili e di dividendi, fioccano nuovi giudizi positivi.

A firmarli, stavolta, gli analisti di Morgan Stanley, le cui riflessioni sul comparto bancario made in Italy stanno spingendo al rialzo le azioni dei principali istituti di credito quotati a Piazza Affari.

Banche italiane tra partite di risiko e nuovi giudizi sui titoli

A fare da assist, ovviamente, sono anche le aspettative da parte della comunità di trader e investitori su quelli che saranno i prossimi annunci che saranno rilasciati dalle banche coinvolte nelle varie partite di M&A.

Non bisogna attendere neanche tanto, visto che tra qualche giorno, venerdì 28 febbraio 2025, l’assemblea degli azionisti di Banco BPM si riunirà per esprimersi sull’OPA annunciata da Piazza Meda sulla controllata Anima Holding; il prossimo 27 marzo si riuniranno invece i soci di UniCredit, che diranno la loro sull’OPS, offerta pubblica di scambio che Piazza Gae Aulenti ha lanciato su Banco BPM, commentando anche i conti e i dividendi del gruppo guidato dal CEO Andrea Orcel.

Sia gli azionisti di BAMI che di UCG saranno chiamati ad approvare le operazioni di aumento di capitale che le due banche italiane hanno stabilito a servizio delle transazioni con cui hanno messo nel mirino le loro prede.

Ma le partite aperte a Piazza Affari non sono “solo” queste: gli investitori continuano a ragionare anche sull’OPS annunciata da MPS-Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca e sull’OPS presentata da BPER per conquistare Banca Popolare di Sondrio.

Le partite di risiko bancario aperte, alcune anche da diversi mesi, continuano dunque a muovere la direzione dei titoli bancari quotati alla borsa di Milano.

Oggi, martedì 25 febbraio 2025, è arrivato tuttavia un altro importante market mover che sta condizionando il settore: si tratta della nota sulle banche italiane firmata dagli analisti di Morgan Stanley, che hanno espresso diversi giudizi positivi su alcuni istituti di credito made in Italy.

“Premi” per le azioni UniCredit e Mediobanca

Gli analisti di Morgan Stanley hanno rivisto al rialzo il target price sui titoli UCG-UniCredit dai precedenti 45 a 47 euro, in attesa di avere ulteriori chiarimenti sulle manovre lanciate dal CEO Andrea Orcel, dunque di beneficiare di “una maggiore visibilità sulle prospettive di M&A” e di capire anche le conseguenze che, sulla redditività di UCG, nello specifico sui conti del 2025 e del 2026, avranno i tagli dei tassi di interesse che la BCE di Christine Lagarde sta continuando a portare avanti.

Morgan Stanley ha migliorato anche le attese e il target price sul titolo Mediobanca. A fronte di un rating overweight che è stato ribadito, il target price sulle azioni Mediobanca è stato alzato a 20 euro, riflettendo la “crescita dei ricavi” riportata dal gruppo guidato dal CEO Alberto Nagel nel corso del quarto trimestre del 2024.

Riguardo a Mediobanca, gli analisti di Morgan Stanley hanno messo in evidenza anche “ le commissioni di Cib e Wealth Management ” e il valore detenuto da Piazzetta Cuccia nel capitale di Assicurazioni Generali.

Va ricordato infatti che Mediobanca è il principale azionista del Leone di Trieste, con una quota di poco superiore al 13%.

Mediobanca e Intesa SanPaolo, per Morgan Stanley modello di business più difensivo a fronte tagli tassi BCE

Di Piazzetta Cuccia, così come di Intesa SanPaolo, il report di Morgan Stanley ha parlato facendo riferimento a “ un modello di business più difensivo ”, idoneo a far fronte alla sfida dei tassi di interesse più bassi nell’Eurozona (anche se, a tal proposito, va detto che l’alternarsi di dichiarazioni hawkish e dovish sui tassi da parte di diversi esponenti della BCE rende piuttosto difficile comprendere cosa ci sia possa attendere dalla Banca centrale europea guidata da Christine Lagarde.

Per le banche italiane UniCredit e Banco BPM, ha spiegato Morgan Stanley, ovviamente “i principali catalizzatorisono stati individuati nelle operazioni di M&A che vedono protagonisti i due istituti, (con UniCredit che ha messo nel mirino BAMI). Operazioni tuttavia caratterizzate da “incertezze sui tempi e sui prezzi delle offerte”.

Morgan Stanley alza anche target price di Banco BPM, la preda di UniCredit

Detto questo, così come a essere migliorati sono stati l’outlook e il target price delle azioni di UCG, Morgan Stanley ha premiato anche la preda Banco BPM, sulla base dell’“aggiornamento del piano strategico 2024-2027”.

Di conseguenza, gli analisti del gigante finanziario di Wall Street hanno migliorato le attese sugli utili anche per la banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna, pur precisando di attendere di avere un quadro più chiaro in occasione del “voto dell’assemblea dei soci in merito alle nuove condizioni per Anima” e, anche, sulla scia di possibili modifiche dell’OPS lanciata da UniCredit.

Nel frattempo, Morgan Stanley ha aumentato il target price sulle azioni Banco a 8,7 euro, a fronte di una valutazione «Equal-weight».

View positiva sulle banche italiane, ma attenti a effetto tassi BCE

Guardando a tutte le banche italiane nel complesso, gli esperti di Morgan Stanley hanno spiegato la loro decisione di rivedere al rialzo i target price e anche le stime sugli utili di alcune banche italiane su cui hanno avviato la copertura per tenere in considerazione gli sforzi che i rispettivi management hanno compiuto per “mantenere la redditività attraverso una serie di leve, tra cui la generazione di commissioni, l’efficienza dei costi e la solidità della qualità degli attivi ”.

Detto questo, gli analisti hanno manifestato per l’appunto anche una certa cautela riguardo all’impatto dei tagli dei tassi della BCE sui ricavi delle banche italiane, che potrebbe essere più significativo in quanto “ci discostiamo soprattutto dal consenso e dalla guidance sul margine di interesse nell’esercizio 2026-2027, quando ipotizziamo che i tassi della Bce continueranno a scendere verso l’1% ”: un contesto che, inevitabilmente, metterebbe “ulteriormente sotto pressione i margini delle banche”.

Di conseguenza, gli esperti hanno rimarcato “il modello di business più difensivo in Intesa SanPaolo e Mediobanca”, tornando a precisare di preferire quei titoli di banche che sono meno sensibili ai margini di interesse, dunque che dipendono in misura inferiore dalle variazioni dei tassi di interesse della BCE e che possono contare su “flussi di ricavi più diversificati”.

Occhio intanto a Piazza Affari anche alle azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, che scattano in cima all’indice Ftse Mib di Piazza Affari, beneficiando del fatto che lo sconto dell’Offerta pubblica di scambio lanciata il 24 gennaio 2025 scorso per conquistare Mediobanca sia sceso ulteriormente al 7%.

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