Quando viene pagato concretamente il rimborso Irpef? Attenzione a non confondere la busta paga con la data di pagamento dello stipendio.
Abbiamo più volte spiegato che per i lavoratori dipendenti il rimborso Irpef potrebbe essere caricato già nella busta paga di luglio.
Secondo il calendario definito dall’Agenzia delle Entrate, infatti, mentre per i pensionati il rimborso Irpef avviene nel secondo mese successivo a quello in cui è stato ricevuto il prospetto di liquidazione, per i lavoratori dipendenti il conguaglio in busta paga avviene già nel mese successivo, quindi nella busta paga di luglio per tutti coloro che hanno inviato il modello 730/2023 - indicando correttamente il sostituto d’imposta - entro la data del 31 maggio.
Per questi, infatti, il prospetto di liquidazione deve essere presentato entro il 15 giugno, quindi in tempo per l’accredito nella busta paga successiva, quella di luglio appunto.
È bene sottolineare, però, che il fatto che si parli di “busta paga di luglio” non sta a significare che il rimborso verrà pagato già il mese prossimo: dipende infatti dalle tempistiche di pagamento dello stipendio adottate dall’azienda presso cui siete impiegati.
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Chi riceve il rimborso Irpef nella busta paga di luglio
Di sicuro riceveranno il rimborso Irpef in busta paga - che verrà anticipato dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta - coloro che hanno inviato il modello 730/2023 entro il 31 maggio.
Per questi, infatti, la scadenza entro cui devono essere comunicati i risultati finali della dichiarazione presentata è fissata al 15 giugno. Ma qualche speranza ce l’hanno anche coloro che devono inviare ancora il 730/2023 ma lo faranno entro il 20 giugno: come da calendario dell’Agenzia delle Entrate, infatti, per le dichiarazioni dei redditi inviate entro la suddetta data la scadenza per il prospetto di liquidazione è fissata al 29 giugno, con i datori di lavoro che quindi potrebbero avere il tempo sufficiente per caricare il rimborso già nella busta paga di luglio.
Niente da fare, invece, per chi andrà oltre il 20 giugno, per i quali il rimborso non verrà caricato prima della busta paga di agosto (con il rischio di slittare persino a novembre per chi aspetterà l’ultimo giorno utile, lunedì 2 ottobre quest’anno).
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Attenti a non fare confusione
Come anticipato, però, non bisogna fare confusione tra la busta paga di luglio e lo stipendio effettivamente pagato a luglio. Nella maggior parte dei casi, infatti, le aziende pagano gli stipendi nel mese successivo a quello a cui riferisce la busta paga: quindi significa che in tal caso il rimborso verrà effettivamente pagato ad agosto.
Di fatto, a essere sicuri di ricevere il rimborso a luglio sono solamente i dipendenti pubblici - visto che ricevono lo stipendio negli ultimi giorni dello stesso mese a cui riferisce la busta paga - così come tutti quei dipendenti del settore privato per i quali vengono adottate le stesse tempistiche di pagamento.
Tutto, quindi, dipende da quanto stabilito dal contratto collettivo di riferimento, in quanto solo coloro che ricevono lo stipendio lo stesso mese a cui riferisce la busta paga saranno certi di prendere i soldi del rimborso Irpef già a luglio mentre tutti gli altri dovranno attendere perlomeno i primi giorni di agosto (quando tra l’altro arriveranno i primi rimborsi per i pensionati).
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