Entra in vigore il nuovo caldendario fiscale 2025 che prevede nuove scadenze fiscali per la presentazione delle dichiarazioni dettate dal decreto Semplificazioni e Adempimenti.
Il decreto Semplificazioni e Adempimenti, decreto legislativo 1 del 2024, riscrive la strada degli appuntamenti con il Fisco per tutti i contribuenti, che si tratti di società, partite Iva, lavoratori dipendenti. Il provvedimento è uno dei decreti delegati del complesso lavoro di Riforma fiscale.
Il decreto Semplificazioni e Adempimenti prevede l’unificazione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni Modello Redditi, 730, Ires e Irap, ma la messa a punto del concordato preventivo biennale ha richiesto più volte l’intervento del legislatore e i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi con il Modello Redditi Persone Fisiche sono slittati più volte. Dal 2025 tutto dovrebbe tornare in ordine e quindi per ora sono confermate le scadenze al 30 settembre 2025 .
Ecco le principali novità sul nuovo calendario fiscale 2025.
Dichiarazione dei redditi, ecco tutte le nuove scadenze
Il decreto Adempimenti prevede l’armonizzazione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Viene inoltre ampliata la sfera di applicazione del modello precompilato anche alle persone fisiche con partita Iva e i forfettari.
L’impatto più importante delle scadenze fiscali riguarda le dichiarazioni dei redditi. L’articolo 11 del decreto Adempimenti fissa le scadenze fiscali per il modello Redditi, per la dichiarazione dei sostituti di Imposta con il modello 770 e Irap.
Come sottolinea la circolare 8/E dell’11 aprile 2024 dell’Agenzia delle Entrate, sui medesimi termini è intervenuto successivamente l’articolo 38 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, che ha ulteriormente modificato i termini di presentazione delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.
Per la dichiarazione del redditi relativa all’anno di imposta 2023 le stesse vengono fissate al 15 ottobre 2024, poi posticipate al 31 ottobre al fine di dare ai contribuenti che intendono aderire al concordato preventivo biennale un termine più ampio.
Per il 2025 esclusivamente per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, i termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi (modello Redditi Persone Fisiche e 730/2025, dichiarazione IRES) e la dichiarazione IRAP sono fissati, dal comma 273 dell’articolo 38 del d.lgs. n. 13 del 2024:
- tra il 15 aprile e il 30 giugno 2025, per le persone fisiche che presentano la
dichiarazione tramite un ufficio di Poste italiane S.p.a.; - tra il 15 aprile e il 30 settembre 2025, per la trasmissione telematica da parte delle persone fisiche, delle società o associazioni di cui all’articolo 5 del
TUIR e dei soggetti passivi IRES con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare; - entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del
periodo d’imposta, per i soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non
coincidente con l’anno solare (lettera b).
Quale sarà il termine finale per la presentazione del modello 770/2025? Per effetto del combinato disposto di cui all’articolo 38, comma 2, lettera c), del
d.lgs. n. 13 del 202476 e all’articolo 11, comma 3, lettera b), del decreto Adempimenti il modello 770 dovrà essere presentato dai sostituti di imposta per l’anno di imposta 2024 dal 15 aprile al 31 ottobre del 2025.
A decorrere dall’anno d’imposta 2025, dal 1° aprile al 31 ottobre dell’anno
successivo a quello di riferimento
Dal 2024 dal 30 aprile sarà disponibile il modello precompilato della dichiarazione dei redditi, che potrà quindi essere scaricato e controllato. Sarà, poi, possibile apportare modifiche o inoltrarlo senza modifiche.
Solo dal 2025 sarà possibile presentare la dichiarazione dei redditi già a partire dal 1° aprile, fa eccezione però l’invio del modello precompilato.
Dal 2025 il software Isa sarà, invece, disponibile a partire dal 15 marzo.
Tregua fiscale ad agosto e dicembre, ma i pagamenti sono dovuti
Confermata la tregua fiscale per i mesi di agosto e dicembre, in questi infatti non saranno inviate lettere di compliance e avvisi bonari per controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni. Dal 1° agosto al 4 settembre non sono previsti pagamenti.
Per il mese di dicembre non slittano però i pagamenti dovuti perché gli effetti sul gettito fiscale sarebbero eccessivi e potrebbe essere difficile trovare coperture per i bilanci dello Stato.
Modificato lo scadenzario fiscale con l’aggiunta di un’ulteriore scadenza per gli acconti delle imposte, le scadenze sono comunque fissate al 16 del mese.
C’è però anche un’altra novità, infatti nel caso in cui i versamenti per liquidazione Iva (mensile e trimestrale) e ritenute Irpef di valore inferiore a 100 euro, sarà possibile rimandare il versamento accorpando le rate. Il limite precedente era di 25,82 euro.
Rispetto al nuovo calendario fiscale 2025 non sono mancate critiche da parte dei professionisti del settore, e in particolare dei commercialisti, che reclamano un eccessivo carico di lavoro legato alle nuove incombenze.
A creare difficoltà, ad esempio, è l’unificazione dei termini per la presentazione di tutti i modelli per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi al 30 settembre, solo in parte mitigato dall’ampliamento della platea dei soggetti che possono usare il modello precompilato.
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