Come fare il cambio di residenza: in questa guida vedremo cosa comporta, quando è obbligatorio, quanto tempo serve e i documenti da consegnare al Comune.
Cosa bisogna fare per cambiare residenza? Quali sono i passaggi da seguire e a quale ufficio bisogna rivolgersi? Lo spiegheremo in questo articolo, elencando i documenti indispensabili per inoltrare la richiesta e quanto tempo serve.
Vedremo, inoltre, quali sono le conseguenze del cambio di residenza e quante volte si può fare.
Ricordiamo che dopo la richiesta, i vigili urbani hanno il dovere di controllare che quanto dichiarato sia vero, tramite controlli sul posto.
CAMBIARE RESIDENZA: LA GUIDA
- Come spostare la residenza da un Comune all’altro?
- Documenti per il cambio di residenza
- Cosa comporta il cambio di residenza
- A chi va comunicato
- Quante volte si può fare il cambio di residenza?
- Quali documenti aggiornare
- Quando è obbligatorio fare il cambio di residenza
- Cosa devono trovare in casa i vigili per il cambio di residenza
- Quanto tempo serve
Come spostare la residenza da un Comune all’altro?
Con l’introduzione dell’art. 5 del D.L del 9 febbraio 2012 la procedura per il cambio di residenza è stata notevolmente semplificata rispetto al passato.
La residenza è dichiarata presso l’ufficio dell’Anagrafe del Comune in cui s’intende abitare e si parla in tal caso di residenza anagrafica. La richiesta deve essere effettuata al Comune dove ha sede la nuova abitazione nella quale ci si andrà a trasferire, l’iter da seguire è il seguente:
- recarsi personalmente presso l’ufficio comunale e compilare l’apposita dichiarazione
- inviare all’ufficio anagrafico a mezzo posta elettronica, fax o raccomandata i seguenti documenti: il modulo di dichiarazione di residenza debitamente compilato e la copia di un valido documento di identità.
La dichiarazione di cambio residenza può essere anche inviata tramite posta elettronica, in questo caso occorre:
- sottoscrivere la dichiarazione con firma digitale;
- essere identificati dal sistema informatico, tramite l’utilizzo della carta d’identità elettronica ovvero tramite l’utilizzo della carta nazionale dei servizi;
- inviare la dichiarazione dalla casella di posta elettronica certificata (PEC) del dichiarante e inviare per posta elettronica (non certificata) copia della dichiarazione con firma autografa e del documento d’identità del dichiarante.
Per cambiare residenza bisogna rispettare la tempistica indicata dalla legge, cioè 20 giorni dal trasferimento nella nuova abitazione. Dopo il deposito della richiesta, esattamente nei 2 giorni lavorativi successivi, l’ufficiale dell’anagrafe effettuerà le iscrizioni richieste, cambiando l’indirizzo della residenza in tempo reale.
Documenti per il cambio di residenza
I documenti che servono a cambiare residenza sono:
- fotocopia fronte/retro della carta d’identità;
- fotocopia fronte/retro del codice fiscale;
- fotocopia del contratto di locazione,comodato d’uso o di acquisto della nuova residenza;
- fotocopia della patente di guida;
- fotocopia del libretto di motocicli e autoveicoli.
La procedura di cambio residenza non è sottoposta a costi, tranne quelli per la produzione dei documenti necessari.
Cosa comporta il cambio di residenza
Cambiare la residenza da un Comune all’altro (dentro la stessa Regione o fuori di essa) comporta delle conseguenze:
- la cancellazione dalle liste elettorali del vecchio Comune e l’iscrizione in quelle del nuovo Comune;
- la scelta di un nuovo medico di famiglia/pediatra;
- la ricezione delle raccomandate e delle comunicazioni fiscali e giudiziarie;
- la competenza degli uffici giudiziari e dei tribunali;
- la ricezione di certificati anagrafici.
A chi va comunicato il cambio di residenza
Oltre all’ufficio comunale del luogo in cui si sposta la residenza, il nuovo indirizzo va comunicato:
- al datore di lavoro (ad esempio al fine della visita fiscale)
- alla ASL, per effettuare il cambio medico di base
- all’Agenzia delle Entrate (anche se nella maggior parte dei casi la comunicazione è automatica, come per l’Inps)
Quante volte si può fare il cambio di residenza?
Non esiste un limite numerico delle volte in cui si può spostare la residenza in un altro Comune, in Italia e all’estero, purché la situazione di fatto corrisponda alla realtà, altrimenti si potrebbe incorrere in sanzioni amministrative o, nel peggiore dei casi, nell’accusa di Falso in atto pubblico.
Quali documenti aggiornare dopo il cambio di residenza?
Cambiare la residenza comporta la necessità di aggiornare alcuni documenti, ma non tutti. Per quanto riguarda la patente di guida, bisogna compilare l’atto di dichiarazione di cambio residenza: si tratta di un modulo che il Comune stesso provvede ad inviare alla Motorizzazione civile.
Invece per carta d’identità, passaporto e tessera sanitaria non serve fare alcunché, è sufficiente attendere la scadenza naturale dei documenti e provvedere all’aggiornamento nel nuovo documento.
Quando è obbligatorio fare il cambio di residenza?
La legge impone che il cittadino - o nucleo familiare - debba comunicare il cambio di residenza entro 20 giorni dal momento in cui avviene il trasferimento nel nuovo Comune.
Cosa devono trovare in casa i vigili per il cambio di residenza?
L’ultimo step del cambio di residenza è il controllo effettuato dai vigli entro 45 giorni dalla presentazione del cambio di residenza in Comune. Tale controllo serve a verificare che l’indirizzo comunicato corrisponda al vero.
In alcuni Comuni i controlli avvengono su appuntamento mentre in altri (in genere quelli più grandi) si svolgono a sorpresa.
Se i vigili non dovessero trovare nessuno in casa, dovranno effettuare delle indagini sul posto: ad esempio verificare la presenza del nome sul citofono, sulla casella delle lettere, chiedere informazioni ai vicini di casa o al portiere. In base all’esito dell’indagine, i vigili valuteranno se procedere con un nuovo controllo (sempre nel termine di 45 giorni) oppure no.
Se l’indirizzo di residenza risultasse non veritiero, i rischi sono di carattere civile, fiscale e, nei casi più gravi, anche penale.
Quanto tempo ci vuole per il cambio di residenza?
Il decreto semplificazioni del 2021 ha notevolmente ridotto le tempistiche necessarie. Il cambio di residenza si considera legalmente efficace dal giorno stesso della richiesta in Comune.
L’iscrizione ai registri dell’anagrafe vengono eseguiti nei 2 giorni lavorativi successivi mentre il controllo da parte dei vigili avviene nel termine di 45 giorni dalla richiesta. Il tutto, quindi, si conclude in una tempistica di massimo di un mese o un mese e mezzo.
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