Come avere l’esonero dal pagamento del Canone Rai: scadenze e informazioni utili per risparmiare in bolletta per il 2023.
Il 2022 di moltissime famiglie è stato segnato da dolorosi rincari in bolletta e dalla spaventosa crescita dell’inflazione. Un anno non roseo sul fronte finanziario soprattutto visti i postumi della pandemia.
I prezzi di luce e gas sono schizzati alle stelle e, pur cercando di tagliare i consumi per correre ai ripari, risparmiare è stata un’impresa non semplice. La risposta del Governo è arrivata sotto forma di bonus con le due indennità una tantum di 200 euro e 150 euro elargite ai cittadini proprio in questi ultimi mesi.
C’è però anche un’altra valida opzione per limitare le spese: richiedere l’esonero dal canone RAI 2023. Si tratta di una procedura semplice ma regolata da alcuni prerequisiti. Capiamo quali sono, quando è possibile presentare la documentazione richiesta e, soprattutto, quali sono i passaggi da seguire per portare a termine la domanda con successo.
Come funziona il Canone RAI?
Quando parliamo di esonero dal Canone, come detto, non ci riferiamo ad un’esenzione di massa. Anche per il nuovo anno si continuerà a pagare la tassa sul possesso del televisore a casa. Questa cifra inoltre non varierà; l’importo da versare sarà sempre lo stesso (90 euro annui).
Il funzionamento dell’addebito verrò riscosso in maniera diretta e riportato sulla bolletta della luce, con una piccola variazione a seconda del proprio contratto: se la fatturazione del proprio fornitore di energia è mensile, l’addebito è di 9 euro su ogni bolletta da gennaio a ottobre, mentre, laddove la fatturazione è bimestrale, l’equivalente sarà 18 euro su ogni fattura fino al completamento della somma annuale.
Ricordiamo però che anche se lo stesso nucleo familiare possiede più televisori in più case il canone è sempre e solo 90 euro l’anno. Infine rimane inalterato il principio secondo cui il canone è dovuto dal momento in cui si attiva l’utenza. Ciò significa che, se l’utenza si attiva a luglio 2023, il canone RAI 2023 sarà solo di 45 euro.
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Canone RAI 2023, come non pagare
Le possibilità per avere accesso ad un esonero dal Canone sono due:
- non possedere una televisione;
- essere over 75.
In quest’ultimo caso infatti l’esonero è riconosciuto per legge. Non tutti sanno che però questo beneficio si estende anche a chi non ha la TV in casa. In una situazione del genere è infatti possibile sottrarsi al pagamento della tassa ed evitare l’addebito in bolletta.
In questo caso specifico il titolare dell’utenza elettrica deve inviare il modello di dichiarazione sostitutiva canone RAI all’Agenzia delle Entrate. Ci sono però due accorgimenti importanti da tener presente in questo caso e si parla di scadenze. Attenzione infatti alle tempistiche, ci sono solo due appuntamenti disponibili per spedire la documentazione necessaria.
Secondo le regole per l’esonero canone RAI 2023 in caso di NON possesso di televisore la dichiarazione sostitutiva di non detenzione deve essere inviata entro il 31 gennaio 2023. Solo in questo caso l’utente avrà accesso all’esonero totale del canone RAI 2023 (ovvero per l’intero anno).
Se questa invece viene spedita oltre quella data si può avere accesso ad un proroga ma l’esonero sarà parziale. Questo significa che l’esonero ci sarà solo per il secondo semestre dell’anno. Per rientrare in questo scaglione è necessario presentare la domanda entro il 30 giugno 2023.
Chi invece salta anche questa seconda scadenza perde il diritto a qualsiasi esenzione e dovrà aspettare l’arrivo del 2024.
Come inviare la documentazione per l’esonero
Tenendo conto di queste date, bisogna capire come inviare la dichiarazione sostitutiva richiesta.
Le modalità possibili sono tre:
- via web tramite l’applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate (ci si può rivolgere anche a un intermediario);
- tramite PEC (con firma digitale) all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it;
- forma cartacea, mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’Ufficio Canone TV – c.p.22 Torino – per plico raccomandato senza busta unitamente a copia di un valido documento di riconoscimento.
Va ricordato però che ogni dichiarazione ha validità annuale e va quindi ripresentata di anno in anno. Chi l’avesse già presentata nel 2022 è costretto a sottoscrivere nuovamente la domanda.
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