Joe Biden è nella bufera per i documenti classificati trovati nella sua abitazione di Wilmington: l’attorney general ha annunciato la nomina di Rob Hur a procuratore speciale per indagare sul caso.
Joe Biden come Donald Trump. Negli ultimi giorni è questo il paragone più ricorrente negli Stati Uniti visto che anche nell’abitazione del presidente sono stati trovati dei documenti classificati come è accaduto con il tycoon, che ad agosto ha subito anche una perquisizione da parte dell’Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago.
Due mesi fa gli avvocati di Biden hanno trovato “tra carte personali e politiche un piccolo numero di altri documenti dell’amministrazione Obama-Biden con segni di classificazione”; adesso invece nel garage sempre della residenza di Wilmington, nel Delaware, sarebbero stati rinvenuti altri documenti risalenti al periodo in cui Joe Biden è stato vicepresidente, ovvero fino al 2017.
Per la legge americana Biden, così come contestato a Trump, non può essere in possesso di documenti classificati una volta terminato il proprio mandato, con le indagini che ora saranno affidate al procuratore speciale Rob Hur che è stato incaricato dall’attorney general Merrick Garland.
Hur è un ex procuratore del Maryland che è stato nominato proprio da Trump, con gli avvocati di Biden che hanno affermato che il presidente è pronto a collaborare fin da subito: “Siamo fiduciosi che un esame meticoloso dimostrerà che i documenti sono stati spostati per errore e che il presidente e i suoi avvocati hanno agito prontamente dopo averlo scoperto”.
Joe Biden che nonostante i pessimi sondaggi alle midterm dello scorso novembre è riuscito a salvare il controllo del Senato, ma non della Camera, rischia ora un’inchiesta che potrebbe minare la sua ricandidatura alle elezioni presidenziali del 2025.
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