Quando si hanno debiti con il Fisco il rischio di rimborsare le cartelle esattoriali è sempre quello di dover pagare di più a causa di sanzioni e interessi. Come fare a limitare il rimborso?
Come si fa a evitare di pagare di più con le cartelle esattoriali? Ricevere una cartella esattoriale è sicuramente una brutta esperienza per chiunque. Capire cosa fare per evitare azioni esecutive come pignoramento, ipoteca e fermo amministrativo è la prima necessità. Solo in un secondo tempo, quando si inizia a pensare a come saldare il debito, salta all’occhio che l’importo iniziale è maggiorato da sanzioni e interessi e si cerca il modo di evitare di pagare di più.
La cartella esattoriale è l’atto con cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione recupera un credito che, solitamente, nasce da tributi non versati o a multe non pagate. Il contribuente, quando riceve l’avviso di pagamento, può scegliere di presentare un ricorso se ritiene che la cartella sia illegittima, ma non sempre è possibile perché è necessario avere il giusto appiglio per opporsi (cartella esattoriale sbagliata, cifra già versata, richiesta di pagamento senza fondamento, ad esempio). Se non ci sono i presupposti per opporsi, però, non rimane che pagare e farlo nel modo più indolore possibile.
Cartelle esattoriali, come non dover pagare di più
Indebitarsi con il Fisco, soprattutto in periodi di crisi economica, non è così difficile. Non sempre il cittadino ha la liquidità necessaria per versare tasse e imposte e quando si trova in questa situazione, solitamente sceglie di temporeggiare e rimandare il pagamento a quando lo richiederà l’Agenzia delle Entrate con un avviso di pagamento. Proprio per questo motivo in questo periodo sono moltissimi i contribuenti che stanno ricevendo cartelle esattoriali che vanno solo a peggiorare situazioni economiche già difficili.
Uno dei modi per poter pagare meno una cartella esattoriale è rappresentato dalle sanatorie che periodicamente vengono messe in campo dall’esecutivo. L’ultima è stata la rottamazione quater che permetteva di pagare solo il debito iniziale senza sanzioni e senza interessi. Questa possibilità, però, permetteva l’adesione solo fino al 30 giugno 2023 e chi non ha colto l’occasione si è trovato tagliato fuori dalla sanatoria. Con il decreto Milleproroghe è stata aperta la riammissione dei contribuenti decaduti entro il 31 dicembre 2024, ma per tutti gli altri poter pagare con lo sconto significa solo sperare in una attuazione in tempi brevi della rottamazione quinquies.
Per non rischiare di pagare più del debito, con sanzioni e interessi, riportato nella cartella esattoriale la cosa migliore da fare è versare l’importo entro la scadenza indicata dalla stessa. Se si effettua il pagamento dopo la scadenza, infatti, gli importi dovuti saranno maggiorati da interessi più alti e anche da sanzioni più elevate.
Se non si ha la possibilità economica di saldare la cartella esattoriale entro la scadenza riportata, la soluzione è quella di chiedere, sempre entro la stessa scadenza, una dilazione del pagamento.
Pianificare il piano di rimborso delle cartelle esattoriali
Per far fronte alle spese necessarie e quelle pianificate e procedere al tempo stesso al pagamento di cartelle esattoriali con una scadenza non troppo lunga, potrebbe essere necessario un processo di pianificazione. La prima cosa che si deve fare è valutare la propria situazione finanziaria analizzando le entrate sicure e le uscite certe di ogni mese. Questa valutazione, se fatta in maniera scrupolosa, consente di capire quali disponibilità finanziarie si hanno per poter affrontare il pagamento delle cartelle esattoriali.
Una volta stabilita la propria disponibilità finanziaria, è bene richiedere una dilazione delle cartelle per poter pagare a rate una somma che sia effettivamente possibile sostenere mensilmente. In base alle disponibilità, quindi, si potrà decidere in modo molto più realistico in quanto dilazionare il debito e quante rate richiedere per il piano di rateizzazione.
Se oltre alle cartelle esattoriali si hanno anche altri debiti o se le cartelle esattoriali sono molteplici è bene dare la priorità a quei debiti che, se non saldati, potrebbero avere conseguenze più gravi o importi che lievitano vertiginosamente a causa dell’aumento degli interessi.
Una volta ottenuto il piano di dilazione e aver dato priorità ai debiti che vanno pagati per primi, si deve creare una sorta di piano di rimborso che tenga conto delle risorse a disposizione, stabilendo un importo da pagare ogni mese per far fronte alle cartelle esattoriali e gli eventuali altri debiti.
Se si hanno difficoltà nel rispettare il piano di rimborso potrebbe essere un’idea quella di cercare delle entrate extra e di risparmiare sulle spese superflue.
Come si rateizzano le cartelle esattoriali?
Qualsiasi contribuente che si trovi in una situazione temporanea di difficoltà al versamento del debito può presentare una specifica domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione per rateizzare il pagamento. Se l’importo del debito da rateizzare è superiore a 120.000 euro la situazione di difficoltà deve essere documentata.
Si può dilazionare il debito fino a un massimo di 84 rate mensili, ma se la difficoltà a pagare non è imputabile al contribuente la rateizzazione può arrivare anche a 120 rate mensili. Il contribuente può scegliere, tra l’altro, tra un piano che preveda rate costanti, sempre dello stesso importo, o rate di importo crescente.
La decadenza dal piano di rateizzazione si ha quando manca il pagamento di 8 rate, anche non consecutive.
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