Si è già proiettati versa la scadenza della sesta rata della rottamazione quater: vediamo quando va versate, dove slitta il termine con i 5 giorni di tolleranza e come rimodulare l’importo.
Quando scade la sesta rata della rottamazione quater delle cartelle esattoriali? Passata la scadenza della quinta rata, infatti, si inizia subito a pensare alla prossima che, per effetto dello slittamento della precedente, cade a soli due mesi circa di distanza.
La quinta rata della rottamazione aveva una originaria scadenza il 31 luglio, ma per effetto del decreto legislativo 108 del 2024 è slittata al 15 settembre. Con i 5 giorni di tolleranza, poi, sono stati considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 23 settembre.
A pochissimi giorni dal termine ultimo del pagamento della quinta rata, si è già proiettati alla scadenza della prossima, la sesta, che deve essere versata entro il 30 novembre 2024.
Sesta rata rottamazione, quando va pagata?
Per la sesta rata, che come detto scade il 30 novembre, cadendo di sabato, c’è uno slittamento al 2 dicembre. Considerando i 5 giorni di tolleranza e non considerando fine settimana e festivi, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 9 dicembre 2024.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si legge:
In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 dicembre 2024.
Dalla scadenza della quinta rata si hanno quindi, circa due mesi e mezzo di tempo prima di dover saldare anche la sesta nei tempi stabiliti per non decadere dalla definizione agevolata. Una decadenza, infatti, farebbe perdere al contribuente il vantaggio di poter pagare il debito con il Fisco senza dover versare le maggiorazioni per interessi e sanzioni.
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In quali casi subentra la decadenza?
Se il pagamento avviene successivamente al termine ultimo previsto, considerando anche i 5 giorni di tolleranza la rottamazione decade. La decadenza, però, si verifica anche nel caso che i versamenti siano effettuati per importi parziali e tutte le somme fino ad allora versate saranno considerate come acquisite a titolo di acconto sulle somme dovute.
Quello che va ricordato a chi ha aderito alla rottamazione entro il 30 giugno 2024, però, è che se ci si trova in difficoltà a sostenere il pagamento delle cartelle esattoriali rottamate è possibile scegliere di continuare a pagare in forma agevolata solo una parte di esse utilizzando il servizio “Conti Tu”.
Come funziona? In qualsiasi momento è possibile scegliere di abbandonare la definizione agevolata solo per alcune cartelle perché il servizio ti consente di rimodulare l’importo totale da versare e di richiedere nuovi moduli di pagamento con gli importi aggiornati.
In questo caso, però, per i debiti che non si inseriscono nella rimodulazione la rottamazione finirà di produrre i suoi effetti e l’Agenzia delle Entrate potrà riprendere, in base a quello che prevede la legge, le azioni di recupero dei crediti.
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