La zona del Catanese sconvolta da forti scosse alle 3,19 di stanotte, probabili conseguenze del risveglio dell’Etna: 28 feriti e tanti danni. Aperte scuole e palestre per accogliere gli sfollati
Terremoto di magnitudo 4.8 nella notte a nord di Catania, con epicentro tra i comuni di Viagrande e Trecastagni.
Le forti scosse, avvertite alle 3,19 di stanotte, hanno fatto registrare per il momento un bilancio di 28 feriti, nessuno grave, e numerosi crolli. Fleri e Santa Venerina sono le città più colpite.
Ma si tratta di un bollettino - ancora provvisorio - che può dirsi “fortunato”, considerando che il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 km di profondità e tutti i dati rilevati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia lasciavano presagire ben altre conseguenze.
Solo escoriazioni e qualche livido per i feriti ma tanti crolli di abitazioni, edifici abbandonati nel cuore della notte e centinaia di persone in strada, in preda al terrore.
Chiuso anche il tratto autostradale Catania-Messina della A18, per via di aperture dell’asfalto probabilmente riconducibili alle scosse notturne. La zona resta comunque soggetta a verifiche per considerarne un’eventuale riapertura nelle prossime ore.
Intanto il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha disposto l’apertura di scuole e palestre comunali per accogliere gli sfollati, mentre il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha lanciato rassicurazioni parlando di un Etna che sta facendo registrare una diminuzione continua della sua attività. Attività che - ha assicurato - è destinata a spegnersi presto.
Catania, terremoto di magnitudo 4.8: crolli e paura
Le forti scosse di stanotte sono probabilmente riconducibili al risveglio dell’Etna, che aveva messo già in allarme il Catanese il giorno della vigilia di Natale.
A partire dalla mezzanotte si sono infatti registrate 10 forti scosse di terremoto sull’Etna contando solo quelle di magnitudo superiore al 2.0, ma l’Ingv parla di un totale di 73 scosse finora.
L’epicentro del terremoto di stanotte, registrato tra i comuni di Viagrande e Trecastagni.
Tanti i crolli di edifici, come quello che ha sconvolto una famiglia di 4 persone a nord di Catania, che è stata sorpresa nel sonno dal sisma e ha assistito al collasso delle pareti di casa, ma tutti sono rimasti praticamente illesi.
Un ottantenne di Zafferana Etnea è stato estratto dalle macerie della sua abitazione, riportando solo qualche superficiale escoriazione.
Nessun danno invece a Catania città, dove anche l’aeroporto internazionale non ha subìto conseguenze e resterà operativo, come prontamente annunciato nelle ore precedenti.
Immediato il viaggio del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel Catanese. In fase di definizione il piano di interventi nelle zone interessate dal sisma, mentre a brave si prevede una verifica sull’agibilità di abitazioni ed edifici danneggiati.
#terremoto in Sicilia, Borrelli in partenza per le zone colpite. Sorvolo dell'area e punto di situazione con le autorità locali presso la Prefettura di Catania sull’assistenza alla popolazione e le verifiche dell’agibilità degli edifici.https://t.co/3f9oYEGXqn#protezionecivile pic.twitter.com/u5bDNAPg9U
— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) 26 dicembre 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA