Ecco l’errore da non fare quando invii un bonifico per un regalo ad amici e parenti. Tutte le indicazioni per scrivere la causale ed evitare conseguenze spiacevoli.
Un regalo dovrebbe sempre essere gradito, ma con il bonifico si va quasi sul sicuro. Non è una questione prettamente materialista, ma questo mezzo consente di far arrivare il proprio dono comodamente, senza problemi di tempo e distanze. Sono già tante le occasioni in cui per tradizioni e consuetudini si preferisce regalare denaro anziché beni e servizi, permettendo a chi lo riceve di scegliere da sé come spenderlo. Si pensi ai matrimoni, ai compleanni, ma anche a una nuova nascita o a una laurea.
Con i bonifici si evitano i disagi legati all’uso del contante, garantendo un trasferimento pratico e sicuro. Grazie alle home banking, inoltre, è possibile fare tutto senza scomodarsi e in completa autonomia, senza contare i vantaggi delle nuove regole sui bonifici. Allo stesso tempo, è fondamentale scrivere con cura la causale. Ciò è importante per evitare conseguenze spiacevoli a entrambe le parti, in particolare dal punto di vista fiscale.
Vediamo quindi l’errore da non fare (che ancora molti commettono) e qualche accorgimento utile. Si precisa fin dall’inizio che la causale del bonifico non permette di eludere i controlli fiscali o evitare altri tipi di conseguenze legali, semplicemente scriverla in maniera completa e corretta consente di evitare fastidi a chi ha seguito la legge e preferisce evitare risvolti lunghi e spiacevoli. Un obiettivo non trascurabile se si vuole fare un gradito regalo ad amici o parenti.
L’errore da non fare in un bonifico regalo
La scrittura della causale di un bonifico per un regalo dovrebbe essere chiara, precisa e sintetica. Bisognerebbe evitare di aggiungere informazioni non necessarie o superflue, perché dato il poco spazio sarebbe difficile spiegarsi adeguatamente, generando equivoci spiacevoli.
Ed è proprio questa tendenza che dà origine a uno degli errori più gravi in questo campo: scrivere nella causale ringraziamenti, frasi varie di riconoscenza o gratitudine. Può sembrare assurdo e immotivato, probabilmente è proprio questo il motivo per cui spesso si disattende a questa regola, ma causali di questo tipo andrebbero evitate.
Questo perché potrebbero insospettire il Fisco, alludendo a eventuali pagamenti in nero per prestazioni lavorative ricevute. Ovviamente in caso di sospetti seguono i dovuti controlli, che tengono conto anche dell’entità dell’importo e della frequenza delle transazioni, dunque chi ha agito correttamente non ha nulla da temere. Allo stesso tempo, però, bisognerebbe evitare di commettere questo errore per evitare i disagi dovuti ai controlli (finanche il blocco temporaneo del conto corrente) e, non meno importante, intralciare il lavoro di verifica. Il più importante errore da non fare è inserire complimenti o ringraziamenti nella causale, considerando che la lunghezza limitata rende molto difficile spiegarsi in maniera esaustiva.
Senza dubbio c’è un errore ancora più grave, ossia quello di non scrivere affatto la causale, che è obbligatoria. Di norma, però, gli operatori allo sportello o i sistemi delle app non consentono l’invio del bonifico se il campo della causale è lasciato in bianco.
Causale del bonifico per un regalo
Non ci sono regole ferree sulle causali dei bonifici, ma per fare un regalo ad amici e parenti la formula base dovrebbe contenere i seguenti elementi:
- Motivo del trasferimento: donazione/regalo o prestito infruttifero, fondamentale anche per il regime di tassazione;
- finalità del regalo o prestito: evento o acquisto a cui è destinato. Ad esempio, “regalo di laurea” oppure “donazione per l’acquisto di uno scooter”;
- rapporto di parentela, utile soprattutto se il destinatario ha un conto cointestato;
- nome del destinatario.
Inserire chiaramente queste indicazioni permette di evitare fastidi immotivati, non solo per l’aspetto fiscale ma anche per eventuali opposizioni dei creditori o degli eredi in caso di successione. Oltretutto, specialmente quando non c’è un rapporto di parentela, specificare l’intento del regalo protegge dall’eventuale richiesta di restituzione, come se si trattasse di un prestito. È quindi sempre consigliabile chiedere questa indicazione quando si riceve un regalo.
Attenzione al valore del bonifico
Regalare denaro ad amici o parenti non è affatto vietato, anzi si compie così una donazione, una modalità di trasferimento di beni permessa e regolamentata dalla legge. Secondo il Codice civile, tuttavia, le donazioni che superano il modico valore necessitano di atto pubblico e quindi del notaio, a meno che siano indirette.
Bisogna quindi valutare l’importo del regalo tenendo conto delle proprie disponibilità economiche ed eventualmente rivolgersi al notaio o pagare direttamente per il bene da regalare, evitando così possibili contestazioni.
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