Centrali nucleari, le 14 zone dove potrebbero sorgere in Italia: la mappa dei Verdi

Alessandro Cipolla

31/08/2022

Se dovessero materializzarsi i programmi di Salvini e Calenda sul nucleare, per i Verdi in Italia sarebbero 14 le zone individuate per le centrali con un costo complessivo di 400 miliardi.

Centrali nucleari, le 14 zone dove potrebbero sorgere in Italia: la mappa dei Verdi

In un momento di grande crisi energetica, il tema dell’utilizzo del nucleare inevitabilmente sta tenendo banco in questa campagna elettorale che ci porterà alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.

Sia nel programma elettorale del centrodestra sia in quello della lista Azione-Italia Viva, si fa esplicitamente riferimento infatti all’utilizzo dell’energia nucleare per mezzo degli impianti di ultima generazione.

Carlo Calenda infatti già lo scorso marzo ha proposto la costruzione di otto centrali nucleari, con tre o quattro reattori ciascuna, per una potenza complessiva di 40 gigawatt. Per Matteo Salvini invece l’Italia “non può essere l’unico grande paese al mondo che si ostina a dire no al nucleare pulito e sicuro di ultima generazione, noi abbiamo bisogno di energia pulita e sicura, abbiamo bisogno del nucleare”.

Verdi e Sinistra Italiana così hanno realizzato uno studio in merito a queste proposte, calcolando i costi dei programmi elettorali sul nucleare e soprattutto “svelando” la mappa dei quattordici siti che sarebbero stati individuati in Italia come idonei per ospitare le eventuali centrali.

Verdi: centrali nucleari in Italia, i costi e i luoghi

In piena campagna elettorale, Verdi e Sinistra Italiana hanno fatto i conti alla proposta di Carlo Calenda, stimando che “il costo medio a consuntivo per 1 Gw di energia nucleare, prendendo a riferimento il costo più basso, è di 7 miliardi di euro”.

Il costo a consuntivo per il programma nucleare di Calenda di 40 Gw va da un minimo di 275 miliardi di euro a 400 miliardi - hanno scritto i rossoverdi - Chi pagherà? In Francia il nucleare è totalmente a carico dello Stato”.

Inoltre per Verdi e sinistra “il nucleare è un vero disastro in quanto a costi che lievitano e a ritardi”. Vengono citati così gli esempi di Flamanville in Francia e Olkiluoto in Finlandia, dove i costi sono lievitati rispettivamente da 3,7 a 19 miliardi (i lavori devono ancora essere terminati) e da 3 a 11 miliardi.

Nel loro dossier inoltre i Verdi hanno indicato anche quali sarebbero i quattordici siti individuati come idonei in Italia per realizzare queste centrali nucleari.

  • Palma di Montechiaro - Sicilia
  • Scanzano Jonico - Basilicata
  • Garigliano - Campania
  • Borgo Sabotino - Lazio
  • Montalto di Castro - Lazio
  • Brindisi - Puglia
  • Termoli - Molise
  • Oristano - Sardegna
  • Scarlino - Toscana
  • Chioggia - Veneto
  • Monfalcone - Friuli Venezia Giulia
  • Caorso - Emilia Romagna
  • Trino Vercellese - Piemonte
  • San Benedetto del Tronto - Marche

Per noi di Europa Verde e Alleanza Verdi e Sinistra non esiste nessun sito compatibile nel nostro Paese a causa della densità della popolazione, della sismicità e della siccità che interessa il nostro Paese - ha spiegato Angelo Bonelli - Lavoreremo per proporre soluzioni più sicure, economiche e rapidamente realizzabili contro quella folle idea di riportare il nucleare in Italia, energia costosa e pericolosa che è stata bocciata con due referendum”.

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