Cessione del credito, come guadagnarci fino al 7 febbraio 2022? Vediamo cosa fare prima che entrino in vigore le nuove regole del decreto Sostegni ter.
Cessione del credito, come guadagnarci fino al 7 febbraio 2022, prima che le nuove regole del decreto Sostegni ter entrino in vigore? Il provvedimento è stato approvato con il Consiglio dei ministri del 21 gennaio, ma ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Tuttavia, è stata diffusa una bozza del provvedimento, che contiene un’importante novità in merito ai crediti fiscali. Qualora questa versione del decreto dovesse venire confermata dal testo ufficiale pubblicato in GU, cambierebbe tutto il sistema della cessione del credito a partire dal 7 febbraio.
Le nuove regole interessano tantissimi crediti d’imposta:
- i bonus casa (superbonus 110%, ristrutturazione, ecobonus, facciate, abbattimento delle barriere architettoniche);
- il bonus sanificazione ambienti di lavoro;
- il bonus acquisto DPI;
- il bonus affitto.
Vediamo cosa succede e come guadagnarci, approfittando degli ultimi giorni prima che la novità entri in vigore.
Cessione del credito: come guadagnarci fino al 7 febbraio 2022
Il decreto Sostegni ter cambia, nella sua versione in bozza, il meccanismo della cessione del credito: i bonus fiscali potranno essere ceduti solo una volta a partire dal 7 febbraio 2022, data in cui la nuova misura dovrebbe entrare in vigore (per esserne certi bisogna aspettare la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta ufficiale).
A cambiare le carte in tavola è l’articolo 26 della bozza, Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, che cancella la possibilità di ulteriore cessione del credito in seguito alla prima. Già dal titolo dell’articolo è chiaro l’intento del governo: bloccare le frodi e il riciclaggio di milioni di euro in crediti d’imposta.
Dal punto di vista pratico, i crediti che alla data del 7 febbraio sono stati già oggetto di una cessione del credito o dello sconto in fattura potranno essere ceduti solo un’altra volta ad altri soggetti, banche e intermediari finanziari compresi.
Il decreto, quindi, consente una sorta di cessione jolly. Inoltre, chi effettua la cessione prima del 7 febbraio avrà un credito di maggior valore, perché ulteriormente trasferibile, caratteristica che viene meno per chi, invece, invia la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dopo il 7 febbraio.
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Uno degli aspetti da prendere in considerazione è che questa data spartiacque del 7 febbraio 2022 va a influenzare il valore del credito d’imposta ceduto prima o dopo il suddetto termine.
Perché? È semplice: un credito d’imposta ceduto prima del 7 febbraio potrà essere ceduto un’altra volta, stando alle regole del decreto Sostegni ter. Il credito ceduto dopo il 7 febbraio, invece, non potrà essere ceduto di nuovo, potrà solo essere portato in detrazione.
Vietando i trasferimenti multipli dei crediti li rende meno appetibili per le banche, e un altro lato della medaglia è l’aumento del costo della compravendita che si ripercuote sui cittadini sia nel caso di cessione diretta, sia in caso di sconto in fattura, perché le imprese possono comunque ribaltare la situazione sui contribuenti.
La scadenza per inviare le comunicazioni di cessione del credito o sconto in fattura è il 16 marzo 2022, ma viste le nuove regole in procinto di entrare in vigore, converrebbe anticipare la trasmissione all’Agenzia delle Entrate entro il 7 febbraio.
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