Cessione del credito e sconto in fattura anche per gli altri bonus casa, e non solo per il superbonus 110%: le ultime novità sull’iter della Legge di Bilancio 2022.
La cessione del credito e lo sconto in fattura ritornano sul piatto dei lavori in casa: non solo quindi per il superbonus 110%, ma per tutte le altre agevolazioni. Durante la discussione del testo della Legge di Bilancio 2022 c’è stato quindi un vero e proprio dietrofront sulle modalità alternative alla detrazione per la fruizione dei bonus casa.
Una notizia particolarmente attesa non solo dai cittadini che hanno intenzione di ristrutturare casa o fare lavori di riqualificazione energetica, ma anche per le imprese che si occupano degli interventi.
Cessione credito e sconto in fattura non solo per il superbonus 110%: novità in arrivo
La bozza della Legge di Bilancio 2022 non conteneva la proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito per gli altri bonus casa, ma solo per il superbonus 110%. Un cambiamento non indifferente nel panorama delle agevolazioni fiscali per l’edilizia. È stato il decreto Rilancio a estendere, nel 2020, la possibilità di cedere il credito a terzi (banche comprese) e procedere con lo sconto direttamente in fattura, previo accordo tra le parti, anche al bonus ristrutturazioni, eco e sismabonus, e al bonus facciate.
Che le carte in tavola stessero per cambiare lo aveva già annunciato il ministro dell’Economia e delle Finanze Franco, in audizione al Senato: un approccio del genere è troppo oneroso per le finanze pubbliche. E la prima versione della Legge di Bilancio 2022 ha confermato quest’orientamento, mantenendo la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura solo per il superbonus 110%.
Ma il testo della manovra è in bozza e l’iter in Parlamento è iniziato da poco, e iniziano a vedersi i primi correttivi. Uno dei primi compromessi da raggiungere vede protagonista l’edilizia, o meglio, la cessione del credito e lo sconto in fattura. Secondo le anticipazioni del Sole24Ore, le due alternative alla detrazione verrebbero ripristinate per altri tre anni e per tutti i tipi di incentivo.
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Cessione del credito e sconto in fattura anche per i bonus casa fino al 2024
Secondo le ultime indiscrezioni, quindi, le alternative alla detrazione rimarranno una possibilità fino al 2024. Da capire ora è se verrà ripristinata la modalità di sconto in fattura e cessione del credito non solo per i bonus per cui era già in vigore, ma anche per gli incentivi esclusi.
Ad oggi infatti -tecnicamente fino al 31 dicembre 2021- si può procedere con la cessione del credito (anche parziale) e con lo sconto in fattura non per tutti gli incentivi: gli esclusi sono il bonus giardini e il bonus mobili.
Quest’ultimo in particolare ha già subìto (almeno, nella bozza della manovra) un drastico taglio della soglia massima di spesa agevolata, ridotta da 16.000 a 5.000 euro. Seguiranno aggiornamenti in concomitanza con l’iter della Legge di Bilancio.
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