Cessione superbonus 110% e bonus edilizi: Agenzia Entrate vuole le foto

Nadia Pascale

31 Agosto 2022 - 15:05

Nella disciplina del superbonus 110% rientra anche la necessità di richiedere la documentazione fotografica prima di accettare la cessione del credito

Cessione superbonus 110% e bonus edilizi: Agenzia Entrate vuole le foto

Il superbonus 110% ha visto una larga parte dei fruitori accedere al beneficio non in modo diretto, cioè attraverso la detrazione del credito dalle proprie imposte, ma attraverso la cessione.

Le imprese sono però in difficoltà nell’anticipare le spese, proprio per questo la cessione a oggi più apprezzata è quella in favore degli intermediari finanziari, come le banche e Poste Italiane. Su questa modalità però l’Agenzia delle Entrate ha posto particolare attenzione e la circolare 23/E/2022 dedica ampio spazio proprio alla responsabilità del cessionario in caso di dichiarazioni fraudolente, cioè di lavori dichiarati ma non eseguiti.

In questo contesto diventa essenziale per il cessionario avere le foto dei lavori eseguiti in modo da poterne controllare l’avanzamento e l’effettiva realizzazione e procedere all’acquisto del credito di imposta, senza il rischio di sanzioni e perdite che possono essere ingenti. Le foto potranno poi essere mostrate all’Agenzia delle Entrate in caso di controlli, liberandosi così dal rischio di non veder riconosciuti i crediti acquistati.

Agenzia delle Entrate: controllare lo stato dei lavori per evitare responsabilità in solido in caso di cessione del credito

L’obiettivo principale dell’Agenzia delle Entrate è prevenire e reprimere le frodi attuate attraverso la cessione del credito del superbonus 110%. Queste sono diventate una vera emergenza, al punto che è stata messa a punto la circolare 23/E/2022 in cui, oltre a prevedere la responsabilità in solido per il cessionario, sono individuati anche dei «comportamenti tipo» da tenere d’occhio per evitare di acquisire dei crediti che poi non potranno essere riscossi, nel caso di indebita fruizione dell’agevolazione. Il caso più grave è quello in cui i lavori non vengano eseguiti. Segue una lista di ulteriori fatti a cui prestare attenzione:

  • assenza di documentazione;
  • contraddittorietà tra la documentazione prodotta e i lavori eseguiti;
  • l’incoerenza tra i lavori effettuati e il valore per essi indicato;
  • la sproporzione tra i crediti ceduti;
  • incoerenza tra la condizione reddituale del cedente e il valore dell’immobile su cui i lavori sono realizzati.

Il cessionario del superbonus 110% deve richiedere la documentazione fotografica

Oltre ai fatti a cui il cessionario deve prestare attenzione al fine di non acquisire crediti non riscuotibili, deve anche acquisire un’idonea documentazione per tutelarsi. Proprio per questo tra i documenti da allegare al prospetto informativo consegnato alla banca al fine di cedere il credito, sono previste anche le foto.

La relazione fotografica deve essere in grado di provare:

  • la condizione iniziale dell’immobile;
  • la documentazione inerente il Sal (Stato Avanzamento Lavori);
  • lo stato dell’immobile alla conclusione dei lavori.

La documentazione fotografica non sostituisce i documenti in precedenza richiesti, si tratta di una documentazione ulteriore, quindi continua a essere richiesto il visto di conformità e le asseverazioni sulla congruità delle spese.

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