Alla luce delle moltissime modifiche che ha subito il Superbonus 110%, chi ne può ancora fruire nel 2023? Vediamo come cambiano aliquote, scadenze e destinatari dell’agevolazione.
Il 2023 per il Superbonus è un anno sicuramente da considerare di transizione. Innanzitutto per molti beneficiari l’agevolazione è depotenziata dal 110% al 90%, depotenziamento a scalare che porterà, anche nel futuro l’aliquota di detrazione a scendere ancora. Ma a cambiare non è solo la detrazione spettante a chi utilizza lo strumento, ma anche il calendario delle scadenze e la modalità di fruizione del beneficio.
Dal 17 febbraio 2023, infatti, con lo stop imposto per la cessione del credito e lo sconto in fattura per i nuovi interventi, il superbonus ha subito una sorta di mutilazione che lo rende fruibile, pienamente, solo a pochi fortunati contribuenti.
Cerchiamo, quindi, di capire come funziona il superbonus nel 2023 tra aliquote di detrazione, scadenze e destinatari del beneficio alla luce di tutte le novità che hanno modificato strutturalmente l’agevolazione che ha rivoluzionato il settore edilizio.
Superbonus 110% e detrazione fiscale
Nella sua versione originaria il Superbonus 110% consisteva in una misura volta a incentivare i lavori di ristrutturazione degli edifici con lo scopo di migliorarne l’efficienza energetica e ridurre il rischio sismico. La detrazione spettante al contribuente era pari al 110% delle spese sostenute per gli interventi in questione a patto di migliorare almeno di due classi energetiche l’efficienza dell’immobile.
Attivo dal luglio 2020, il Superbonus ha subito nel 2023 un ridimensionamento importante a partire dallo stop imposto, con il Dl n.11 del 16 febbraio 2023, alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi.
Unica possibilità di fruire del bonus in questione, dal 17 febbraio 2023, resta solo la detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, detrazione fruibile in un massimo di 4 anni.
La detrazione per intero, visto le alte cifre degli interventi edilizi, in questo modo, resta fruibile solo da chi ha un reddito molto alto e la maggior parte dei contribuenti resta tagliata fuori dal beneficio in questione.
Superbonus 2023, chi ne fruisce ancora al 110%?
Dal 1° gennaio 2023 la detrazione del Superbonus passa dal 110% al 90%, salvo eccezioni per le quali resta al 110%, ovvero:
- per lavori effettuati su villette unifamiliari, fino al 30 settembre 2023 ma solo a patto che al 30 settembre 2022 almeno il 30% dei lavori siano stati effettuati;
- per lavori effettuati da condomini la cui Cila sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
- per lavori effettuati da Iacp e cooperative fino al 31 dicembre 2023 ma solo a patto che entro il 30 giugno 2023 almeno il 60% dei lavori siano stati eseguiti;
- per lavori di demolizione e ricostruzione ma solo a patto che l’istanza di acquisizione del titolo abitativo sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
Novità 2023 Superbonus
Al di là della variazione dell’aliquota di detrazione, vediamo quali sono le modifiche sostanziali che il superbonus subisce nel 2023 e cosa cambia veramente nella fruizione dell’agevolazione.
Salvo casi eccezionali, quindi, l’aliquota di detrazione passa dal 110% al 90% dal 1 gennaio 2023. Come abbiamo accennato c’è anche il decreto Legge del 16 febbraio che blocca lo sconto in fattura e la cessione del credito per i nuovi interventi. Cessione che rimane ancora possibile, grazie alla proroga dal 31 marzo al 30 settembre 2023, per le case unifamiliari.
Un’altra ulteriore novità viene dall’aumento delle possibili cessioni del credito da 4 a 5 ma solo per interventi già avviati prima del 17 febbraio 2023. In ultimo, troviamo anche lo novità per le imprese che realizzano lavori con Superbonus di avere “prestiti ponte” se si trovano ad avere problemi di liquidità per i crediti in attesa di essere incassati.
Superbonus 2023, ma come funziona?
Come già accennato il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura provocano una chiusura della platea dei possibili destinatari del Superbonus. Ma per le spese sostenute nel 2022 viene offerta la possibilità di poter fruire della detrazione in 10 quote annuali (anzichè in 4) di pari importo, ma con codici tributo validi solo per l’anno di imposta 2023 (quindi con dichiarazione dei redditi 2024).
Per tutti gli altri che hanno sostenuto spese solo nel 2023 con lavori avviati dopo il 17 febbraio 2023, come anticipato, resta l’unica possibilità di fruizione con la detrazione in dichiarazione dei redditi con ripartizione in quattro quote annuali.
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