Trovato l’accordo sul programma di governo tra 5 Stelle e Lega adesso si dovrà individuare il prossimo Presidente del Consiglio: sarà un grillino.
Chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio? Praticamente fatta ormai la nuova maggioranza di governo, resta da capire chi Movimento 5 Stelle e Lega decideranno di mandare a Palazzo Chigi.
Per prima cosa i due partiti ripetono che andrà fatto un programma di governo comune, soltanto dopo si penserà alle poltrone. Difficile però che le due cose non procedano di pari passo, con il toto-premier che sta impazzendo nelle ultime ore tra nomi politici e figure esterne.
Un Presidente del Consiglio politico?
In questo momento tutte le attenzioni di Lega e Movimento 5 Stelle, aspettando di capire cosa intenda fare Fratelli d’Italia, sembrerebbero essere rivolte alla realizzazione di un programma di governo condiviso.
Il testo sarà la base dell’esecutivo giallo-verde, ma questo governo per certi versi “rivoluzionario” viste le forze politiche che lo compongono avrà bisogno di una persona che lo guidi e che lo rappresenti.
Fin dalla campagna elettorale Luigi Di Maio e Matteo Salvini erano concordi su un fatto: il prossimo premier dovrà essere espressione della forza politica vincitrice delle elezioni, niente nomi di tecnici quindi.
Anche in questo lungo post voto, spesso si è parlato di un governo istituzionale o neutro, presieduto da una figura indicata dal Presidente Sergio Mattarella per traghettare il paese verso un nuovo voto nel 2019.
Unanime è stato il netto rifiuto di questa ipotesi da parte sia di Salvini che di Di Maio: nessun nuovo governo stile quello Monti sarebbe stato sostenuto dai due partiti, rendendo di fatto impossibile una sua nascita già in partenza.
Ma adesso che saranno Lega e Movimento 5 Stelle a governare insieme, chi sarà il Presidente del Consiglio? Logico attendersi quindi che sarà un politico di uno dei due partiti a capo dell’esecutivo-
Il toto-premier
Luigi Di Maio e Matteo Salvini aspirano entrambi a essere i prossimi inquilini di Palazzo Chigi. Essendo però i due classici polli in un unico pollaio, difficile che uno possa dare il via libera alla nomina dell’altro.
Si è parlato quindi di una possibile “staffetta” tra i due, che si andrebbero ad alternare alla guida del paese con precise scadenze da rispettare. L’unica volta che in Italia si pensò a una cosa del genere, con Craxi e De Mita protagonisti, non andò però a finire molto bene risultando alla fine un fallimento.
Questa ipotesi al momento è la più probabile ma i due potrebbero anche fare entrambi un passo indietro, lasciando campo a uno dei loro colonnelli. In quest’ottica, la Lega starebbe pensando a Giancarlo Giorgetti, che non dispiacerebbe anche a Silvio Berlusconi che “non c’è ma c’è” in questo patto di governo.
Gli ultimi rumors parlano però di un esponente del Movimento a Palazzo Chigi, con il carroccio che in cambio otterrebbe diversi ministeri pesanti come quello degli Interni (dove si accaserà Salvini) e dell’Economia.
Se così fosse, Luigi Di Maio tornerebbe in poli per il ruolo di Presidente del Consiglio. In alternativa si parla anche di Alfonso Bonafede e soprattutto di Emilio Carelli, nome che non dispiacerebbe al Centrodestra e neanche a Mattarella.
Appaiono “bruciati” invece le varie figure terze che sono state evocate in questi giorni: dall’economista Enrico Giovannini al diplomatico Giampiero Massolo, passando poi per i professori Giulio Sapelli e Giuseppe Conte.
Vista la grande difficoltà nel giungere a un accordo, appare evidente come oltre alla smania comune di andare al governo alla fine siano veramente pochi i punti che accomunano la Lega ai 5 Stelle.
Di conseguenza, trovare un nome che possa soddisfare entrambi non sarà facile ma, alla fine, se non si vuol far saltare tutto il tavolo qualcuno dovrà cedere. Il casting per il prossimo Presidente del Consiglio quindi a breve giungerà al suo epilogo.
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