L’esplosione della pandemia rischia di fomentare ancora di più associazioni di ultraconservatori cattolici negli Stati Uniti, da sempre in lotta contro il pontificato di Papa Francesco. Ma chi sono i gruppi politici USA contro Bergoglio?
Tra gli effetti della pandemia di coronavirus c’è anche il rafforzarsi delle posizioni di dura critica e aspra lotta contro Papa Francesco.
Questo perché i cattolici ultraconservatori, concentrati soprattutto negli Stati Uniti, proprio non accettano l’impostazione della Chiesa di Bergoglio. Nemmeno adesso, in piena crisi a causa dell’epidemia.
Dove sono i riferimenti papali all’ira di Dio contro la pestilenza? Dov’è il legame tra epidemia e peccato originale? Il mancato annuncio papale di queste verità bibliche, secondo i potenti gruppi cattolici oltranzisti USA è l’ennesima conferma della necessità di cacciare Papa Francesco.
Ecco chi sono i gruppi politici statunitensi contro Bergoglio, talmente radicati e influenti da finanziare la propaganda anche fuori dagli USA.
La sfida contro papa Francesco made in USA
Da quando Bergoglio si è insediato in Vaticano è iniziata la dura battaglia dei cattolici più conservatori contro il suo pontificato. Una rete di organizzazioni, associazioni, fondazioni e lobby politiche statunitensi hanno fatto da apripista nella sfida contro Papa Francesco.
Oggi, sono più radicate che mai e prendono spunto dalle parole di Bergoglio enunciate durante questo difficile tempo di pandemia per far sentire la propria voce.
Dinanzi a un pontefice che richiama costantemente alla solidarietà, alla cura di chi soffre, all’accoglienza del diverso, all’abbandono dell’egoismo, i gruppi ultracattolici reagiscono inorriditi.
John-Henry Westen, fondatore del sito cattolico Lifesitenews, non usa mezzi termini nella sua campagna anti-Bergoglio e accusa il Vaticano di aver pubblicato le linee guida per le nuove messe al tempo della COVID-19 senza alcun riferimento al Dio che punisce per il peccato originale.
Da sempre, inoltre, le figure più tradizionaliste del cattolicesimo statunitense si radunano attorno al cardinale in pensione Raymond Burke, (licenziato da Francesco nel suo lavoro in Vaticano), che divulga le sue idee con siti e riviste apposite.
L’obiettivo è smontare l’immagine della Chiesa disegnata da Papa Francesco. Si guarda con orrore, per esempio, alla spinta di Bergoglio verso l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati e verso la difesa dell’ambiente e della cooperazione globale.
C’è un altro acerrimo e dichiarato nemico di Papa Francesco: l’ex braccio destro di Donald Trump Steve Bannon. Quest’ultimo ha etichettato il pontefice come un pericoloso leader politico, troppo schierato contro nazionalismi, populismi e sovranisti.
E poi c’è la figura di l’ex ambasciatore del Vaticano in America, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che continua ad avere una grande risonanza proprio negli USA. Già da tempo ha gettato ombre sull’operato di Francesco contro gli scandali sessuali del cardinale Theodore McCarrick.
E recentemente ha criticato di nuovo il Pontefice per la sua apertura al dialogo religioso: Papa Bergoglio ha affermato, nella Dichiarazione di Abu Dhabi, che tutte le religioni sono volute da Dio: questa è non solo un’eresia, ma una forma di gravissima apostasia ed una bestemmia.
L’estrema destra vicina a Trump e contro Bergoglio
Non sono poche le associzioni statunitensi di estrema destra in grado di influenzare la battaglia religiosa contro il Papa in Europa e non solo. Molte di queste, inotre, sono vicine al presidente USA Donald Trump.
Tra di esse, per esempio, spiccano Alliance Defending Freedom (ADF) e American Center for Law and Justice, in prima linea nel diffondere i temi più conservatori del cattolicesimo.
L’ADF ha tra i suoi fondatori Alan Sears, esponente dell’estrema destra cristiana americana, contrario all’apertura verso gli omosessuali.
L’altro gruppo, invece, esiste dal 1990, grazie alla fondazione dell’evangelista americano Pat Robertson, che ebbe l’idea per opporsi all’Unione Americana per le Libertà Civili.
Jay Sekulow fa parte del team, oltre ad essere stato legale di Donald Trump nell’inchiesta Mueller.
Da ricordare anche la Billy Graham Evangelistic Association, che ha osannato Trump, accusato l’Islam di essere dibolica e attaccato i diritti degli omosessuali.
Tutti gruppi che lavorano, anche con finanziamenti verso altre associazioni e reti europee di lobby di estrema destra, per un cattolicesimo fortemente conservatore, contrario all’idea di Chiesa di Papa Francesco.
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