Ci sono debiti che non vanno mai in prescrizione?

Patrizia Del Pidio

9 Febbraio 2025 - 11:15

In quali casi la prescrizione di un debito non interviene mai? Vediamo quando il debito non si prescrive e quando interviene l’interruzione e la sospensione della prescrizione.

Ci sono debiti che non vanno mai in prescrizione?

Ci sono debiti che non vanno mai in prescrizione e per i quali, di conseguenza, il pagamento è sempre dovuto. In linea generale i debiti hanno un termine di prescrizione che è variabile (da sei mesi a 10 anni). Solitamente i debiti che sorgono da un contratto hanno una prescrizione decennale, quelli che sorgono da atti illeciti hanno prescrizione quinquennale. Anche le varie tasse e imposte hanno termini variabili in base che siano dovuti all’ente locale (prescrizione breve) o all’Erario (prescrizione lunga).

Esistono debiti che non si prescrivono mai? Approfondiamo l’argomento.

Debiti, diritti e prescrizione

I debiti, in linea generale, hanno tutti una prescrizione. Come funziona la prescrizione? Se il creditore non esercita il suo diritto di chiedere la restituzione del credito che vanta per un determinato lasso di tempo perde il diritto ad avere indietro la somma e, di fatto, il debitore non è più tenuto a pagare. Con la prescrizione, quindi, il debitore perde un diritto.

Se si parla di debiti, possiamo dire che la prescrizione è sempre prevista, ma esistono dei diritti che non si prescrivono mai. Il diritto di proprietà non cade in prescrizione, ma può intervenire l’usucapione a farlo venire meno (ma non si tratta di una prescrizione del diritto), così come non cadono in prescrizione il diritto alla salute, alla privacy, all’identità personale.

Se si parla di un diritto di natura economica, come può essere un debito, la prescrizione c’è sempre anche se i termini possono essere interrotti, sospesi o decorrere da zero.

Quando si parla di debiti che non si prescrivono, quindi, non si tratta di debiti che non sono soggetti a prescrizione, ma di debiti che sono sempre dovuti perché si rinnovano a causa di interruzione e sospensione della prescrizione.

Un credito che non si prescrive è quello vantato dal figlio contro il genitore che non l’ha riconosciuto: questo particolare risarcimento del danno non cade mai in prescrizione. Un figlio che non è stato riconosciuto dal padre, infatti, può chiedergli in qualsiasi momento della sua vita il risarcimento del danno per le privazioni (affettive ed economiche) subite.

I debiti che si devono sempre pagare quali sono?

Supponiamo che l’Agenzia delle Entrate debba riscuotere un credito da parte di una amministrazione pubblica e che il debito in questione è soggetto a prescrizione decennale. Se allo scadere dei 10 anni l’Ade invia al debitore un sollecito di pagamento o una diffida a pagare i termini di prescrizione si azzerano e ricominciano da capo. Se ogni volta, all’avvicinarsi della scadenza dei 10 anni, quindi, si sollecita il pagamento la prescrizione, pur essendo prevista, non arriva mai.

Il creditore, quindi, può interrompere di volta in volta la prescrizione per fare in modo che il debito rimanga sempre “pagabile”. La prescrizione si interrompe e ricomincia a decorrere da zero anche nel caso che il debitore chieda una rateizzazione del debito riconoscendone l’esistenza.

L’interruzione della prescrizione avviene anche per quel che riguarda i debiti condominiali: il riportare il credito vantato nel bilancio condominiale con l’approvazione da parte dell’assemblea interrompe la prescrizione. Se questo credito è riportato, anno dopo anno, nel bilancio potrebbe non andare mai in prescrizione.

La sospensione della prescrizione

Oltre all’interruzione della prescrizione, che abbiamo già visto, c’è anche la sospensione, ovvero un periodo di tempo in cui i termini di prescrizione non decorrono. Durante la sospensione la prescrizione non si calcola, ma riprede a essere calcolata una volta finita la sospensione.

I termini di prescrizione sono sospesi durante i pagamenti rateali (mutuo, piani di dilazione, finanziarie). Fintanto che si pagano le rate i termini di prescrizione sono sospesi, ma nel momento che si inizia a saltare il pagamento e si smette di pagare la sospensione si interrompe e decorre la prescrizione.

Anche in caso di giudizio la prescrizione si interrompe e riprende a decorrere solo al momento che si arriva alla sentenza: questo fa in modo che se per un debito si finisce in causa e quest’ultima dura molti anni, non si corre il rischio che il diritto si prescriva. Lo stesso meccanismo opera anche durante i ricorsi contro cartelle esattoriali o contro atti del Fisco.

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