Quest’anno la commemorazione dei defunti per il 1° e il 2 novembre si svolgerà nel rispetto delle misure anti-Covid: cimiteri chiusi e regole di accesso.
Cimiteri chiusi o limitati al pubblico in occasione delle festività di Ognissanti e dei Morti, il 1° e il 2 novembre. La curva epidemiologica, infatti, costringe i sindaci ad emanare ordinanze restrittive per scongiurare nuovi contagi.
Per onorare i defunti si dovranno rispettare alcune regole: mascherina sempre obbligatoria, divieto di assembramento e distanza di sicurezza. Ogni comune può decidere in autonomia, tuttavia, a grandi linee, le regole sono simili: ingressi contingentati, percorsi alternativi di entrata e uscita, divieto di celebrare messa e benedire tombe e cappelle. L’accesso ai cimiteri - dove non è disposta la chiusura totale - è regolato dalla Polizia locale.
Anche il Codacons mette in guardia dai possibili rischi e invita i cittadini a rispettare le misure di prevenzione.
Regole per la celebrazione dei defunti: cosa prevedono le ordinanze locali
Molti comuni in diverse regioni hanno emanato - o sono in procinto di farlo - ordinanze con le quali si vieta o limita l’accesso ai cimiteri dei parenti dei defunti. In assenza di un provvedimento nazionale, i sindaci stanno procedendo in ordine sparso: Campania, Sardegna e Sicilia sono le regioni che adottano le regole più rigide.
In moti casi è vietato comprare fiori all’ingresso e sono sospese le celebrazioni liturgiche nelle chiese all’interno o adiacenti al cimitero ed anche nelle cappelle private. I Comuni dovranno disporre percorsi separati in entrata e in uscita e contingentare gli ingressi. A questo scopo saranno implementati i controlli da parte delle autorità di pubblica sicurezza e della Polizia locale.
Chiunque si reca al cimitero deve indossare la mascherina protettiva a copertura di naso e bocca, rispettare il divieto di assembramento e mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, salvo che tra persone conviventi.
Cimiteri chiusi in diversi comuni
In vista degli assembramenti previsti per Ognissanti e festa dei Morti, alcuni comuni hanno deciso di chiudere completamente i cimiteri vietando gli ingressi. La chiusura totale riguarda soprattutto i comuni della Campania, dove è più sentita la tradizione di celebrare riti religiosi in prossimità delle tombe dei defunti.
A Sperone, Avella e Baiano (in provincia di Avellino) i cimiteri civili sono chiusi come durante il lockdown. Cimiteri chiusi anche in alcune località siciliane: Agrigento, Naro, Canicattì e Licata.
A Napoli, invece, restano aperti con orario limitato: dalle 07.00 alle 16.00 con possibilità di aprire diversi varchi di accesso per limitare il rischio assembramento. Forti restrizioni a Salerno, dove l’Arcivescovo ha imposto il divieto alle celebrazioni eucaristiche l’1 e il 2 novembre nei cimiteri e nelle cappelle private.
Festa dei Santi e dei Morti 1° e 2 novembre: papa Francesco proroga le indulgenze plenarie
L’emergenza Covid-19 ferma anche le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti, prorogate per tutto il mese di novembre. Così ha stabilito papa Francesco in una recente delibera apostolica. La massima carica ecclesiastica invita anziani, malati e gli immunodepressi a non recarsi al cimitero ma pregare in casa.
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