La Cina sfida gli Stati Uniti, è guerra aperta su 8 settori chiave

Luna Luciano

28 Maggio 2023 - 09:22

La Cina sfida gli Stati Uniti e si prepara a diventate la prima potenza industriale. Il passaggio non è né semplice né scontato, ma Pechino ha una strategia: raggiungere la supremazia in 8 settori.

La Cina sfida gli Stati Uniti, è guerra aperta su 8 settori chiave

La Cina è ormai diventata la prima potenza industriale, ma per poter rimanere la prima potenza economica deve conquistare l’autonomia tecnologica e per farlo ha un piano, lanciando una nuova sfida agli Stati Uniti.

Le due superpotenze si sono più volte scontrate negli anni sia sul piano economico, con dazi e tasse, che sul piano geopolitico. Non per ultimo il piano della Cina per la pace in Ucraina che prevedeva anche l’invito all’indipendenza strategica dell’Europa dagli Stati Uniti, un invito che di sicuro non piace alla Casa Bianca e che è stato declinato da Bruxelles.

Per poter diventare una superpotenza tecnologica, rafforzando la sua posizione sulla scacchiera geopolitica ed economica mondiale, la Cina ha messo a punto un piano: ottenere la supremazia in ben 8 settori chiave, sfidando l’egemonia statunitense in questi settori strategici. Ecco quali sono e qual è la strategia cinese.

La Cina sfida gli Stati Uniti, è guerra aperta su 8 settori chiave: qual è la strategia di Pechino

Sono ben 8 i settori chiave in cui la Cina punta a raggiungere il primato assoluto, sfidando l’egemonia statunitense. Per poterlo fare però, è necessario che Pechino si doti di tecnologie e competenze, per poi essere “in grado di sviluppare le uno e le altre autonomamente”, come spiega l’economista Luca Paolazzi, advisor di Ceresio Investors e direttore scientifico della Fondazione Nord Est, già consulente del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Gli 8 settori strategici che consentirebbero alla Cina di diventare a tutti gli effetti una superpotenza tecnologica autonoma sono:

  • aeroplani a fusoliera larga;
  • chip telefoni;
  • grandi trattori e mietitrici;
  • apparecchiature mediche avanzate;
  • robot industriali;
  • apparecchiature per energia rinnovabile;
  • componentistica navale;
  • veicoli green.

L’obiettivo di Pechino è quello di rendersi indipendente da semilavorati e beni strumentali acquistati all’estero. Se il passaggio “non è né semplice né scontato”, la Cina ha messo in campo qualsiasi strategia per poter perseguire e raggiungere il proprio obiettivo. Come spiega Paolazzi, infatti, la Cina sta utilizzando qualsiasi strumento, come il controllo diretto di produzione e intermediari finanziari e il trasferimento forzato di tecnologia da imprese estere che investono in Cina e acquisizioni di imprese all’estero.

Proprio il rapporto con le imprese straniere si è rivelato essere una delle chiavi di volta per agevolare la crescita della Cina come potenza tech. L’economista Paolazzi riporta l’esempio degli smartphone e dei microchip - materia prima per la digitalizzazione dei sistemi economici. Ma non basta, per poter diventare una potenza economica è necessario avere un mercato interno “forte”, il che significa “imprese fuori scala per i competitor”, come le aziende Hikvision per le videocamere di sorveglianza (dal fatturato di 12 miliardi di dollari) la Fuyao per parabrezza e vetri delle auto (4 miliardi) e la Gree Electric per l’aria condizionata (dal fatturato di 30 miliardi di dollari l’anno). Insomma, la complessa strategia economica parte da un assunto piuttosto semplice: “essere grandi in Cina per essere grandi nel mondo”.

La Cina sfida gli Stati Uniti: è corsa ai brevetti e alla Luna

Per poter diventare la prima potenza tecnologica la Cina ha sfidato gli Stati Uniti nella corsa al progresso scientifico. Pechino al momento risulta essere la prima potenza per numero di brevetti attivi, nel 2021 erano ben 3,6 milioni, contro i 3,3 milioni degli Stati Uniti e i 2 del Giappone. Stando a un rapporto risalente a marzo dell’Istituto australiano di politica strategica (Aspi), la Cina risulta in vantaggio in 37 settori tecnologici su 44, tra cui quelle della:

  • difesa;
  • robotica;
  • energia;
  • ambiente;
  • biotecnologia;
  • intelligenza artificiale;
  • materiali avanzati;
  • tecnologia quantistica;
  • spazio

Secondo lo studio Pechino sta costruendo le basi per diventare la prima superpotenza tecnologica del mondo, garantendosi un vantaggio nella ricerca in gran parte dei settori tecnologici critici e in quelli emergenti. Lo spazio è uno dei campi sul quale si sfidano Cina e Stati Uniti, ricordando vagamente la corsa alla Luna intrapresa durante la Guerra fredda. Infatti, la Cina ha elaborato un complesso programma di esplorazione lunare, che vede l’obiettivo di creare una base abitata al Polo Sud della Luna. Le prime tre fasi del programma sono state portate a termine con successo ed è entrato nella fase finale. La space economy è diventato un settore di confronto in cui Pechino ambisce a un ruolo da protagonista, eguagliando i risultati della Nasa. Intanto la risposta degli Stati Uniti alla sfida del Dragone orientale prevede l’imposizione di dazi, la messa al bando di alcuni marchi cinesi, i forti incentivi per attrarre produttori esteri, il divieto di esportare tecnologie sofisticate in Cina. Una risposta di cui non si conosce la reale efficacia.

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