Cosa significa codice raccomandata 154 e cosa contiene? Andiamo nel dettaglio per vedere di cosa si tratta, chi è il mittente e come fare il tracking.
La raccomandata è un servizio messo a disposizione da Poste Italiane, grazie a cui è possibile inviare una lettera, avendo la garanzia che la transazione sia tracciata. Ma non solo, grazie alla ricevuta di ritorno si ha la notifica dell’avvenuta consegna della lettera al soggetto destinatario.
Nel caso in cui quest’ultimo sia assente al momento della consegna, il postino provvede a lasciare nella buca delle lettere uno scontrino contenente un codice a barre. Proprio osservando le prime tre cifre di tale codice è possibile cercare di avere un’anticipazione del contenuto e del mittente della raccomandata.
Cosa significa codice raccomandata 154
I codici raccomandata servono ad identificare e tracciare una spedizione di posta raccomandata, garantendo la tracciabilità e la sicurezza della comunicazione. Ogni raccomandata ha un codice univoco che permette di tracciare lo stato della spedizione, garantire la conferma di ricezione e assicurare la sicurezza legale in caso ad esempio, di dispute.
Questi codici sono utilizzati in genere per l’invio di documenti importanti, quali atti legali, contratti, fatture e notifiche ufficiali. Prima di lasciarsi prendere dal panico si invita a controllare le prime due o tre cifre del codice a barre presente sull’avviso di giacenza lasciato dal postino. Generalmente una raccomandata con codice 154 si tratta di una raccomandata semplice, pertanto non riguarda atti giudiziari, multe o cartelle esattoriali.
Chi è il mittente
Diversi possono essere i mittenti di una raccomandata con codice 154. In particolare, ad inviare tale tipo di comunicazione può essere un privato, piuttosto che un’azienda oppure un professionista che desidera inoltrare una comunicazione ritenuta importante.
Il mittente, ad esempio, può essere un avvocato, il datore di lavoro oppure una compagnia assicurativa. Tra i mittenti di una raccomandata con codice 154 si annoverano anche gli amministratori di condominio. Stabilire a priori chi sia il mittente di una raccomandata, comunque, non è possibile. Il consiglio, quindi, è di recarsi il prima possibile presso l’ufficio postale per conoscere l’effettivo mittente e contenuto.
Cosa contiene una raccomandata codice 154
Una raccomandata con codice 154 può indicare diversi tipi di comunicazioni, tra cui le seguenti:
- comunicazione da parte di un privato, come ad esempio l’inquilino che ha deciso di disdire il contratto di locazione;
- convocazione dell’assemblea condominiale da parte dell’amministratore;
- diffida da parte dell’avvocato;
- comunicazione da parte della compagnia assicurativa;
- lettera da parte del datore di lavoro;
- diffida per un pagamento non avvenuto o avviso di pagamenti in scadenza, ad esempio da parte di una società fornitrice delle utenze domestiche come acqua, luce, gas e telefono.
Il codice raccomandata 154 può essere equiparato ai codici 12, 13, 14, 15, ma anche 151, 152, 1513, 1514 e 1515. In tutti i casi in cui l’avviso di giacenza riporta uno di questi numeri, infatti, si tratta di una raccomandata semplice. È possibile pertanto tirare un sospiro di sollievo, sapendo che non si tratta di un atto giudiziario o di una multa.
Come rintracciare la raccomandata con codice 154
Poste Italiane mette in campo diversi servizi grazie a cui poter rintracciare un raccomandata con codice 154. Come riportato sul sito dello stesso ente, si può:
"controllare lo stato delle tue spedizioni in qualsiasi momento:
con Cerca spedizioni, inserendo il codice presente nella ricevuta sotto il codice a barre. Il codice deve essere inserito senza interruzioni e senza trattino (es.: 050000201242)
chiamando i numeri 800.160.000 e 06.4526.1600* e fornendo il codice invio
con PosteMobile, direttamente sul tuo cellulare grazie al nuovo servizio Cerca spedizioni".
Come ritirare una raccomandata codice 154
Per ritirare una raccomandata con codice 154 bisogna prima di tutto controllare l’avviso di giacenza. Quest’ultimo viene lasciato dal postino nella buca delle lettere nel caso in cui il destinatario non sia presente al momento della consegna. L’avviso di giacenza, infatti, è un’annotazione che presenta diverse informazioni importanti, come gli estremi dell’ufficio postale presso cui è depositata la raccomandata, pronta per essere ritirata.
Ma non solo, vengono indicati anche la data e l’ora della tentata consegna, oltre all’invito a recarsi presso l’ufficio postale di competenza. Per ritirare la raccomandata si deve presentare all’operatore postale l’avviso di giacenza e un proprio documento di identità in corso di validità. Si deve apporre una firma dove appositamente indicato dall’addetto ai lavori e quest’ultimo provvederà, finalmente, a consegnare la raccomandata.
Come delegare un soggetto terzo al ritiro
La raccomandata può essere ritirata personalmente oppure delegando un terzo soggetto, come ad esempio un parente o un amico. Quest’ultimo si deve presentare presso l’ufficio postale munito dell’avviso di giacenza e di un proprio documento di riconoscimento. Ma non solo, deve presentare la delega sottoscritta dal destinatario originario e una copia del documento di identità di quest’ultimo.
Soffermandosi sulla delega, quest’ultima può essere concessa compilando l’apposito spazio riservato, presente sull’avviso di giacenza oppure redigendo una delega scritta in carta semplice. Il tutto avendo l’accortezza di indicare le generalità del delegato e del delegante. In assenza di questi documenti, purtroppo, l’operatore allo sportello postale non può consegnare la raccomandata.
Scadenze della raccomandata con codice 154
La raccomandata può essere ritirata a partire dal momento in cui il postino lascia nella buca delle lettere l’avviso di giacenza. Questo, però, non vuol dire che bisogna fiondarsi il giorno stesso presso l’ufficio postale. Allo stesso modo non bisogna nemmeno far passare più tempo del dovuto, onde evitare di incorrere in spiacevoli situazioni. A tal proposito, infatti, è bene sapere che la raccomandata resta in giacenza presso l’ufficio postale per trenta giorni.
Trascorso questo arco temporale, la raccomandata viene restituita al mittente, con tanto di timbro «al mittente per compiuta giacenza». Questa dicitura vuol dire che secondo la legge la notifica è da considerarsi perfezionata, anche se il destinatario non ha ritirato la raccomandata. In pratica dal punto di vista giuridico il destinatario è venuto a conoscenza dell’atto, anche se nella realtà dei fatti non è a conoscenza del relativo contenuto.
Proprio per questo motivo, nel caso in cui troviate un avviso di giacenza nella buca delle lettere, si consiglia di provvedere il prima possibile a ritirare la raccomandata. Non ritirare la comunicazione con la speranza di non dover fare i conti con le eventuali conseguenze non è affatto la strada giusta da seguire. Anzi, il rischio è di aggravare situazioni che potrebbero, invece, essere risolte in tutta tranquillità.
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