In Italia i contagi continuano a salire. Ecco le Regioni che cambiano colore lunedì 21 marzo.
In Italia i contagi continuano a salire. Nel bollettino di venerdì 18 marzo, nelle 24 ore sono stati 76.250 i nuovi casi. Le vittime sono state 165. È quanto emerge dai dati del ministero della Salute sulla situazione epidemiologica nel nostro paese.
Intanto, il governo Draghi ha presentato il nuovo decreto Covid sulle riaperture. Decreto che prevede la sospensione del sistema a colori delle regioni a partire dal 1° aprile. Quello di lunedì 21 marzo dovrebbe essere il penultimo cambio di colore delle regioni. La scorsa settimana in zona gialla erano rimaste solo quattro regioni: Lazio, Marche, Calabria e Sardegna. Il resto d’Italia è già in zona bianca. Ma chi cambierà colore lunedì 21 marzo? Entriamo nel dettaglio.
I colori delle regioni da lunedì 21 marzo
In Italia i contagi tornano a salire, spinti anche dalla nuova variante Omicron 2. A detta degli scienziati, molto più contagiosa delle precedenti. Ma la risalita dei casi non ferma il cambio di colore delle regioni italiane. Delle quattro rimaste ancora in zona gialla, tre saranno promosse in «bianco» a partire da lunedì 21 marzo: si tratta di Lazio, Marche e Calabria. In zona gialla resta solo la Sardegna che, a meno di impennate dei ricoveri nei prossimi sette giorni, lunedì 28 marzo sarà l’ultima regione a passare in bianco.
Il 31 marzo, infatti, terminerà lo stato di emergenza. E con esso sarà abolito il sistema a colori delle regioni che ci accompagna dall’autunno 2020.
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I dati dei ricoveri regione per regione
Al momento, l’impennata di contagi da Covid-19 degli ultimi giorni non starebbe influendo sui ricoveri. Ma i dati saranno più chiari tra una decina di giorni. È proprio sulle ospedalizzazioni infatti che si basa il sistema a colori delle regioni.
Di seguito gli ultimi dati Agenas regione per regione:
Abruzzo: 7% intensive 20% area medica
Basilicata: 3% intensive 24% area medica
Calabria: 8% intensive 30% area medica
Campania: 6% intensive 14% area medica
Emilia-Romagna: 6% intensive 11% area medica
Friuli Venezia Giulia: 5% intensive 10% area medica
Lazio: 7% intensive 16% area medica
Liguria: 5% intensive 14% area medica
Lombardia: 4% intensive 8% area medica
Marche: 3% intensive 16% area medica
Molise: 5% intensive 11% area medica
Bolzano: 3% intensive 11% area medica
Trento: 2% intensive 7% area medica
Piemonte: 3% intensive 9% area medica
Puglia: 4% intensive 19% area medica
Sardegna: 9% intensive 21% area medica
Sicilia: 7% intensive 23% area medica
Toscana: 5% intensive 13% area medica
Umbria: 5% intensive 25% area medica
Valle d’Aosta: 0% intensive 9% area medica
Veneto: 2% intensive 7% area medica.
Ieri, venerdì 18 marzo, la firma dell’ordinanza da parte del ministro della Salute Roberto Speranza.
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