Il 30 giugno si è chiuso per le società di Serie A il bilancio della stagione 2018-2019: grazie alle cessioni di diversi giovani, la Juventus si è assicurata la cifra monstre di 138,9 milioni di plusvalenze.
Come succede in ogni inizio di calciomercato, a giugno la parola d’ordine tra le società della Serie A è plusvalenza. Una necessità quella di incassare vendendo spesso giovani di belle speranze resa necessaria dal dovere sistemare i propri bilanci, che vengono chiusi al 30 giugno.
Spesso a riguardo si è parlato delle massicce cessioni operate dall’Inter e anche dalla Roma, bisognose di incamerare un certo numero di milioni dalle plusvalenze per poter rispettare il percorso imposto dall’Uefa in materia di Fair Play Finanziario.
Mettere a bilancio entrate fresche non serve però soltanto ai club imbrigliati nei meccanismo del settlement agreement: la regina indiscussa di questa stagione infatti è la Juventus, con i bianconeri che hanno avuto la necessità di sistemare i conti dopo i tanti soldi spesi per Cristiano Ronaldo e quelli non incassati dopo l’uscita nei quarti della Champions League.
In totale la Juventus ha fatto registrare 138,9 milioni di plusvalenze, contando soltanto le operazioni di mercato principali, una cifra da record considerando anche che in pratica sono stati ceduti diversi giocatori che in bianconero non hanno mai giocato neanche con le giovanili.
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Le plusvalenze della Juventus
Nel calcio una società realizza una plusvalenza quando vende un giocatore per una cifra superiore a quella per cui è contabilizzata a bilancio. Se invece la cifra è minore quella che si registra è una minusvalenza.
La necessità di cedere spesso prodotti del proprio vivaio è così spiegata: in quel caso la quasi totalità dei soldi incassati sono plusvalenza, se invece si vende un calciatore precedentemente acquistato si deve vedere quanto ancora deve essere ammortizzato tra la cifra spesa per l’acquisto e il suo stipendio tenendo conto della durata del contratto.
Facendo un rapido calcolo nel bilancio che si è chiuso il 30 giugno la Juventus, in un anno, ha messo a segno almeno 138,9 milioni di plusvalenza. Denaro questo fondamentale per sistemare i conti dei bianconeri.
Giocatore | Acquirente | Plusvalenza |
---|---|---|
Rolando Mandragora | Udinese | 20 milioni |
Andrea Favilli | Genoa | 12 milioni |
Stefano Sturaro | Genoa | 13 milioni |
Riccardo Orsolini | Bologna | 10,5 milioni |
Emil Audero | Sampdoria | 20 milioni |
Leonardo Spinazzola | Roma | 25 milioni |
Luca Marrone | Verona | 1 milione |
Rogerio* | Sassuolo | 7 milioni |
Mattia Caldara | Milan | 22 milioni |
Alberto Cerri | Cagliari | 8,4 milioni |
*Cifra ufficiosa
Visti questi numeri la Juventus è più che riuscita così facendo a ripagare l’esborso di 100 milioni per portare Cristiano Ronaldo da Madrid a Torino, anche se in questo caso a pesare è anche l’ingaggio monstre del campione portoghese.
La cosa singolare è che i bianconeri sono riusciti a mettere insieme questa cifra vendendo giocatori che, tranne che per Stefano Sturaro e in parte Leonardo Spinazzola, non hanno mai giocato in prima squadra.
Soldi freschi che permetteranno alla Juve adesso di affrontare il calciomercato estivo con meno patemi di bilancio: dopo i colpi a parametro zero di Aaron Ramsey e Adrien Rabiot adesso sarebbe a un passo anche il giovane olandese Matthijs de Ligt, fermo restando che anche in questa stagione appena iniziata la Vecchia Signora dovrà realizzare plusvalenze per non appesantire troppo il suo bilancio.
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